Un premio per chi paga le tasse

Un promessa che non passerà certo in osservata per i contribuenti che pagano le tasse senza cercare passacondotti e altri mezzi per evadere. Una promessa che dovrà necessariamente essere mantenuta e che susciterà sicuramente il contento della popolazione. Il direttore dell’Agenzia delle entrate, Attilio Befera, in televisione a Otto e mezzo (La7) ha fatto questa proposta: occorre pensare a un meccanismo premiale, una sorta di encomio per chi è in regola con il fisco e ha sottolineato questa intenzione anche nel corso di un’intervista a Radio 2.

Iva e operazioni rilevanti: chiarimenti su clienti e fornitori

Si attendevano da tempo i chiarimenti dell’Agenzia delle Entrate in merito alle operazioni Iva di importo superiore ai tremila euro: i quesiti in questione si riferivano infatti al cosiddetto spesometro, lo strumento su cui molti operatori professionali e associazioni del settore avevano nutrito qualche dubbio. In particolare, si potrà fare affidamento sul software completamente gratuito, il quale è fondamentale per la compilazione di questa stessa lista; inoltre, non bisogna dimenticare che la scadenza fiscale in questione ha già subito un rinvio al prossimo 31 dicembre, mentre inizialmente si era pensato di fissare la data al 31 ottobre.

Liti fiscali “minori”: l’adempimento col modello F24

Le liti con il Fisco sono praticamente all’ordine del giorno, ma ve ne sono alcune che vengono considerate “minori”: come hanno specificato i consulenti del lavoro, c’è tempo fino al prossimo 30 novembre per il versamento tramite il consueto modello F24, mentre il 2 aprile del 2012 è la data di riferimento per quel che concerne la domanda di definizione delle liti stesse. Queste ultime, comunque, devono possedere dei requisiti ben precisi. Ad esempio, la pendenza deve riferirsi al 1° maggio scorso e deve coinvolgere le Commissioni Tributarie o, in alternativa, la Corte di Cassazione: ovviamente, poi, la parte con cui si litiga non può che essere la nostra amministrazione finanziaria. In aggiunta, il valore della lite non deve superare il limite dei ventimila euro complessivi.

Redditometro: la sperimentazione parte il 25 ottobre

La data da segnare con un cerchio rosso sul calendario fiscale è davvero vicina: si tratta del prossimo 25 ottobre, giorno dal quale entrerà in funzione il nuovo redditometro, con la presentazione ufficiale da parte della nostra amministrazione finanziaria, in modo da avviare con una certa rapidità la sperimentazione vera e propria. È uno strumento di cui si sente parlare da parecchio tempo e finalmente sta anche per diventare una realtà concreta. Come verrà strutturato esattamente? Sono previste ben cento voci di spesa, ovviamente solo quelle più importanti a livello tributario, con una opportuna suddivisione in base alle categorie e a undici tipi di famiglia. La sua funzione sarà quella di misurare in modo accurato quanto sono corrispondenti i redditi dichiarati e le spese che sono state effettuate.

Beni aziendali, presto un modello ad hoc per la comunicazione

La nostra amministrazione finanziaria sta pianificando nel dettaglio la comunicazione tributaria che andrà a riguardare da vicino alcuni beni societari che vengono solitamente concessi in uso a soci aziendali o parenti: in effetti, l’intenzione dell’Agenzia delle Entrate è quella di attuare quanto contenuto all’interno della cosiddetta “manovra di Ferragosto”. Questo testo normativo fa riferimento, tra le altre cose, anche agli immobili, alle imbarcazioni e alle autovetture, sui quali andranno condotte delle accurate verifiche per appurare il corretto utilizzo in questione. Le Entrate hanno voluto anticipare questo lavoro ai media, ricordando che a breve verrà predisposto finalmente il modello che dovrà essere sfruttato da tutti i soggetti coinvolti per comunicare tali informazioni, oltre che per migliorare i controlli sulle società che devono effettuare la comunicazione stessa.

Condomini: ultima settimana per la scadenza sugli appalti

Osservando attentamente il calendario del fisco, ci si accorge che tra le scadenze più imminenti figura quella relativa ai contratti di appalto dei condomini: di cosa si tratta esattamente? Il termine ultimo in questione è quello del prossimo 17 ottobre, quindi mancano appena sette giorni per provvedere all’adempimento. In pratica, ai condomini viene richiesto di versare le ritenute alla fonte che si riferiscono ai corrispettivi posti in essere nel corso del mese di settembre: le prestazioni prese in esame, inoltre, sono quelle relative ai già citati contratti di appalto per opere e servizi che sono stati eseguiti nell’esercizio dell’impresa. Il discorso va comunque allargato a diverse fattispecie.

Multe notturne, il pagamento col modello F23

Le sanzioni e le multe che vengono comminate per delle violazioni commesse nella fascia oraria che va dalle 22 fino alle 7 di mattina beneficiano solitamente dell’aggettivo “notturne”: è proprio a questa fattispecie che si rivolge un recente decreto ministeriale, il quale ha voluto disciplinare in maniera più puntuale la casistica in questione. Come devono comportarsi i contribuenti coinvolti in tal caso? I soggetti devono utilizzare degli appositi bollettini postali, vale a dire quelli con una precisa distinzione. In effetti, come emerge dal testo normativo citato in precedenza, le sanzioni per queste infrazioni (le quali sono solitamente maggiorate di un’ulteriore somma, circa un terzo del totale) e quelle ordinarie vanno tenute distinte in maniera debita.

Le Entrate aggiornano gli elenchi del cinque per mille 2009

Il cinque per mille di maggiore interesse in questi giorni è quello di due anni fa: in effetti, la nostra amministrazione finanziaria ha deciso di revisionare nella maniera più accurata possibile gli elenchi di riferimento della quota del 2009, con le relative somme e selezioni che subiranno quindi delle modifiche. Gli esclusi di allora devono quindi sperare e gli ammessi preoccuparsi? Ogni novità è contenuta nel sito web dell’Agenzia delle Entrate, con un apposito file aggiornato. Vi sono diversi cambiamenti rispetto a quanto stabilito in precedenza, con la precedente versione che comunque risale soltanto a pochi mesi fa, nello specifico allo scorso 28 febbraio.

Studi di settore: cosa sono

Gli studi di settore rappresentano uno dei metodi  per porre in atto la propria attività di accertamento, con lo scopo di individuare le condizioni di operatività delle aziende e di determinarne i ricavi attraverso un processo di stima, di controllo sulle dichiarazioni e sugli atti utilizzati dal contribuente per l’autodeterminazione dell’imposta da pagare. In altre parole quindi gli studi di settore consentono di determinare, grazie a un certo numero di indicatori, i ricavi o i compensi presunti. Gli studi di settore spesso vengono applicati a una piccola impresa o un professionista. In questo modo il fisco impara a capire quanto guadagna un lavoratore autonomo o una piccola impresa che, dal canto suo sa che rispettando i parametri dello studio non avrà problemi col fisco.

Codice fiscale: il caso dei cittadini residenti all’estero

L’attribuzione del codice fiscale è un’operazione di rilievo, soprattutto se si pensa agli aspetti previdenziali che sono legati ad essa: è per questo motivo che l’Agenzia delle Entrate ha reso pubblica una apposita risoluzione due giorni fa (si tratta, nello specifico, della 91/E), con la quale ha precisato che l’Istituto Nazionale di Previdenza Sociale ha la facoltà di richiedere alla stessa amministrazione finanziaria tale attribuzione nei confronti di quei cittadini che hanno la loro residenza all’estero e che, inoltre, vantano una pensione erogata in Italia. Il documento in questione si è reso necessario dopo che alcuni dubbi erano sorti nella mente dei dirigenti dell’Inps. In particolare, l’intenzione era quella di rendere più rapida la liquidazione delle domande pensionistiche e di mettere un po’ d’ordine nelle pratiche relative a questi residenti all’estero e sprovvisti di codice fiscale.

F24, anche gli Oicr hanno il loro codice tributo

La risoluzione 83/E pubblicata dalla nostra amministrazione finanziaria risale ormai a diverso tempo fa, visto che reca la data dello scorso 8 agosto, ma la sua importanza rimane fondamentale: in pratica, tale documento ha introdotto un apposito codice tributo anche per quei pagamenti che vanno a riferirsi alle partecipazioni agli Oicr italiani e del Lussemburgo. La sigla in questione è ben conosciuta dagli investitori e significa letteralmente Organismi di Investimento Collettivo del Risparmio, i quali assumono rilevanza anche in merito alla compilazione del modello F24. Più precisamente, questo codice (1061) servirà per mettere in luce qual è la ritenuta esatta sui redditi di capitale che scaturiscono appunto dalla partecipazione.

Il caso: Facebook contro il Vaticano, siamo a 90000 “Mi Piace”

Parole sicuramente condivisibili sono arrivate dall’ultimo intervento del cardinale Bagnasco:

Appello alla coscienza di ciascuno, perchè questo dovere sia assolto da tutti

Con riferimento all’evasione fiscale in Italia, il Presidente della CEI condivide l’idea che questa sia una piaga radicata nei cittadini italiani (alimentata forse da una pressione fiscale mirata verso i più deboli, anche se questo non è stato detto) ed è fondamentale combatterla per garantire la ripresa del paese. Sarebbe stato interessante se il Cardinale avesse però concentrato il suo intervento sul vero fenomeno del momento, che ha invece deviato con una frase non troppo interessante:

Sono davvero dispiaciuto per quanto ho letto in questa pagina: si confonde Chiesa, fede, Papa, Dio

Stiamo parlando del popolo di Facebook contro il Vaticano, ovviamente, che manifesta tutto il suo disappunto in una pagina creata ad hoc.
L’evasione fiscale italiana è il solo problema per le casse dello Stato di cui vale discutere quindi?

Giochi a distanza, le Entrate istituiscono i codici tributo

Il cosiddetto “gioco a distanza” di cui spesso si sente tanto parlare è regolato da uno specifico testo normativo, il Decreto Direttoriale 2011/190, il quale è stato predisposto dall’Amministrazione Autonoma dei Monopoli di Stato e che risale ormai a due anni fa: in base a questo documento, sono stati stilati diversi obblighi e doveri che bisogna assolutamente rispettare. Ad esempio, quando si tratta di affrontare una concessione, i soggetti coinvolti devono compilare un apposito modulo che viene messo a disposizione dal sito web della stessa amministrazione. L’Agenzia delle Entrate ha reso ancora più completo questo quadro, portando un po’ di chiarezza in merito agli adempimenti fiscali che devono essere effettuati in relazione all’F24 Accise. Nello specifico, è stata la risoluzione 81/E della nostra amministrazione finanziaria a rinnovare il settore, introducendo una lunga serie di codici tributo che fanno riferimento alle casistiche più svariate.

Per l’agenzia delle entrate l’evasore é un parassita

«Stop a chi vive a spese d’altri» oppure, detta in altro modo «Chi evade le tasse è un parassita sociale». Due affermazioni abbastanza significative se collocate all’interno della questione evasione fiscale. Due spot televisivi, e due comunicati radio ed in più le affissioni nelle principali stazioni ferroviarie del Paese e negli aeroporti di Milano e Roma. È la campagna organizzata dalla Agenzia delle Entrate e dal Ministero dell’Economia contro chi si rifiuta di pagare le tasse. La campagna partirà domani 9 agosto e proseguirà per tutto il mese di settembre.