Evasione Fiscale Svizzera: USA contro il segreto bancario

Continua la lotta dell’amministrazione Obama contro l’evasione fiscale. In particolare, gli Stati Uniti hanno dichiarato guerra al sistema bancario Elvetico, principale “contenitore” di capitali sfuggiti al fisco Americano che ora viene preso di mira per la seconda volta in maniera sostanziale.

Il primo round aveva visto gli Stati Uniti avanzare la richiesta di avere migliaia di nomi e cognomi di cittadini statunitensi con conti correnti sul suolo Svizzero; la posta in gioco è decisamente interessante per le casse USA, visto che si parla di 7 mila miliardi di euro distribuiti su oltre 300 istituti Svizzeri, ma ovviamente la resistenza incontrata non è cosa da poco.

Le Entrate potranno ampliare i controlli relativi al condono del 2002

La sanatoria fiscale del 2002 sta facendo tribolare non poco il nostro paese: sono passati dieci anni esatti da quel condono (sancito, nello specifico, dalla Legge 289 di quell’anno, la Finanziaria per il 2003), ma per alcune annualità non sono ancora decaduti i termini temporali che si riferiscono all’accertamento tributario. Le violazioni penali sono state numerose e proprio per questo motivo l’Agenzia delle Entrate si è vista costretta a intensificare i controlli da parte dei propri uffici per evitare che una vicenda tanto scomoda si protragga troppo a lungo. Queste specifiche disposizioni sono contenute all’interno della circolare 1/E che è stata pubblicata proprio ieri dalla nostra amministrazione finanziaria e che ha trovato una fonte di ispirazione ideale in una sentenza di questa estate da parte della Corte Costituzionale.

Marche: intesa tra i notai e la Direzione Regionale delle Entrate

La Regione Marche diventa la protagonista principale di questa settimana per quel che riguarda le intese fiscali di rilievo che sono state sottoscritte nel nostro paese: in effetti, l’accordo a cui si fa riferimento è quello sottoscritto dalla Direzione Regionale marchigiana della nostra amministrazione finanziaria e dal Comitato Regionale dei Consigli Notarili. L’obiettivo da perseguire insieme è presto detto, si punta, in particolare, a rendere migliorare la cooperazione tra le due parti in causa, senza dimenticare di rendere concreta una tassazione degli atti che sia davvero uniforme. I due firmatari del patto in questione sono Giovanna Alessio, direttrice regionale dell’Agenzia delle Entrate, e Albino Farina, numero uno dei notai delle Marche.

Come Calcolare il Bollo Auto

Quello che comunemente chiamiamo Bollo Auto è in realtà una tassa di possesso sul veicolo che viene pagata alla regione di appartenenza. L’importo della tassa deriva direttamente dalle caratteristiche dell’automezzo, in particolare si fa’ riferimento alla potenza in cavalli dello stesso e si moltiplica per la quota stabilita dalla regione di appartenenza. Si ottiene in questo modo l’importo da versare di anno in anno, con scadenza stabilita in base al tipo di veicolo ed alla sua data di immatricolazione.

Per calcolare l’importo esatto del Bollo Auto ci viene in aiuto direttamente il sito dell’Agenzia delle Entrate; nella pagina dedicata, di cui riportiamo il link a fondo articolo, possiamo scegliere di calcolare l’importo del bollo auto in due diversi modi. 

Condono fiscale: il processo verbale di constatazione non è automatico

Il processo verbale di constatazione è uno dei momenti più importanti che va a contraddistinguere le controversie di cui sono protagonisti i contribuenti: secondo la Corte di Cassazione, tale notifica non è sufficiente per l’avvio automatico della fase giudiziaria in questione, come è emerso chiaramente da una sentenza che ormai risale a quasi due settimane fa. Nello specifico, questo vuol dire che il condono fiscale non può partire in automatico in presenza del pvc, dato che le sanatorie di questo tipo non sono affatto delle liti pendenti.

Equitalia tra recupero tasse e proteste

Equitalia, l’istituzione più temuta del paese, attiva i suoi mezzi per recuperare il debito dei cittadini morosi, in un momento di difficoltà per le casse dello stato, in cui il ruolo di recupero delle tasse si rivela fondamentale: Equitalia assume così in questo contesto un ruolo protagonista. Equitalia é infatti la società che ha l’ingrato compito di riscuotere i tributi. In rete é possibile leggere la testimonianza di qualcuno che sostiene di aver scoperto “per caso” di essere finito nel mirino della società, non avendo ricevuto la notifica della cartella esattoriale: si viene poi a scoprire che i beni di proprietà sono gravati da un’iscrizione ipotecaria perchè non avendo ottenuto la notifica della cartella e decorsi 60 giorni senza opposizione, si forma automaticamente il titolo esecutivo e quindi l’iscrizione ipotecaria.

Aumentano i comuni caccia-evasori dell’Emilia Romagna

L’Emilia Romagna si appresta a diventare una delle regioni del nostro paese con il maggior impegno per quel che concerne la lotta all’evasione fiscale, un tema che sembra stare molto a cuore al governo Monti (i nuovi studi di settore e le norme sui libretti al portatore lo stanno a testimoniare): in effetti, le adesioni dei vari comuni di questo territorio stanno crescendo a vista d’occhio, tanto che ormai il totale è giunto fino a 258, un numero davvero importante. Nello specifico, le ultime prese di posizione di questo tipo sono state quelle di Monzuno e Sant’Agata Bolognese (entrambi facenti parte della provincia di Bologna), Borgo Val di Taro Polesine Parmense e Salsomaggiore Terme (in questi due casi si tratta della provincia di Parma), Castellarano e Guastalla (Reggio Emilia) e Bellaria Igea Marina (Rimini).

Emersione della base imponibile: le comunicazioni all’Anagrafe Tributaria

L’Agenzia delle Entrate si sta seriamente preoccupando di come far emergere la base imponibile a livello fiscale: uno dei metodi che potrebbe dare i migliori frutti è sicuramente quello delle comunicazioni in forma periodica all’anagrafe tributaria da parte degli operatori finanziari. In cosa consiste esattamente questa procedura? Gli operatori in questione hanno l’obbligo, a partire dal prossimo 1° gennaio, di dar vita a queste comunicazioni frequenti e periodiche all’anagrafe, senza dimenticare nessuna informazione, nemmeno i movimenti relativi ai rapporti finanziari che sono stati posti in essere con i contribuenti.

Fisco e Scuola: rinnovo della collaborazione con gli istituti abruzzesi

La cultura della legalità fiscale è uno dei presupposti essenziali per evitare problemi annosi come l’evasione delle tasse: ecco perché bisogna cominciare sin da subito ad educare in tal senso e anche perché è necessario porre l’accento sulle iniziative di questo tipo. Il progetto della nostra amministrazione finanziaria “Fisco e Scuola” continua in maniera spedita e anche in questo 2011 ha raggiunto adesioni molto alte. In quest’ultima settimana, in particolare, è stato firmato un importante accordo tra la Direzione Regionale dell’Abruzzo per quel che riguarda le Entrate e l’Ufficio Scolastico locale.

Entrate e Figc rinnovano il loro protocollo d’intesa

La Federazione Italiana Giuoco Calcio (Figc) e la nostra amministrazione finanziaria sono ancora più vicine dal punto di vista contabile e fiscale: in effetti, i due enti sono stati protagonisti di un importante rinnovo, quello dell’intesa per la cooperazione in fatto di vigilanza sui conti delle società sportive professionistiche. In pratica, Entrate e Figc potranno liberamente scambiare dati e informazioni sui principali adempimenti da questo punto di vista, in modo da capire se ogni società sarà in linea con l’equilibrio finanziario. Non è raro veder stravolgere le composizioni e le classifiche dei campionati a causa di inadempimenti fiscali e mancati versamenti, la speranza è che il protocollo in questione riesca a garantire la regolarità di ogni svolgimento.

Cassazione: nulla la notifica al vecchio domicilio fiscale

Un’altra sentenza della Cassazione ha chiarito nuovi aspetti del settore fiscale: la pronuncia in questione, la quale risale a quattro giorni fa, ha messo in luce come la notifica di un avviso tributario a quel contribuente che ha cambiato residenza non ha alcuna validità. Dunque, nel braccio di ferro tra la nostra amministrazione finanziaria e il soggetto coinvolto, l’ha spuntata quest’ultimo, visto che le stesse Entrate erano state protagoniste di una notifica presso il vecchio domicilio fiscale. L’assenza di validità, inoltre, dipende essenzialmente dal fatto che la variazione di domicilio era divenuta efficace nel periodo precedente all’entrata in vigore della riforma Bersani.

Leasing e noleggio: la comunicazione all’Anagrafe Tributaria

Il contratto di leasing viene disciplinato nel nostro paese dall’articolo 1571 del Codice Civile: si tratta, nello specifico, nella locazione finanziaria che prende spunto dal Common Law anglosassone e che prevede appunto un contratto tra due parti e il pagamento di un canone periodico. Tutti i dati relativi a questa fattispecie devono ora essere comunicati dai soggetti interessati all’Anagrafe Tributaria, includendo in tale novero persino gli operatori commerciali che sono soliti noleggiare delle autovetture, navi e aeromobili. La trasmissione fiscale a cui si sta facendo riferimento deve avvenire entro e non oltre il prossimo 31 gennaio, avendo cura di elencare tutte le informazioni relative al 2009 e al 2010.

Aziende: la comunicazione al Fisco dei dati dei familiari

La comunicazione dei dati anagrafici dei soggetti che sono familiari dell’imprenditore o di quei soci che beneficiano del godimento di beni aziendali o che pongono in essere una qualsiasi capitalizzazione nei confronti dell’impresa è ormai dettagliata in tutti i suoi elementi identificativi: si conoscono infatti tutte le informazioni che sono necessarie in tal senso, così come il relativo provvedimento, il quale è stato messo a disposizione dalla nostra amministrazione finanziaria sul proprio sito web. Anzitutto, bisogna assolutamente ricordare una data, vale a dire il prossimo 31 marzo, il termine temporale che è stato fissato per trasmettere tale documento; l’anno da prendere in considerazione, invece, è sempre quello successivo a quello di chiusura del periodo d’imposta in cui si è verificata la concessione dei beni in questione.

Obbligo PEC per PMI dal 29 novembre

Scatta il 29 novembre l’obbligo di PEC per le società di persone e di capitali sulla base deldecreto legge 185/08. L’art. 16 di tale legge stabilisce che le imprese, già costituite in forma societaria, dovranno comunicare al registro delle imprese l’indirizzo di posta elettronica certificata. La normativa opera una distinzione tra le società di nuova costituzione e quelle già esistenti alla data di entrata in vigore del Decreto Legge 185/2008: le nuove imprese dovranno indicare il proprio indirizzo di posta elettronica certificata nella domanda di iscrizione al Registro delle Imprese. Le imprese che risultano già state costituite alla data del 29 novembre 2008 sono tenute a comunicare al Registro delle Imprese l’email certificata entro il 29 novembre 2011. Sono obbligate ad attivare l’indirizzo PEC le società di capitali e di persone, le società semplici, le società cooperative, così come anche le società in liquidazione, società estere che hanno in Italia una o più sedi secondarie della stessa azienda.