Come si compilano da quest’anno le fatture Iva

 La risoluzione 1/E della nostra amministrazione finanziaria è stata dedicata al nuovo modo necessario per calcolare le fatture Iva: come sottolineato da questo documento, a partire dallo scorso 1° gennaio la fattura stessa deve obbligatoriamente contenere un numero progressivo che la possa identificare in maniera univoca. Questo vuol dire che non c’è più la possibilità di avvalersi della numerazione in ordine progressivo e per anno solare, ma da più parti è stato richiesto a gran voce di spiegare il significato esatto del termine “numero progressivo”.

Scoperta a Torino una vasta elusione internazionale

 Attività economiche dagli importi pari a molti milioni di euro e altrettanti trasferimenti presso delle società costituite in maniera fittizia sia in Olanda che in Lussemburgo: è questo quello che ha scoperto e svelato la Direzione Provinciale II di Torino della nostra amministrazione finanziaria, un meccanismo che ha consentito di nascondere al Fisco qualcosa come ventuno milioni di euro in imposte, sanzioni pecuniarie e interessi. Questi ultimi due elementi non sono certo casuali, visto che il gruppo coinvolto ha ammesso le proprie responsabilità e puntava con decisione ad ottenere dei trattamenti tributari piuttosto privilegiati.

L’Agenzia delle Entrate sopprime la causale contributo P837

 In base a quanto disposto dalla risoluzione 108/E pubblicata ieri dall’Agenzia delle Entrate, la causale contributo P837 non ha più seno di esistere e quindi verrà abolita a partire dal prossimo 1° gennaio: questo documento si accompagna a quello che sempre ventiquattro ore fa ha introdotto le nuove causali contributo per i consulenti del lavoro. Il riferimento di cui si sta parlando in questo caso, invece, era meglio noto come Cassa Enpdep (Ente Nazionale Previdenza Dipendenti Enti diritto Pubblico), una contribuzione volontaria che ha fatto la stessa fine dell’Inpdap, fatta “sparire” dal cosiddetto Decreto Salva Italia.

L’imposta sostitutiva per la cessione dei bollini

 La risoluzione 101/E che la nostra amministrazione finanziaria ha provveduto a rendere pubblica ieri ha avuto come oggetto principale la tassazione dei cosiddetti bollini, più precisamente la cessione dei punti premio tra le società partner. Ebbene, secondo quanto stabilito dall’Agenzia delle Entrate, questo trasferimento va trattato in maniera specifica dal punto di vista tributario. In effetti, la cessione appena menzionata non può scontare l’Imposta sul Valore Aggiunto, ma l’imposta sostitutiva (l’aliquota in questione è del 20%). Il caso esaminato, inoltre, è quello in cui il cliente provvede a chiedere come premio i punti relativi a un altro concorso e non un bene vero e proprio.