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Agenzia delle Entrate prepara 300 mila lettere

Il Fisco sta preparando 300 mila lettere per chi non è in conformità con i parametri del Redditest. Il direttore dell’Agenzia delle Entrate, Attilio Befera, ha dichiarato che saranno inviate 300 mila lettere a coloro che presentano dichiarazioni incongruenti. Per essere più convincente, l’Agenzia ha inviato ad ogni contribuente, allegato alla lettera, anche un dettaglio delle «spese significative» sostenute dal destinatario nel 2010 (ovviamente senza precisarne l’importo). Il nuovo redditometro cercherà di scovare le maggiori incongruenze tra spese e reddito, partendo da 100 mila euro in su”.

Verrà usato un doppio valore, la percentuale e il valore assoluto, su importi come quelli da 100 mila euro in su di scostamento. Per ora dunque, sembra che lo strumento verrà usato in modo “ragionato”.

Nel Redditest alcune componenti pesano più di altre e ci sono ancora diverse incoerenze nell’applicazione: per esempio non si capisce perché 10 mila euro di spesa per energia elettrica fa cambiare il responso mentre gli stessi 10 mila euro di spese per le utenze del gas lasciano invariato il calcolo. 

Le spese più soggette a controlli sembrano quelle connesse al tempo libero, e quindi viaggi, sport, cene. Ricordiamo che il redditometro 2012 tiene conto di oltre 100 voci di spesa, che vanno dalle auto alle barche, dai cavalli ai movimenti bancari, e poi assicurazioni, mutui, lavori immobiliari ecc.

Befera tranquillizza però gli italiani, almeno quelli onesti: “Se uno non è evasore e spende quello che guadagna o ha risparmiato, non ha nulla da temere. Il problema ce l’avrà chi è evasore” e garantisce un dialogo aperto con i contribuenti: “la mancata coerenza tra spese e reddito può avere mille giustificazioni, come eredità o donazioni, quindi la non coerenza non è automaticamente rappresentativa di un’evasione.

“Noi andiamo a cercare l’evasione attraverso la spesa, ma continuare a dire che qualsiasi cosa si fa per combattere l’evasione danneggia i consumi e il paese, significa difendere gli evasori”, ha concluso Befera.