Commissione Europea: via libera agli incentivi fiscali per i cinema italiani

 L’Unione Europa ha dunque dato il proprio assenso per quel che riguarda il pacchetto di agevolazioni fiscali relativo ai cinema del nostro paese: si tratta della seconda “tornata” di incentivi tributari in questo senso, il loro ammontare dovrebbe aggirarsi attorno agli 82 milioni di euro e saranno validi fino al 31 dicembre 2010. Il via libera da parte della Commissione è arrivato dopo che tali incentivi sono stati riconosciuti come conformi alle norme europee sugli aiuti statali. L’obiettivo che si intende perseguire è quello di offrire un valido sostegno alla distribuzione cinematografica. La notizia arriva a pochi giorni dalla pubblicazione in Gazzetta Ufficiale dei decreti a firma del Ministero dei Beni e Attività Culturali, per quel che concerne due strumenti fiscali, il tax shelter e il tax credit. Il tax shelter si riferisce alla detassazione degli utili che sono stati reinvestiti per produrre film italiani, mentre il tax credit è previsto anche per la produzione esecutiva di film “culturali” su commissione dall’estero.

 

La Svizzera “fa 12” con la Finlandia: la lista grigia si assottiglia ancora

 Dunque, l’impegno elvetico è reale e costante: la Svizzera ha concluso il suo dodicesimo accordo di assistenza amministrativa con la Finlandia, uno degli obiettivi che erano stati stabiliti dall’Ocse per l’uscita definitiva dalla cosiddetta “lista grigia” stilata dall’organizzazione per le nazioni facenti parti del G-20. Le dodici convenzioni contengono tutti gli standard richiesti; il dipartimento federale svizzero delle Finanze ha già provveduto ad annunciare il raggiungimento dell’ambito traguardo, tramite la pubblicazione di una nota separata. L’accordo posto in essere tra la Svizzera e la nazione scandinava, paese membro dell’Unione Europea, ha contemplato argomenti sull’estensione dell’assistenza amministrativa in materia fiscale, a norma di quanto previsto dalla Convenzione Ocse. Tra l’altro, queste trattative si sono riferite anche alla revisione della convenzione in materia di doppia imposizione, i cui parametri di negoziazione sono stati decisi dal Consiglio federale. C’è da ricordare che, prima della Finlandia, la Svizzera aveva posto in essere altri undici accordi, per la precisione con Lussemburgo, Danimarca, Francia, Norvegia, Messico, Stati Uniti, Olanda, Giappone, Polonia, Gran Bretagna e Austria.

 

Assistenza fiscale: l’F24 potrà ora contare su otto nuovi codici tributo

 La risoluzione 190/E pubblicata ieri dall’Agenzia delle Entrate è intervenuta per spiegare alcune novità relative alla detassazione degli straordinari e ai versamenti in forma rateizzata nell’ambito dell’assistenza fiscale: in proposito, sono stati resi operativi otto nuovi codici tributo, da utilizzare, per la precisione, per l’imposta sostitutiva sui compensi accessori e per gli interessi sui pagamenti effettuati appunto in maniera dilazionata. Cinque di questi nuovi codici si riferiscono proprio a questa imposta sostitutiva, mentre i restanti tre riguardano gli interessi da saldare e le relative addizionali. È stato il decreto legge 93 del 2008 (“Disposizioni urgenti per salvaguardare il potere di acquisto delle famiglie”) a prevedere un’imposta sostitutiva dell’Irpef, con un’aliquota pari al 10%, sulle somme pagate dai datori di lavoro del settore privato ai propri dipendenti, soprattutto per i premi di produttività. Si tratta di importi da sottoporre a tassazione ordinaria: il soggetto che provvede a prestare l’assistenza fiscale in questione deve poi determinare nuovamente l’imposta dovuta, tramite l’applicazione di questa imposta sostitutiva.

 

Il 31 luglio è il termine ultimo per trasmettere i modelli 770

 Da quest’anno c’è una novità per quel che riguarda le scadenze dei modelli riservati ai cosiddetti sostituti d’imposta: infatti, il 31 luglio è stato scelto come termine ultimo per la presentazione del modello 770, in relazione ai dati fiscali relativi alle ritenute poste in essere nel 2008. C’è da ricordare che la dichiarazione dei redditi di tali soggetti è suddivisa in due parti, il modello 770 semplificato e il modello 770 ordinario. Qual è la differenza che intercorre tra i due documenti? Il modello semplificato contiene tutte quelle certificazioni che sono state rilasciate ai contribuenti nel 2008; ci si riferisce alle indennità di fine rapporto, i fondi pensione, i redditi di lavoro autonomo, le provvigioni e i redditi diversi. Tra l’altro, in questo tipo di modello vanno annotati anche i dati contributi e previdenziali. In riferimento al modello ordinario, invece, esso va usato dai sostituti d’imposta, intermediari e altri soggetti che svolgono attività fiscalmente rilevanti (anche in questo caso il periodo a cui riferirsi è il 2008).

 

Equitalia: l’Estratto conto online parte con il piede giusto

 Estratto conto online è l’ultimo servizio telematico messo a disposizione da Equitalia, l’agenzia di riscossione: si tratta di un’iniziativa che consente di consultare in maniera molto più agevole la propria situazione debitoria, senza doversi recare necessariamente presso uno degli sportelli della stessa agenzia. L’Estratto conto online mette a disposizione lo storico di tutte le cartelle di pagamento a partire dal periodo d’imposta 2000 e quelle che devono ancora essere portate a saldo. Il lancio ufficiale di questo servizio risale allo scorso 7 luglio e in due settimane, come fa sapere la stessa Equitalia, è riuscito a totalizzare ben 200.000 visitatori interessati alla novità. Attraverso questa modalità è ora possibile controllare la situazione di una multa (ad esempio, se essa è stata effettivamente inviata all’agente di riscossione), oppure verificare l’invio di un provvedimento di sgravio da parte dell’Agenzia delle Entrate o dell’Inps: nel sito internet di Equitalia è infatti ben visibile un riquadro rosso denominato appunto “Estratto conto”.

 

Locazioni: è online il pieghevole per la registrazione dei contratti

 Locazioni web” è il nome del pieghevole che l’Agenzia delle Entrate ha provveduto a rendere disponibile online, nel proprio sito internet, ma anche in formato cartaceo presso i propri uffici: di cosa si tratta esattamente? Questo documento illustra in modo abbastanza immediato la procedura che è stata attivata dalla stessa Agenzia dall’inizio di questo anno per agevolare i cittadini nelle operazioni relative alla registrazione dei contratti di locazione, come appunto già il nome del pieghevole fa intendere. Attraverso l’utilizzo di Locazioni web si potranno portare a compimento tutti gli adempimenti, senza che sia necessario utilizzare altri software sul computer. Come è noto, l’affitto di un immobile comporta per il proprietario e per il conduttore l’obbligo di registrare il contratto di locazione, oltre al pagamento di un’imposta sul canone che è stato stabilito (solitamente mai inferiore ai 67 euro) entro un mese dalla stipula; se il contratto dura più anni invece, si può scegliere di pagare in un’unica soluzione (in questo caso si beneficia dell’imposta dovuta ridotta alla metà del tasso di interesse legale) oppure anno per anno.

 

I condoni made in USA: gli incassi del fisco in tempo di crisi

 I condoni e le iniziative perdonali non sono un fenomeno esclusivamente italiano: infatti, nei soli Stati Uniti, da 27 anni a questa parte sono già state promosse più di cento iniziative di questo tipo sul versante del fisco. Nessuno stato dell’Unione è escluso da questa tendenza, ma se anche accadesse la distanza contabile dal ricorso alle amnistie fiscali verrebbe ricollegato alla scarsezza dei mezzi disponibili e alle poche attese per un eventuale incasso. Sono proprio questi elementi che hanno spinto molto spesso i responsabili statali a lanciare non dei veri condoni, ma una sorta di “tax holiday”, vale a dire la sospensione in via temporanea del versamento delle imposte legate a particolari vendite, oppure ad eventi per cui si prevede un aumento dei consumi. Cosa spinge le autorità statunitensi a porre in essere tali iniziative? Anzitutto, la volontà di assicurare una sorta di “sollievo” fiscale ad aziende ed operatori messi in difficoltà da cicli economici negativi; ed inoltre, la necessità di ottenere versamenti interi e senza sconti.

 

Trasparenza fiscale: solo la raccomandata A.R. porta al rinnovo dell’opzione

 Il rinnovo dell’opzione per quel che concerne la tassazione per trasparenza delle società di capitali deve sempre avvenire attraverso una raccomandata con ricevuta di ritorno; oltre a questa modalità non sono invece previste altre comunicazioni alternative, visto che solo lo strumento postale è l’unico in grado di dimostrare la reale volontà dei soci di aderire o meno a tale regime. In sintesi, questo è il contenuto della risoluzione 185/E che l’Agenzia delle Entrate ha provveduto a pubblicare nella giornata di ieri, proprio per intervenire in merito all’opzione per trasparenza fiscale. L’intervento dell’Agenzia si è reso necessario dopo che alcuni soci avevano comunicato la propria volontà di rinnovo mediante una raccomandata a mano; questo, secondo la parte istante, avrebbe rappresentato uno strumento idoneo per esercitare correttamente l’opzione, in quanto in grado di informare in maniera preventiva la società partecipata. Questa stessa opzione, comunque, viene intesa come perfezionata in via definitiva quando ha luogo la trasmissione alle Entrate entro il primo dei tre periodi d’imposta vincolati al nuovo regime.

 

Pronti i “bonus arredi” per le abitazioni da ristrutturare

 La circolare 35/E pubblicata ieri dall’Agenzia delle Entrate contiene tutte le disposizioni e informazioni relative ai cosiddetti “bonus arredi”: tale agevolazione è stata introdotta dalla stessa Agenzia per venire incontro agli acquirenti di immobili ed elettrodomestici che intendono arredare abitazioni che devono essere sottoposte ad opera di ristrutturazione. Nello specifico, il plafond di 10.000 euro spetta a questo tipo di immobili e si va a beneficiare di una detrazione dell’Irpef pari al 20% della spesa. Quali soggetti possono accedere a tale bonus? I contribuenti devono aver sostenuto spese di ristrutturazione per lavori e interventi avviati dopo il 1°luglio 2008: la detrazione arriva poi anche al 36% per quegli arredi che sono sottoposti a una manutenzione straordinaria, al restauro e al risanamento conservativo. Sono invece esclusi dall’agevolazione delle Entrate i lavori condominiali, la manutenzione ordinaria, la realizzazione di garage o di posti auto. Tra l’altro, queste spese devono essere state sostenute nel periodo compreso tra il 7 febbraio e il 31 dicembre 2009, affinché possano rientrare nel beneficio fiscale: i beni in esame sono soprattutto i mobili, gli elettrodomestici di classe A+, televisori e personal computer, da acquistare con un bonifico bancario o postale.

 

La Consulta boccia le leggi regionali sostanziali inerenti l’Irap

 La Corte Costituzionale è intervenuta in merito alle leggi regionali che contengono delle disposizioni di tipo sostanziale e che si riferiscono all’Irap: la sentenza numero 216 di due giorni fa, in proposito, ha ribadito che leggi di questo tipo devono essere considerate illegittime dal punto di vista costituzionale. Per essere più precisi, l’intervento della Consulta è giunto a seguito del ricorso messo in atto dall’amministrazione statale per quel che concerneva appunto la legittimità della legge della Regione Piemonte numero 12 del 2008 (si tratta sostanzialmente della Legge finanziaria per il 2008). Come viene precisato nella sentenza, quando si va determinare la base imponibile per il calcolo dell’imposta regionale sulle attività produttive, si devono escludere tutti quei contributi della regione che sono stati erogati in riferimento al piano casa regionale cosiddetto “10.000 alloggi per il 2012”: c’è da ricordare che questo piano è stato approvato con una delibera del Consiglio Regionale del 2006.

 

Federalismo fiscale: via all’istituzione della commissione tecnica

 È stato finalmente dato il via libera alla costituzione della commissione tecnica, dopo che tale istituzione era già stata formalizzata dall’articolo 4 della legge relativa al cosiddetto federalismo fiscale. Questo nuovo ente consentirà ora di avviare in maniera definitiva la riforma approvata dal Consiglio dei Ministri ed avrà principalmente compiti inerenti la riorganizzazione dell’ordinamento finanziario di province, comuni, regioni e città metropolitane. C’è anche da dire che tale provvedimento è anche presente nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica e si riferisce proprio al Dpcm dello scorso 3 luglio. La commissione tecnica non svolgerà solamente i compiti sopracitati, ma si occuperà anche delle relazioni finanziarie a livello intergovernativo. Per l’espletamento di tali funzioni, essa avrà a disposizione importanti strumenti: la commissione potrà infatti anche rilevare tutte le informazioni economiche e tributarie che si riferiscono agli enti locali, promuovere delle iniziative volte ad ottenere ulteriori dati importanti, trasmettere gli stessi dati di cui è entrata in possesso alle Camere e ai Consigli Regionali o delle Province, qualora vi sia stata una specifica richiesta.

 

L’Agenzia delle Entrate specifica le modalità d’uso dei finanziamenti in Abruzzo

 Il provvedimento dello scorso 10 luglio sottoscritto dal direttore dell’Agenzia delle Entrate, Attilio Befera, ha dettato alcune importanti disposizioni per quel che riguarda la ricostruzione degli immobili in Abruzzo: tra le principali voci presenti nel documento figurano, infatti, le istruzioni per poter utilizzare il credito d’imposta delle abitazioni principali che sono state danneggiate dal recente terremoto, soprattutto nel caso vi sia l’accesso al finanziamento agevolato previsto dal Consiglio dei Ministri lo scorso 6 giugno, ma anche le modalità specifiche per l’invio da parte dei Comuni colpiti dal sisma, di tutte le informazioni che riguardano i provvedimenti di accoglimento delle domande di contributo e le eventuali e possibili revoche. Il finanziamento in questione ha una durata di circa vent’anni e un importo massimo pari a 80.000 euro: questa somma si riferisce al costo degli interventi che è stato stimato, ma bisogna anche aggiungervi gli oneri relativi alle spese notarili.

 

Le imprese italiane richiedono arbitraggi fiscali meno vincolanti

 Le imprese italiane chiedono a gran voce delle importanti modifiche per quel che riguarda gli arbitraggi fiscali: la richiesta è una conseguenza diretta di una disposizione della cosiddetta “manovra d’estate”, la quale ha esteso la disciplina sulle società controllate estere alle nazioni europee con un fisco più favorevole di quello italiano, una situazione, questa, che fa sentire queste stesse imprese molto più svantaggiate. Per entrare nel dettaglio della norma, infatti, c’è da dire che tale estensione comporterà una situazione di questo tipo: le holding industriali e le assicurazioni che si sono insediate in un paese dove pagano meno tasse di quanto sarebbero state costrette in Italia, rientrerebbero in maniera automatica nella disciplina delle Controlled Foreign Companies. Le imprese del nostro paese necessitano di quattro ordini di cambiamento. Anzitutto, a loro parere, dovrebbe essere cancellato il testo normativo che si riferisce al “mercato dello Stato di insediamento”; la seconda richiesta riguarda una definizione più ampia nell’ambito di individuazione delle costruzioni societarie “destinate a eludere l’imposta nazionale” (secondo la Corte Europea, non vi è abuso di diritto se si va ad usufruire di una legislazione fiscale più favorevole).

 

I contribuenti Usa tornano a risparmiare grazie allo “stimulus” fiscale

 Negli Stati Uniti stanno avendo i loro primi effetti le misure dello “stimulus” fiscale, le quali, tra l’altro, hanno portato a una crescita dello 0,3%. I maggiori benefici in questo senso sono stati avvertiti dai contribuenti statunitensi, che stanno riscoprendo il gusto del risparmio: infatti, dopo diversi anni in cui i bilanci familiari si erano assestati sul colore rosso, ora la tendenza è mutata, come testimonia anche l’andamento del tasso di risparmio, giunto ormai al 6,9%, il livello più alto raggiunto da quindici anni a questa parte. Gli analisti economici hanno studiato con attenzione questo fenomeno. Le principali opinioni ritengono che gran parte del merito sia dovuto alle manovre di contenimento fiscale dettate dal presidente Barack Obama. Come è stato calcolato, inoltre, in assenza delle misure inserite nel piano di stimolo fiscale il reddito disponibile per i consumatori americani non avrebbe raggiunto i 20 miliardi di dollari; le maggiori conferme in relazione a questi vantaggi, comunque, potrebbero arrivare nei prossimi mesi, un fatto che induce a essere moderatamente ottimisti. Le disponibilità dei contribuenti statunitensi ammontano attualmente a ben 787 miliardi di dollari.