Ultimi giorni per la scelta del regime della tonnage tax

 Sono rimasti solamente dodici giorni ai contribuenti interessati per mettersi in regola per quel che riguarda il regime della cosiddetta tonnage tax (si tratta del regime opzionale, autorizzato dall’Unione Europea, di determinazione del reddito d’impresa per le imprese marittime che svolgono particolari attività); nello specifico, bisognerà comunicare all’Agenzia delle Entrate, entro il prossimo 31 marzo, l’opzione per tassazione Ires secondo questo regime fiscale. A tal proposito, il sito internet dell’amministrazione finanziaria mette proprio a disposizione il modello elettronico per la compilazione. A chi spetta questo regime agevolato? In particolare, il novero comprende le società per azioni, quelle a responsabilità limitata e in accomandita per azioni, ma anche le cooperative che risiedono nello Stato.

 

Nuova compilazione per il modello TR dell’Iva trimestrale

 Ci sono nuovi e importanti aggiornamenti in vista per quel che concerne l’Imposta sul Valore Aggiunto e il suo modello TR (Imposta Trimestrale); in effetti, tramite l’approvazione, nel corso della giornata di ieri, di un apposito provvedimento firmato dal direttore dell’Agenzia delle Entrate, è stata diffusa in rete e resa disponibile per l’utilizzo la nuova versione del modello fiscale. In particolare, c’è da sottolineare come siano state aggiornate le istruzioni relative alla compilazione di tale documento, mentre non sono stati apportati cambiamenti sostanziali per quel che riguarda le specifiche tecniche, che quindi rimangono praticamente identiche a quelle fissate proprio un anno fa. I quadri del modello TR non saranno in alcun modo corretti, ma la compilazione avverrà in maniera diversa: le modifiche si sono rese necessarie soprattutto dopo gli interventi, dal punto di vista legislativo, che hanno cambiato la disciplina dell’Iva (il riferimento specifico, in questo caso, va al Decreto legislativo 18 del 2010 e al decreto anticrisi, vale a dire il Decreto legge 78 del 2009).

 

Fringe benefit: anche gli sconti devono essere valutati

 Il forum Lavoro che si è tenuto nel corso della giornata di ieri a Roma ha rappresentato un importante passo in avanti per quel che riguarda il fringe benefit, vale a dire le forme di remunerazione complementari alla retribuzione principale: in effetti, l’Agenzia delle Entrate ha voluto ribadire in questa occasione che i beni acquistati dall’azienda in convenzione e successivamente offerti ai dipendenti rappresentano, a tutti gli effetti, un reddito di lavoro dipendente ai fini fiscali. Tale concetto è stato stabilito prendendo a riferimento il minor prezzo di acquisto che ha ottenuto il datore di lavoro, oltre al Tuir, per la precisione il suo articolo 51, il quale stabilisce che, nell’ambito della valorizzazione di beni e servizi destinati al lavoratore, si devono applicare le regole solitamente previste per la determinazione del valore normale degli stessi beni (articolo 9 del Testo Unico).

 

Studi e società: scaduto il termine per il pagamento delle ritenute

 È scaduto proprio nel corso della giornata di ieri l’ultimo termine relativo al versamento dei debiti contributivi e al fisco per quel che concerne il mese di febbraio: nello specifico, si tratta dei pagamenti che devono essere effettuati dagli studi associati, ma anche dalle società semplici e da quelle personali, le quali avranno la possibilità di spendere in compensazione le eccedenze delle ritenute d’acconto che sono state loro restituite dai soggetti partecipanti. Le precisazioni circa questa disciplina fiscale possono, tra l’altro, essere rinvenute nella circolare 12/E che l’Agenzia delle Entrate ha provveduto a pubblicare cinque giorni fa. Vi è questa compensazione in ragione del fatto che esiste un assenso da parte del partecipante; in tal caso, la data certa è anteriore o in concomitanza con la presentazione del relativo modello di pagamento, oltre all’utilizzo di un apposito codice tributo e all’esposizione dell’eccedenza in relazione alla dichiarazione dei redditi.

 

Entrate: chiariti gli obblighi fiscali sui tabacchi

 È davvero molto interessante la precisazione delineata dall’Agenzia delle Entrate con la risoluzione 21/E pubblicata proprio nel corso della giornata di ieri: in risposta, infatti, a una società attiva nella produzione e nella vendita del fumo, è stato chiarito che, quando si parla di cessione di tabacchi lavorati, allora occorre necessariamente applicare il regime monofasico ai fini dell’Iva, mentre le cessioni successive alla prima non hanno alcuna rilevanza in questo senso. Il riferimento specifico va alla cessione di sigarette, sigari e agli altri generi di monopolio. Alla conferma del versamento in un’unica soluzione si contrappone invece il diniego al Decreto legge 331 del 1993 (“Armonizzazione delle disposizioni in materia di imposte su oli minerali, bevande alcoliche e tabacchi”), il quale prevede di sospendere l’imposta, nell’ipotesi del trasferimento della merce da una deposito all’altro.

 

Maltempo Toscana 2009: sospesi i versamenti fiscali

 Come è noto, la fine dello scorso anno e gli inizi del 2010 sono stati caratterizzati da una forte ondata di maltempo che ha duramente colpito la Toscana, la Liguria e l’Emilia Romagna: è proprio per questo motivo che l’Agenzia delle Entrate ha deciso di correre in soccorso dei contribuenti toscani, danneggiati proprio da questo specifico evento climatico, interrompendo momentaneamente gli adempimenti e i versamenti al fisco che prevedono una scadenza compresa tra il 20 dicembre 2009 e il prossimo 30 aprile 2010. A tal proposito, non bisogna dimenticare che, tramite un decreto del presidente del Consiglio dei ministri che risale ormai allo scorso 13 gennaio, è stato dichiarato lo stato d’emergenza fino al 31 dicembre 2010 a seguito della situazione meteorologica sopracitata. La Gazzetta Ufficiale di riferimento in cui è stata pubblicata questa notizia è quella del 12 marzo; per essere più precisi, è stato il decreto del ministero dell’Economia e delle Finanze a scrivere nuovamente le scadenze tributarie per quel che concerne i soggetti che hanno vista danneggiata la loro attività commerciale dal maltempo.

 

Bonus ristrutturazioni: boom di richieste nel 2009

 Più di quattro milioni di contribuenti italiani sono riusciti ad ottenere, in sede di dichiarazione dei redditi, l’importante detrazione del 36% relativa alle spese di ristrutturazione della propria abitazione: un bonus fiscale questo che, col passare degli anni (è stato istituito a partire dal 1998), ha favorito il recupero del patrimonio edilizio. I numeri confermano, senza ombra di dubbio, il successo di tale agevolazione. Si è infatti passati dai 240.000 contribuenti beneficiari nell’anno di introduzione, mentre lo scorso anno le ristrutturazioni edilizie agevolate sono state quasi 450.000, vale a dire un incremento di ben 14 punti percentuali rispetto al 2008. L’unica flessione che emerge dai dati in possesso dell’Agenzia delle Entrate è stata registrata nel corso del 2003, quando le ristrutturazioni sono calate del 12% rispetto a un anno prima; il risultato del 2009, tra l’altro, rappresenta il miglior primato di questi primi dodici anni di bonus.

 

Iva: unico registro per la compravendita di box e cantine

 I principali elementi da considerare quando si parla di atti di compravendita tra le parti riguardano soprattutto l’imposta sul valore aggiunto: in base a quanto si evince dalla circolare 10/E che l’Agenzia delle Entrate ha provveduto a pubblicare nel corso della giornata di ieri, questo tipo di atti che hanno ad oggetto un fabbricato abitativo e diverse pertinenze devono scontare le imposte di registro, quella catastale e quella ipotecaria, ma sempre una sola volta, senza fare alcuna differenza sul numero degli immobili e sull’aliquota Iva da applicare. Il documento dell’amministrazione finanziaria si è reso necessario soprattutto per adeguare i principi in materia. Il caso preso in esame dalla circolare, per la precisione, prende come specifico riferimento la cessione di un’abitazione e di due box, cantine o posti auto che è stata effettuata tra le parti; quello che si vuole ottenere è l’uniformità di comportamento sulle modalità di tassazione, viste anche le interpretazioni non concordi degli anni passati. In precedenza, infatti, si era provveduto ad applicare più imposte di registro e in misura fissa per ogni pertinenza.

 

Isola di Capo Rizzuto e Fisco alleati contro l’evasione

 La Regione Calabria è dunque in prima fila per quel che riguarda la lotta all’evasione fiscale: l’ultimo accordo, infatti, è stato posto in essere dalla Direzione Regionale dell’Agenzia delle Entrate della regione meridionale e dal Comune di Isola di Capo Rizzuto, in modo da sviluppare e rafforzare il contrasto ai fenomeni di evasione ed elusione. Tale protocollo d’intesa porta le firme di Antonino Di Geronimo, direttore regionale delle stesse Entrate, e di Carolina Girasole, primo cittadino del comune calabrese. La durata effettiva dell’intesa è stata fissata fino al prossimo 31 dicembre, con l’impegno, da parte del Comune, a collaborare in maniera fattiva e proficua nelle attività di accertamento; questo impegno potrà essere ottenuto attraverso lo scambio delle informazioni fiscali utili in questo senso, attuando i principi di efficienza, economicità e collaborazione amministrativa.

 

Nuove scadenze e modifiche per la tessera sanitaria

 La tessera sanitaria e la tessera europea di assicurazione di malattia (conosciuta anche con l’acronimo Team) possono beneficiare di importanti e interessanti novità: anzitutto, bisogna sottolineare come siano state prorogate di un anno le scadenze finali dei due documenti in questione (la Team rappresenta la seconda faccia della card elettronica). Per essere più precisi, è stato deciso un nuovo termine, vale a dire sei anni oppure, in caso di permesso di soggiorno, nel momento in cui quest’ultimo giunge a scadenza. La decisone è giunta direttamente dal ministero dell’Economia e delle Finanze, il quale ha provveduto a pubblicare un apposito decreto due giorni fa, dopo che la firma al testo normativo era stata apposta verso la fine di febbraio. Cosa c’è di nuovo in questo senso? Il decreto che è stato appena citato ha aggiornato nei contenuti un’altra legge che risaliva al 2004, la quale aveva definito ed approvato quelle che dovevano essere le caratteristiche specifiche della tessera sanitaria e delle tessere sanitarie regionali (queste ultime sono valide solamente nel caso in cui vi sia una corrispondenza con i criteri fissati in ambito nazionale).

 

Ritenute pignoramento presso terzi: le regole degli adempimenti

 Il provvedimento 34755 che l’Agenzia delle Entrate ha provveduto a pubblicare esattamente una settimana fa, è entrato nel merito delle ritenute Irpef del 20%: in particolare, l’amministrazione finanziaria ha voluto appositamente regolare l’effettuazione di queste stesse ritenute quando ci si trova di fronte all’ipotesi di un pagamento con pignoramento presso soggetti terzi che svolgono il ruolo di sostituti d’imposta. In sostanza, quindi, si può parlare a ragione di una vera e propria guida tecnica, pensata e dedicata agli adempimenti dei terzi che hanno versato delle somme, ma anche in relazione ai pagamenti dei creditori pignoratizi. Il provvedimento, tra l’altro, rientra a pieno titolo nel programma di attuazione di quanto è stato disposto attraverso l’ultimo decreto anticrisi, vale a dire il decreto legge 78 del 2009. Cosa spiega, nello specifico, questa guida fiscale?

 

Contenzioso tributario: le nuove funzioni online delle Entrate

 Lo sviluppo della politica fiscale relative al triennio 2010-2012 passa anche e soprattutto dal potenziamento del sistema informativo del contenzioso tributario, oltre alla gestione elettronica dei diversi documenti fiscali. Una gestione di questo tipo, caratterizzata da una maggiore efficienza ed efficacia, è infatti in grado di assicurare della valide costituzioni in giudizio da parte dell’amministrazione finanziaria. È proprio in questo senso che l’Agenzia delle Entrate ha voluto aggiornare le applicazioni informatiche usate nell’ambito del processo tributario, predisponendo, in particolare, la gestione elettronica delle controdeduzioni. Bisogna rimarcare, tra le altre novità, l’applicazione informatica per la gestione del contenzioso in ambito “Iter”, visto che è stata introdotta una nuova sezione (viene denominata Fascicolo elettronico): quest’ultima, a partire dallo scorso 1° marzo, permette alle diverse direzioni regionali e provinciali di predisporre attraverso internet le controdeduzioni che devono essere presentate alle Commissioni tributarie provinciali e regionali.

 

Entrate: operative da oggi nuove direzioni in Lazio e Sardegna

 Cominciano a partire da oggi le attività operative delle nuove direzioni provinciali che l’Agenzia delle Entrate ha provveduto a dislocare nel Lazio e in Sardegna: si tratta, come di consueto del vasto programma dell’amministrazione finanziaria volto a riorganizzare appunto le direzioni in tutto il territorio italiano. Entrando nel dettaglio, da oggi sono operativi e aperti all’utenza gli uffici delle direzioni di Roma, Cagliari, Nuoro, Sassari e Oristano. Per quel che riguarda Roma, c’è da dire ognuna delle tre direzioni provinciali verrà articolata in un ufficio adibito ai controlli fiscali e da diversi uffici territoriali, i quali sostituiranno le strutture esistenti sia in relazione all’ubicazione che all’ambito territoriale. L’ufficio controlli romano verrà inoltre suddiviso in un’area preposta alle attività di accertamento, attraverso, in particolare, un apposito piano dei controlli, e in un’area che invece andrà ad occuparsi soprattutto delle attività legate al contenzioso.

 

Olanda: nuova tassa sui proventi del gioco d’azzardo

 Il gioco d’azzardo online è diventato un po’ più oneroso, almeno per quel che riguarda gli appassionati olandesi del gioco del poker e delle altre sue varianti: in effetti, è ormai entrata in vigore da circa un mese la nuova imposta nazionale che va a colpire proprio i proventi che derivano da questo business che ha conosciuto negli ultimi anni una fortuna crescente. Febbraio è stato il primo mese, all’interno del territorio dei Paesi Bassi, in cui tutti i guadagni realizzati mediante il gaming online sono stati sottoposti al relativo carico fiscale. Perché si è arrivati a una decisione di questo tipo? Il provvedimento che ha stabilito nel dettaglio i versamenti da effettuare è stato adottato dal governo olandese; si tratta, nello specifico, del Betting and Gaming Tax Act, testo normativo che impone agli scommettitori e, in un senso più lato, a qualunque soggetto abbia ottenuto delle vincite relative a premi superiori a 454 euro, grazie soprattutto all’abilità nel gioco d’azzardo, di versare all’amministrazione finanziaria una cifra abbastanza consistente dell’incasso, vale a dire il 29% del totale. La legge presenta inoltre un’interessante particolarità.