Nuove tecnologie del Fisco: concluso il convegno a Trieste

 La città di Trieste è stato il teatro, nei giorni scorsi, del convegno della Direzione Regionale dell’Agenzia delle Entrate e dell’Ordine provinciale dei dottori commercialisti ed esperti contabili: due presenze essenziali per dar vita a discussioni molto approfondite per quel che concerne il rapporto tra le nuove tecnologie di comunicazione e il trasferimento dei dati fiscali, una questione molto attuale dunque. Stefano Patriarca, segretario generale della Camera di Commercio triestina, e Paola Muratori, direttrice regionale dell’amministrazione finanziaria friulana, sono stati i due primi protagonisti a intervenire nel corso del dibattito; secondo i loro punti di vista, il fisco più moderno non può fare a meno dell’Ict (Information and Communication Technology) e dei suoi relativi strumenti, i quali sono riusciti negli ultimi anni a semplificare enormemente gli adempimenti tributari dei contribuenti e gli altri rapporti simili. Fattori fondamentali in questo senso sono, a parere della stessa Muratori, l’introduzione della fatturazione elettronica e la digitalizzazione completa del ciclo commerciale.

 

Il Consiglio dei Ministri vara il nuovo redditometro

 Sono novità di rilievo quelle indicate dal Consiglio dei Ministri per quel che concerne lo scostamento dal dichiarato: la nuova bozza di Decreto Legge che il governo sta approntando si riferisce infatti a un unico periodo d’imposta e vi sarà un’importante modifica della misura, la quale passerà dal 25% al 20%. Tali elementi andranno pertanto a cambiare quanto disposto dall’articolo 38 del Dpr 600 del 1973, relativo al cosiddetto redditometro. Cosa c’è di nuovo in questo senso? Anzitutto, sono stati individuati i fatti indice della capacità contributiva di ogni soggetto, vale a dire lo scostamento tra il reddito che viene sottoposto ad accertamento e quello che invece è effettivamente dichiarato. Si tratta di un fattore essenziale, visto che la rettifica fiscale può essere in tal modo legittimata e si possono prendere in considerazione anche le detrazioni d’imposta. Le innovazioni, però, si riferiscono anche al cosiddetto accertamento sintetico. Il riferimento normativo è l’articolo 39 dello stesso decreto citato in precedenza, in base al quale il reddito totale del contribuente può essere determinato in maniera sintetica prendendo come spunto qualsiasi spesa del periodo d’imposta.

 

Studi di settore: Gerico 2010 valorizza il peso dei ricavi

 La cosiddetta “versione beta” di Gerico 2010 ha un indubbio vantaggio: in effetti, essa consente di dare valore in maniera adeguata alla valutazione dei ricavi congrui, vale a dire di quei compensi che sono stati erogati nei riguardi degli amministratori soci. Come si procede dunque alla misura della variabile relativa proprio a questi specifici soci? Nell’ipotesi di un compenso che deriva da un contratto di lavoro dipendente o co.co.co., si può fare affidamento ai righi F19 o F16 (società di persone e di capitali), mentre negli altri casi tutto viene indicato nel quadro A. Se invece l’attività viene prestata senza l’attribuzione di un compenso, allora Gerico provvede a valorizzare la percentuale di lavoro che è stato prestato in base all’apporto; si tratta comunque di un sistema piuttosto particolare e che può dar vita a effetti distorti se si confrontano i vari tipi di società. La soluzione suggerita dall’Agenzia delle Entrate viene suggerita da un documento che risale ormai a due anni fa, la circolare 44/E del 2008.

 

Entrate: online i software dei modelli Unico SP e Consolidato 2010

 Il sito internet dell’Agenzia delle Entrate mette a disposizione il tanto atteso software relativo a uno dei principali modelli Unico, vale a dire quello dedicato alle società di persone; la versione in questione è quella 1.0.0, la quale risale a tre giorni fa e si riferisce proprio al 2010. Mediante questo specifico software è possibile compilare in maniera giusta ed esauriente il modello Unico SP 2010, visto che sarà consentita online la creazione di un file che dovrà essere inviato per via telematica. Come è strutturata questa interessante novità fiscale? La tecnologia che viene utilizzata in questo caso specifico è quella per la distribuzione dei software che si basano su Java, programma che permette agli utenti interessati di beneficiare delle applicazioni proprio dal sito internet: l’innovazione è fondamentale, visto che si può dar vita alle applicazioni in modo semplice, attraverso pochi clic e si può anche ottenere, dettaglio non trascurabile, la certezza dell’uso della versione più aggiornata e di aver evitato tutte le procedure più difficili per quel che concerne l’installazione o l’aggiornamento.

 

Hsbc: la Guardia di Finanza riceve lista con 7.000 evasori

 Hsbc, tra le più importanti banche di tutto il Regno Unito, ha dovuto scoprire le proprie carte in tavola e la lista fornita alla Guardia di Finanza ha un contenuto davvero importante: si tratta, infatti, dell’elenco dei correntisti italiani dell’istituto britannico su cui grava come una spada di Damocle il sospetto di essersi macchiati del reato di evasione fiscale. Un documento davvero prezioso dunque che potrebbe far rientrare somme importanti. I sospettati di frode all’amministrazione finanziaria sono circa settemila ed è stata letteralmente sottratta al gruppo bancario londinese da un ex dipendente, Hervè Falciani. Dall’elenco in questione emerge una situazione alquanto preoccupante. Gli anni di riferimento per quel che riguarda l’evasione sono due, vale a dire il 2005 e il 2006, mentre tra i contribuenti coinvolti vi sono anche delle persone giuridiche (133 tra società e assicurazioni). Stupiscono anche i numeri relativi alle quantità evase, con oltre 130 depositi superiori ai 10 milioni di dollari statunitensi.

 

Scommesse sportive: due nuovi codici per l’F24 Accise

 Il mondo delle scommesse sportive deve fare i conti ovviamente anche con il relativo trattamento fiscale ed è proprio in questo senso che è intervenuta l’Agenzia delle Entrate: l’amministrazione finanziaria del nostro paese ha infatti indicati quali sono i codici tributo che devono essere utilizzati, nell’ambito della compilazione del modello F24 Accise, per pagare tutti quegli interessi che sono maturati circa un ritardato canone di concessione e le vincite che non state riscosse. In pratica, come è facilmente intuibile, i contribuenti di riferimento in questo caso sono i titolari di concessione dei giochi pubblici, i quali devono dunque provvedere a regolarizzare la situazione dei rimborsi non richiesti nei termini del regolamento delle stesse scommesse. Tali adempimenti sono fondamentali per scongiurare nel migliore dei modi i fenomeni di evasione ed elusione fiscale, incrementati soprattutto dalle scommesse effettuate in maniera illegale.

 

Inps: precisate le istruzioni per le prestazioni in agricoltura

 A partire dalla giornata di oggi i contribuenti che svolgono un’attività agricola avranno senza dubbio le idee più chiare, almeno per quel che riguarda l’ambito previdenziale: in effetti, in base a quanto disposto dal messaggio 13212 dell’Inps, deve essere assegnata una disoccupazione di tipo totale a tutti coloro che hanno svolto un lavoro accessorio che non supera il limite dei 3.000 euro. In pratica, sono state delineate con chiarezza le principali disposizioni relative proprio ai disoccupati del settore agricolo e, nello specifico, alle prestazioni che vengono portate a compimento dai soggetti iscritti all’Istituto. Il compenso dunque deve ammontare a 3.000 euro netti e si deve trattare anche di lavoro di tipo occasionale; nell’ipotesi in cui, invece, il limite venga sforato, allora si provvede alla riduzione progressiva dei giorni che devono essere sottoposti a indennizzo.

 

Boom del fisco britannico: Iva sugli scudi

 L’amministrazione finanziaria della Gran Bretagna ha letteralmente messo le ali: il gettito fiscale conseguito infatti dall’HMRC (acronimo che sta per Her Majesty’s Revenue and Customs, l’Agenzia delle Entrate britannica) è tornato in territorio positivo ad aprile dopo oltre due anni, mettendo anche a tacere il pessimismo che era sorto alla luce della recente introduzione della legge di Bilancio. Il paese dovrà quindi riscrivere in qualche modo la propria agenda economica, soprattutto dal punto di vista fiscale. Come è stato possibile raggiungere un simile traguardo in un momento così travagliato? L’Imposta sul Valore Aggiunto è stata quella che ha messo a segno il rialzo più evidente, addirittura un incremento di 34 punti percentuali; da cinque anni è stata fissata un’aliquota pari al 17,5%, dopo la lunga transizione da parte di quella al 15%, ma gli incrementi non sono dovuti in gran parte a ciò.

 

Assonime precisa alcuni punti sull’Iva per prestazioni alberghiere

 Si è parlato molto della circolare 25/E di recente pubblicazione da parte dell’Agenzia delle Entrate, in tema di imposte sui redditi; ebbene, per quel che riguarda la rilevanza fiscale dell’Iva che non viene sottoposta a detrazione circa le prestazioni degli alberghi e la relativa distribuzione di pasti e bevande, l’Assonime (l’Associazione fra le Società Italiane per Azioni) ha voluto chiarire alcuni aspetti fondamentali. Anzitutto, se si prende come riferimento normativo il decreto 112 del 1998, ci si accorge che i limiti alla detrazione dell’imposta in questione non esistono più da alcuni anni, sia sui servizi alberghieri che sulle bevande. Pertanto, la detrazione può essere posta in essere rispettando l’articolo 19 del cosiddetto “decreto Iva” e sostenendo le spese nella misura dell’attività d’impresa che viene svolta.

 

Autotrasporto, ecco le agevolazioni fiscali per il 2010

 Grazie ai nuovi finanziamenti che sono stati stabiliti dalla Legge Finanziaria per il 2010, si può dire con certezza che chi svolge un’attività di autotrasporto dorme sonni tranquilli; anzitutto, c’è da dire che gli importi che erano stati stanziati nel corso del 2009 sono stati confermati in blocco, inoltre la posizione fiscale di questi contribuenti diventa ancora più “leggera” in questo senso. In effetti, prendendo come riferimento normativo il testo già citato (si tratta, come è noto, della legge 191 del 2009), tali soggetti potranno beneficiare dello stesso quantitativo di denaro di un anno fa, in modo da avere accesso agli sconti messi a disposizione dalla nostra amministrazione finanziaria. Come funzionerà precisamente tale agevolazione?

 

Enpacl: ancora sette giorni per la dichiarazione del volume d’affari

 Il 2010 è stato sin da subito un anno piuttosto innovativo per quel che riguarda i contribuenti che sono iscritti all’Enpacl, sigla che sta a indicare l’Ente di Previdenza dei Consulenti del Lavoro: per tali iscritti, infatti, a partire da quest’anno è prevista una dichiarazione obbligatoria relativa al volume d’affari che sono riusciti a realizzare, ma non esiste soltanto la possibilità di presentare il documento in questione mediante la modalità cartacea, ma anche e soprattutto (è la modalità preferita dallo stesso ente) nella versione elettronica, visto che esiste un’apposita procedura, la quale può essere comodamente scaricata dal sito internet dell’Enpacl. La scadenza di quest’ultima procedura è stata fissata per il prossimo 30 giugno, dunque rimane poco più di un mese in questo senso.

 

Intra 12 e Intra 13: le novità telematiche per il 1° giugno

 Mancano ormai pochi giorni per provvedere alla presentazione dei modelli Intra 12 e Intra 13: in effetti, il prossimo 1° giugno sarà il termine ultimo per usufruire della modalità elettronica e trasmettere mediante la via telematica i due modelli fiscali, presenti sul sito dell’Agenzia delle Entrate, insieme a tutte le spiegazioni e le informazioni necessarie per quel che riguarda i vari aggiornamenti. C’è da ricordare anzitutto che Intra 12 e Intra 13 sono i documenti da utilizzare per la dichiarazione e il versamento dell’Imposta sul Valore Aggiunto relativa, come suggerisce anche il nome, agli acquisti intracomunitari. Volendo esaminare le dichiarazioni nel dettaglio, bisogna sottolineare che all’interno di Intra 12 vi è anche il controllo del campo denominato “Codice attività”; si tratta, nello specifico, di sei caratteri che appunto identificano un codice da inserire poi nella tabella di classificazione in relazione alle attività economiche Ateco per il 2007.

 

Entrate: premiate le Marche per il progetto Team Building

 I buoni sforzi e tentativi sono sempre premiati, in qualsiasi campo: questo discorso calza a pennello per quel che riguarda la Regione Marche, e più precisamente la sua Direzione regionale dell’Agenzia delle Entrate, la quale è riuscita appunto a conquistare un importante premio, intitolato nello specifico “Le buone pratiche formative delle Pubbliche Amministrazioni“. Il merito della Direzione è quello di aver realizzato il progetto più interessante, il cosiddetto “Team Building in giallo”, il quale rientrava nel novero delle attività didattiche che avevano come tema principale quello del contenzioso tributario. Di cosa si è trattato esattamente? Il Premio Basile 2009 è stato organizzato dall’Associazione Italiana Formatori ed è stato presentato proprio due giorni fa a Pescara, nell’ambito della manifestazione “Vetrine delle Eccellenze 2010, Percorsi formativi di qualità nella Pubblica Amministrazione“, relativa alla provincia abruzzese.

 

 

Modello F24 Accise: istituito il codice per gli interessi su sanzioni

 La risoluzione 39/E dell’Agenzia delle Entrate risale ormai a tre giorni fa, ma rappresenta un fondamentale punto di riferimento per quel che concerne la compilazione fiscale: in effetti, è stato proprio questo specifico documento a istituire l’apposito codice tributo (per l’esattezza si tratta del codice 5213) che deve essere utilizzato dai contribuenti per indicare che gli interessi relativi al versamento rateale delle multe sono stati saldati. Per essere più precisi, inoltre, c’è da dire che si tratta delle sanzioni pecuniarie che vengono lanciate dall’Amministrazione autonoma dei Monopoli di Stato circa le violazioni sui giochi illegali o irregolari. Il testo normativo di riferimento in questo senso è la legge 689 del 1981 (recante appunto le sanzioni amministrative): in essa sono indicate le modifiche apportate al sistema penale, ma l’articolo più interessante per il caso di specie è il 26, visto che va a disciplinare le sanzioni pecuniarie dell’autorità giudiziaria o di quella amministrativa da irrogare nei confronti di un contribuente che si trova in una situazione di disagio economico e, per questo motivo, costretto a pagare la multa mediante la modalità rateale.