Fisco online: parte Civis in tutta Italia

 E’ partito oggi, giovedì 14 gennaio 2010, Civis, il nuovo canale online che permetterà agli intermediari di fruire dell’assistenza dell’Amministrazione finanziaria senza la necessità di doversi recare presso uno sportello fisico dell’Agenzia delle Entrate. In questo modo, grazie proprio a questo nuovo canale, tutti i contribuenti che non si avvalgono della prestazione offerta dagli intermediari, e che si recano presso gli uffici dell’Agenzia delle Entrate sul territorio, avranno la possibilità di godere di tempi di attesa che, chiaramente, saranno più ridotti. L’attivazione di Civis, su tutto il territorio nazionale, in accordo con quanto messo in evidenza dall’Agenzia delle Entrate in data odierna con una nota, segue una fase di sperimentazione del servizio in molte Regioni italiane, ovverosia in Molise, Valle D’Aosta, Puglia, Emilia-Romagna, Lombardia, Liguria, Friuli Venezia Giulia, Toscana Umbria e Marche.

Berlusconi sulle tasse: per ora niente tagli

L’attuale situazione di crisi non permette nessuna possibilita’ di riduzione delle imposte’, ha sottolineato il premier Silvio Berlusconi -. La situazione attuale del debito pubblico comportera’, solo di interessi, una spesa di 8 miliardi di euro all’anno. In questa situazione e’ fuori discussione poter pensare a un taglio delle imposte.

E sempre in questo contesto, secondo Berlusconi, e’ da prevedere tempi lunghi anche per la riforma fiscale.

Chi quindi sperava di pagare meno dovrà pazientare. Nel corso di una conferenza stampa al termine del Consiglio dei ministri, Berlusconi ha negato che nel futuro del governo ci sia un taglio delle tasse e ha scatenato la reazione dell’opposizione che accusa il premier di non mantenere le promesse e di essere irresponsabile.

Modello Iva 2010: ecco quello base

 In materia di imposta sul valore aggiunto, l’Agenzia delle Entrate in data odierna ha reso noto che la modulistica ai fini IVA ha un nuovo modello aggiuntivo, il modello Iva 2010 base, un modello semplificato che, in particolare, può essere utilizzato, sotto opportune condizioni, in alternativa al modello di dichiarazione Iva 2010 ordinario, ed in allegato al modello Unico 2010. Il Modello Iva 2010 base contiene infatti solamente i quadri che interessano al contribuente, ovverosia a quello che in qualità di persona fisica o soggetto diverso, non ha effettuato nel 2009 operazioni con Paesi esteri, non ha partecipato ad operazioni di natura straordinaria ed ha provveduto a determinare l’imposta sul valore aggiunto dovuta e quella ammessa per la detrazione sulla base delle vigenti regole generali.

Obama tassa le banche

 La crisi, affermano alcuni economisti, é destinata ad affievolire sempre più proprio da quest’anno. Ma c’è chi pensa come continuare a lottare: tassare le banche per recuperare soldi. E’ la nuova misura anti-crisi allo studio del presidente americano Barack Obama che mira a ricavare fino a 120 miliardi di dollari tassando gli istituti finanziari, in modo da recuperare le somme sborsate dal governo nel quadro del piano anticrisi Troubled Asset Relief Program (Tarp) e ridurre il deficit.

Il presidente non ha ancora definito la struttura definitiva del progetto, ma sembra che sarà presto una realtà. Ovviamente l’amministrazione Obama non intende tassare le banche con difficoltà ma indirizzerà le nuove misure alle grandi banche i cui conti sono tornati positivi. I dettagli del piano saranno contenuti nella manovra di bilancio 2011 che Obama presenterà al Congresso di febbraio.

Contribuenti partita Iva: modello dati comunicazione annuale

 Entro il mese di febbraio, con alcune eccezioni, i titolari di partita IVA devono presentare il modello relativo alla comunicazione annuale dei dati ai fini dell’imposta sul valore aggiunto. A ricordarlo è l’Agenzia delle Entrate che al riguardo, proprio in data odierna, 12 gennaio 2010, ha reso noto che è stato pubblicata online, sul sito Internet, la bozza con le novità relative al modello e con le relative istruzioni. In particolare, nella struttura del modello, sono stati inseriti nuovi campi per quel che riguarda le operazioni attive e quelle passive legate all’acquisto o alla cessione di beni strumentali. Per quanto riguarda invece le istruzioni, allo stesso modo visionabili e scaricabili dal sito Internet dell’Agenzia delle Entrate, sono state effettuate delle integrazioni, tra cui l’inserimento, tra i soggetti esonerati, di tutti quei contribuenti che presentano entro il mese di febbraio la dichiarazione annuale IVA.

Aliquote Irpef e quoziente familiare nella Riforma del Fisco 2010.

 Da qualche giorno in Italia si è aperto un dibattito sulla riforma del Fisco dopo che il Presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, ha parlato di voler introdurre nel nostro Paese due sole aliquote ai fini del prelievo sull’imposta sui redditi. Le aliquote sono quelle del 23% e del 33%, e quindi verrebbero abolite tutte le altre aliquote attualmente in vigore, ed in particolare anche quella più elevata sopra il 40%. I tempi per mettere a punto una riforma di questo tipo saranno comunque lunghi per diverse ragioni, tra cui quella primaria che è legata al mantenimento in ordine dei nostri conti pubblici. Anche il Ministro dell’Economia e delle Finanze, Giulio Tremonti, è pienamente d’accordo con la proposta del Premier, mentre i Sindacati allo stesso modo stanno formulando delle proposte che, chiaramente, puntano a riformare il Fisco rendendolo più equo nei confronti dei lavoratori dipendenti e dei pensionati.

Canone Rai: le imprese non lo pagano

 KRLS Network of Business Ethics in questi ultimi giorni sta effettuando, per conto di Contribuenti.it – Associazione Contribuenti Italiani, delle ricerche sulle tasse che risultano essere le più evase dagli italiani; ebbene, al riguardo è emerso che il canone Rai era la tassa più evasa dalle famiglie, ma il livello di evasione, con una percentuale del 96%, è altissimo anche tra le imprese. Insomma, secondo le rilevazioni KRLS Network of Business Ethics le imprese in Italia il canone Rai non lo pagano quando queste nelle loro sedi hanno un televisore e non solo, visto che si dovrebbe comunque pagare un “canone speciale” in presenza di apparecchiature come computer, iPod e sistemi di videosorveglianza posseduti dalle imprese, dagli enti privati e da quelli pubblici.

Equitalia: orecchino Maradona, base d’asta a 5.500 euro

 Giovedì prossimo, 14 gennaio 2010, con una base d’asta fissata a 5.500 euro, ci sarà la vendita, presso l’hotel Four Points by Sheraton, a Bolzano, dell’orecchino di Diego Armando Maradona pignorato nei mesi scorsi all’ex campione di calcio argentino dal Fisco a “copertura” delle decine di milioni di euro che il “Pibe De Oro” deve allo Stato italiano. In particolare, secondo quanto reso noto da Equitalia, il pubblico incanto al rilancio avverrà nella sala Elena Walch dell’hotel citato a partire dalle ore 11; la sala ha una capienza di 360 persone e di sicuro è lecito attendersi che sarà gremita. Al riguardo, Equitalia ricorda che il pignoramento dell’orecchino risale al 18 settembre scorso, quando con un “blitz” l’orecchino di brillanti fu sequestrato a Maradona presso l’Hotel Palace di Merano da parte dei funzionari di Equitalia Trentino Alto Adige-Südtirol ed in presenza Guardia di Finanza.

Rimborsi fiscali: Emilia-Romagna, la Befana porta 57 milioni di euro

 Anche in Emilia-Romagna la Befana ha portato nelle tasche dei contribuenti, tra famiglie ed imprese, rimborsi fiscali per complessivi 57 milioni di euro; a darne notizia è la Direzione regionale dell’Agenzia delle Entrate, precisando che i rimborsi fiscali sono stati disposti nei giorni scorsi ed ora sono in via di erogazione. Complessivamente, il 2009 per l’Agenzia delle Entrate dell’Emilia Romagna, in materia di rimborsi fiscali, è stato chiuso con erogazioni per complessivi 1,1 miliardi di euro; trattasi di un ammontare molto elevato se si considera che corrisponde a ben il 7,5% del totale dei rimborsi disposti lo scorso anno in tutta Italia. I rimborsi in Emilia-Romagna sono stati in tutto ben 133 mila nel 2009 che hanno contribuito a rimpinguare le casse delle imprese ed a far tirare il fiato ai nuclei familiari in un’annata di certo non brillante dal punto di vista congiunturale a causa della crisi finanziaria ed economica.

Rimborsi fiscali: Lazio, nel 2009 3,8 miliardi di erogazioni

 Anche nel Lazio per le famiglie e per le imprese sta arrivando una vera e propria ondata di rimborsi fiscali, ben 28.600, che contribuiranno a dare ossigeno ai bilanci familiari, ed una migliore elasticità di cassa alle aziende. Complessivamente, i rimborsi in arrivo ammontano ad oltre 105 milioni di euro, di cui 69 milioni di euro per le imprese e relativi sia all’imposta sul valore aggiunto (Iva), sia alle imposte dirette; i “rimborsi anticrisi” a favore delle imprese sono stati nel 2009, complessivamente, pari a ben 3,6 miliardi di euro suddivisi tra 1,3 miliardi di euro di rimborsi relativi alle imposte dirette, e 2,3 miliardi di euro per rimborsi sull’imposta sul valore aggiunto.

Tasse: i milanesi pagano di più

 I milanesi sono il popolo che vede più degli altri italiani prosciugare il proprio portafoglio a causa delle tasse. Ma se pensiamo che pagano più tasse perchè guadagnano di più allora, come si suol dire, piangono con un solo occhio. Milano è la capitale dei redditi più alti e dunque delle tasse più salate. Il reddito milanese tocca i 31mila euro, contro una media nazionale di 19mila euro, quasi il doppio del reddito dei catanesi, che hanno il reddito tra i più bassi. La Lombardia nell’insieme tocca i 22mila e 500 euro pro capite e oltre 160 miliardi di euro di reddito complessivo.

Più reddito, più tasse, più servizi? Sembrerebbe che ogni lombardo dia oltre 3.400 euro allo Stato, a tanto ammonta il residuo pro capite, vale a dire la differenza tra quello che il singolo paga in tasse e quello che riceve in servizi. Il reddito medio degli italiani è salito da 18.540 a 19.110 euro. L’Italia é al numero 23 tra i 30 Paesi più industrializzati del mondo, dietro anche alla Grecia e alla Spagna, e con stipendi inferiori del 17% rispetto alla media complessiva. E non mancano ovviamente, gli italiani che preferiscono non pagare le tasse, tuttavia, nonostante la crisi nel 2008 è stato dichiarato un 3 per cento in più rispetto al 2007.

Riforma fisco: più attenzione a innovazione e sviluppo

 Il Ministro Tremonti di recente ha lanciato chiari segnali di apertura finalizzati alla messa a punto nel nostro Paese, finalmente si può tranquillamente dire, di una riforma del Fisco che, secondo Maurizio Petriccioli, segretario confederale della Cisl con delega per il fisco, deve dar vita ad un sistema attento sia allo sviluppo, sia all’innovazione. L’esponente del Sindacato, infatti, ritiene che i tempi siano quelli giusti per la riforma fiscale, visto che la crisi ha messo a dura prova il “patto fiscale” che vige nel nostro Paese. Maurizio Petriccioli, in accordo con dichiarazioni rilasciate all’Agenzia Adnkronos, ha in particolare messo in evidenza come sia necessario spostare il peso e la pressione fiscale dal lavoro dipendente e dalle pensioni verso altri fronti, a partire dalle rendite finanziarie, le quali vengono tassate solo al 12,5% a fronte, invece, di una pressione fiscale a carico delle imprese, ovverosia delle realtà che producono e che creano occupazione, che è dell’ordine del 40%.