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Equitalia: orecchino Maradona, base d’asta a 5.500 euro

Giovedì prossimo, 14 gennaio 2010, con una base d’asta fissata a 5.500 euro, ci sarà la vendita, presso l’hotel Four Points by Sheraton, a Bolzano, dell’orecchino di Diego Armando Maradona pignorato nei mesi scorsi all’ex campione di calcio argentino dal Fisco a “copertura” delle decine di milioni di euro che il “Pibe De Oro” deve allo Stato italiano. In particolare, secondo quanto reso noto da Equitalia, il pubblico incanto al rilancio avverrà nella sala Elena Walch dell’hotel citato a partire dalle ore 11; la sala ha una capienza di 360 persone e di sicuro è lecito attendersi che sarà gremita. Al riguardo, Equitalia ricorda che il pignoramento dell’orecchino risale al 18 settembre scorso, quando con un “blitz” l’orecchino di brillanti fu sequestrato a Maradona presso l’Hotel Palace di Merano da parte dei funzionari di Equitalia Trentino Alto Adige-Südtirol ed in presenza Guardia di Finanza.

Diego Armando Maradona, attualmente commissario tecnico della Nazionale argentina di calcio, deve al Fisco oltre 38,3 milioni di euro, dei quali ben 24,8 milioni di euro per interessi di mora e sanzioni. A rivelare queste cifre è Contribuenti.it – Associazione Contribuenti Italiani, la quale nei giorni scorsi ha fatto sapere di essere non solo interessata, ma anche pronta ad acquistare il “gioiello” del “Pibe De Oro” al fine di esporlo come simbolo dell’inefficienza che manifesta l’amministrazione finanziaria nei confronti di chi evade le tasse, ed in particolar modo dei grandi evasori.

Al riguardo, infatti, l’Associazione ricorda come a fronte dei 38,3 milioni di euro di tasse che Maradona deve allo Stato il Fisco ha sinora recuperato le briciole, ovverosia poco più di 42 mila euro unitamente a due orologi di valore e, in ultimo, l’orecchino pronto per il pubblico incanto al rilancio. “Il fisco in Italia è forte con i deboli e debole con i forti”, ha dichiarato il presidente di Contribuenti.it Associazione Contribuenti Italiani, Vittorio Carlomagno, sottolineando come la lotta all’evasione nel nostro Paese di certo non si possa portare avanti attraverso il pignoramento di beni aventi un modico valore.