Tra le novità 2011 sugli studi di settore, a valere sull’anno di imposta 2010, e per i complessivi 206 studi di settore, è online la nuova versione del software Gerico 2011. A darne notizia venerdì scorso, 10 giugno 2011, è stata l’Agenzia delle Entrate nel ricordare come il software per gli studi permetta di andare ad effettuare il calcolo di congruità. Il nuovo software, Gerico 2011 appunto, si può come al solito andare ad utilizzare dal sito Internet dell’Agenzia delle Entrate, www.agenziaentrate.gov, accedendo all’apposita sezione “Studi di settore“. Anche per il 2011, così come avvenuto a valere sull’anno di imposta 2009, Gerico 2011, ai fini delle risultanze legate agli studi di settore, tiene conto dei cosiddetti correttivi anticrisi che, lo ricordiamo, sono stati introdotti negli anni scorsi dal Fisco proprio per tener conto di situazioni di calo di fatturato e di redditività strettamente correlati alla sfavorevole congiuntura economica.
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Fisco Abruzzo: patto anti-evasione, nuovi Comuni aderiscono
E’ stato stipulato un nuovo patto anti-evasione, nella Regione Abruzzo. Trattasi della collaborazione per la lotta ed il contrasto all’evasione fiscale tra l’Amministrazione finanziaria dello Stato e le municipalità; nello specifico caso trattasi della stipula del patto anti-evasione, nella Regione, tra l’Agenzia delle Entrate ed i Comuni di Sant’Omero e di Teramo. Il Fisco ed i due Comuni abruzzesi, sulla base del patto antievasione, ora potranno scambiarsi dati ed informazioni al fine di andare ad evidenziare fatti rappresentativi di capacità contributiva attraverso le cosiddette segnalazioni qualificate. Trattasi, nello specifico, di potenziali situazioni evasive, ad esempio, in quanto il tenore di vita del contribuente risulta essere palesemente incompatibile con il reddito dichiarato al Fisco. Per quel che riguarda i settori economici per cui è attivo il patto antievasione, questi spaziano dal commercio all’edilizia e passando per le libere professioni ed in generale attività per cui si individuano potenziali situazioni evasive e, quindi, rientranti nell’economia sommersa.
Inps: contributi, riscossione sempre in aumento
Continuano a crescere, nelle casse dell’Inps, Istituto Nazionale per la Previdenza Sociale, le riscossioni. Nei primi cinque mesi del corrente anno, infatti, c’è stato un incremento di 1,9 miliardi di euro pari a +3,8%; nel dettaglio, si è passati dai 49,9 miliardi di euro del periodo gennaio-maggio del 2010, ai 51,8 miliardi di euro dei primi cinque mesi del corrente anno. L’aumento, in accordo con quanto recita una nota dell’Istituto Nazionale per la Previdenza Sociale, è superiore anche agli obiettivi di incasso preventivati per cui è stata stimata una crescita degli incassi dell’1,5%. L’aumento del 3,8% da gennaio a maggio del 2011 è frutto dell’incremento del 4,7% per gli incassi da contribuzione per le aziende, mentre è aumentato del 3,8% per i co.co.pro., ovverosia per i collaboratori coordinati e continuativi con contratto di lavoro a progetto. Inoltre, includendo anche gli incassi dell’Istituto Nazionale per la Previdenza Sociale derivanti dalle attività di recupero dei crediti contributivi, il bilancio della riscossione nei primi cinque mesi del corrente anno sale a quasi 54 miliardi di euro a fronte dei 52,1 miliardi di euro del periodo gennaio-maggio del 2010.
Equitalia Nomos e Confindustria Alessandria: alleanza per le imprese
Uno sportello dedicato e più assistenza. E’ con questo fine che Equitalia Nomos e la Confindustria Alessandria hanno siglato un apposito protocollo d’intesa al fine di permettere alle aziende che chiedono assistenza ad Equitalia di avere a disposizione una corsia più veloce sia per informazioni e chiarimenti, sia per gli adempimenti. L’accordo, in particolare, secondo quanto riporta il Portale della società pubblica di riscossione, è stato siglato presso la sede di Confindustria il 30 maggio scorso, e conferma l’impegno di Equitalia a sottoscrivere a livello territoriale appositi accordi con le rappresentanze del mondo produttivo al fine di poter andare ad agevolare le imprese.
Detrazioni e deduzioni fiscali: una giungla da semplificare
Quante sono, in base alla vigente normativa fiscale, le deduzioni e le detrazioni fiscali ammesse e concesse dal Fisco? Ebbene, sono veramente tante, al punto che al riguardo Contribuenti.it – Associazione Contribuenti Italiani, ritiene che questa giungla di detrazioni e di deduzioni fiscali debba essere oggetto di una semplificazione. La questione è di scottante attualità visto che nei prossimi mesi l’attuale Governo in carica, stando alle promesse, dovrebbe mettere mano alla riforma fiscale. La coperta, non lo si scopre di certo oggi, è corta, ragion per cui per investire nella crescita, mantenendo i conti pubblici in ordine, serve che vengano recuperate più risorse dalle azioni di lotta e di contrasto all’elusione ed all’evasione fiscale. Ma in che modo?
Modello 730/2011: si entra nel vivo per la consegna
Solamente poco meno di due settimane. E’ questo ad oggi, martedì 7 giugno 2011, il tempo che resta per poter presentare senza incorrere in sanzioni il modello di dichiarazione 730/2011 utilizzato in Italia da milioni di contribuenti che in genere ed in prevalenza sono lavoratori dipendenti o pensionati. Per i contribuenti che ai fini della presentazione si avvalgono dell’assistenza fiscale, infatti, l’ultimo giorno utile è quello di lunedì 20 giugno 2011. In merito ricordiamo come la scadenza classica sia quella del 31 maggio di ogni anno, ma per Decreto è stata introdotta una proroga di tre settimane anche tenendo conto che ci sono stati in specifici casi dei ritardi nella consegna dei modelli Cud 2011. Per presentare il modello 730/2011 occorre andare presso un Caf oppure avvalendosi di un intermediario abilitato.
Bossi: Tremonti deve trovare modo per ridurre tasse
Occorre delineare le imposte valutando il loro impatto sulle famiglie, sui loro redditi, specialmente se da lavoro dipendente, e sui redditi realmente disponibile. Una denuncia che trova conferma nei risultati emersi da una analisi elaborata dall’Ufficio studi della CGIA di Mestre: ogni paga annualmente 7.359 € di tasse. In pratica ogni italiano lavora solo per il fisco per 155 giorni all’anno e solo dopo inizia a lavorare solo per se. E anche dal fronte delle imprese le cose non vanno meglio, sono le attività italiane quelle che pagano una tassazione maggiore in Europa. Lo sottolinea l’indagine Confindustria-Deloitte sulla tassazione delle imprese nel Vecchio Continente, “Imposizione societaria, regimi fiscali a confronto“. Facendo un esempio pratico: una società italiana con 380 mila euro di utile netto ne avrebbe guadagnati ben di più, circa 600 mila, se avesse avuto sede a Madrid.
Unico 2011: informazioni di base per la dichiarazione
Per chi magari è al primo anno di presentazione del modello di dichiarazione Unico 2011, i dubbi possono essere tanti, anche quelli che per il contribuente più “smaliziato” possono essere ritenuti banali. Ed allora partiamo dalle versioni di Unico 2011 che si possono presentare al Fisco. Queste differiscono a seconda della tipologia di contribuente; se questo è una persona fisica, allora il modello da presentare è Unico PF 2011, disponibile anche nella versione semplificata, quella cosiddetta “Mini”, per le posizioni fiscali meno complesse. Ma dove si trova il modello? Semplice, basta collegarsi al sito Internet dell’Agenzia delle Entrate, www.agenziaentrate.gov.it, andare nella sezione “Modelli” e scaricare Unico 2011 unitamente alle relative istruzioni. Oltre a Unico PF 2011 ricordiamo che c’è anche Unico ENC 2011, quello per gli enti non commerciali, Unico SP 2011, per le società di persone, e Unico SC 2011 per le società di capitali.
Evasione fiscale: i controlli sulle imprese apri e chiudi
Uno dei “trucchetti” attraverso il quale le imprese tutt’altro che oneste evadono il Fisco è quello relativo alle cosiddette aziende “apri e chiudi”, ovverosia imprese che di norma cessano l’attività entro un anno magari dopo aver portato avanti un core business, se così possiamo dire, basato solo sull’emissione di fatture false. Queste imprese fittizie vengono comunemente definite come “cartiere”, proprio perché producono fatture legate a transazioni inesistenti su beni e servizi. Ebbene, grazie ad un apposito Decreto Legge, il numero 78 del 31 maggio del 2010, l’Amministrazione finanziaria dello Stato ha ora più margini di manovra per poter andare a scovare, controllare e sanzionare, spesso anche con rilevanze e risvolti di natura penale, queste imprese che a volte sono “apri e chiudi”, ed altre volte in perenne perdita agli occhi del Fisco.
Unico 2011 Persone Fisiche: c’è anche quello Mini
Chi deve presentare il modello Unico 2011 Persone Fisiche, e presenta a livello fiscale una situazione ed una posizione poco complessa, ha la possibilità in via opzionale di utilizzare un modello di dichiarazione più snello unitamente alle istruzioni per la compilazione che, allo stesso modo, sono più leggere. Stiamo parlando di “Unico Mini“, un modello di dichiarazione dei redditi utilizzabile anche per l’anno in corso, e che si presenta come un “740” in versione semplificata. Il modello Unico 2011 Persone Fisiche Mini è utilizzabile a patto di non essere titolari di partita IVA, ed a patto che il contribuente non abbia variato il proprio domicilio fiscale nel periodo dall’1 novembre 2009 e fino alla data di presentazione della dichiarazione. Inoltre, per poter presentare Unico Mini occorre che il contribuente sia chiamato a dichiarare almeno uno dei seguenti redditi: redditi da pensione, o redditi da lavoro dipendente o assimilati; ed ancora redditi di terreni e fabbricati, o redditi da lavoro autonomo o da attività commerciale non esercitata abitualmente.
730/2011: dichiarazione dei redditi, momento clou
Per i lavoratori dipendenti e per i pensionati, ma anche per coloro che percepiscono redditi da lavoro assimilato a quello dipendente, siamo arrivati al momento clou, quello con la dichiarazione dei redditi e, quindi, con la presentazione del modello 730/2011 al Caf oppure all’intermediario abilitato. In teoria i termini dovrebbero essere già scaduti visto che di norma la scadenza ultima di presentazione del modello è quella del 31 maggio di ogni anno. Invece, grazie ad una proroga, stabilita per Decreto, c’è ancora tempo fino e non oltre la data di lunedì 20 giugno del 2011. L’invito è chiaramente quello di non ridursi all’ultimo giorno altrimenti si rischiano lunghe ed estenuanti file presso i Caf ma anche presso gli studi professionali dei dottori commercialisti e dei consulenti del lavoro. Unitamente al modello 730 2011 il contribuente è chiamato anche a fare la scelta per devolvere il proprio cinque per mille ed otto per mille dell’Irpef, l’imposta sul reddito delle persone fisiche.
Fiscal drag: Federconsumatori, restituirlo alle famiglie
Restituire alle famiglie il cosiddetto fiscal drag, e detassare quelle a reddito fisso per almeno 1.200 euro all’anno. E’ questa la ricetta della Federconsumatori grazie alla quale il nostro Paese può tirarsi fuori dalla stagnazione dei consumi. Secondo l’Associazione dei Consumatori solo facendo recuperare potere d’acquisto alle famiglie i consumi interni potranno far registrare la tanto attesa e sospirata inversione di tendenza. Altrimenti il nostro Paese rischia per lunghi anni una crescita troppo bassa che non ci possiamo permettere in questa nuova era post-crisi caratterizzata da zero sconti, da parte dei mercati finanziari internazionali, sulla tenuta dei conti pubblici e sui debiti sovrani.
Regolarizzazione case fantasma: il consuntivo dell’Agenzia del Territorio
In data odierna, mercoledì 1 giugno del 2011, l’Agenzia del Territorio con un comunicato ha alzato il velo sul consuntivo, al 30 aprile scorso, in merito alla regolarizzazione delle cosiddette case fantasma, ovverosia immobili esistenti ma sconosciuti sinora al Catasto. E’ non a caso scaduta il 30 aprile 2011 la regolarizzazione spontanea dei fabbricati non dichiarati ed ex rurali. I proprietari di questi fabbricati, tra l’altro, hanno potuto beneficiare di ben 4 mesi di proroga rispetto alla scadenza originaria che era stata fissata per il 31 dicembre 2010. Nei mesi scorsi proprio l’Agenzia del Territorio aveva reso noto d’aver individuato complessivamente oltre 2,2 milioni di particelle all’interno delle quali, attraverso delle rilevazioni aeree, sono stati individuati fabbricati sconosciuti al Catasto. Su queste 2,2 milioni di particelle i tecnici dell’Agenzia del Territorio hanno completato l’accertamento su quasi il 50%, ovverosia su circa 1,06 milioni di particelle, da cui è emerso come di queste circa 572 mila, al cui interno sono presenti dei fabbricati, non posseggano i requisiti per essere accatastate.
Equitalia: assistenza potenziata in Basilicata
A Potenza, è aperta da ieri, lunedì 30 maggio 2011, la nuova sede di Potenza di Equitalia Basilicata che permette di fornire ai cittadini un’assistenza potenziata unitamente a degli spazi più confortevoli al pubblico. A darne notizia è stata proprio Equitalia nel precisare come la nuova sede si sia trasferita a Potenza al numero 120/A di viale del Basento; trattasi di una zona che, cosa che di certo non guasta, è ben coperta dai mezzi pubblici fermo restando che c’è anche un ampio parcheggio ad uso esclusivo dei cittadini che si recano presso la nuova sede per informazioni e per gli adempimenti. Gli orari di apertura al pubblico rimangono invariati e sono i seguenti: dal lunedì al venerdì la mattina, dalle ore 8,30 alle ore 13, ed il pomeriggio dalle ore 15 alle ore 16, mentre i recapiti telefonici sono cambiati.