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Studi di settore: Gerico 2011, nuovo software online

Tra le novità 2011 sugli studi di settore, a valere sull’anno di imposta 2010, e per i complessivi 206 studi di settore, è online la nuova versione del software Gerico 2011. A darne notizia venerdì scorso, 10 giugno 2011, è stata l’Agenzia delle Entrate nel ricordare come il software per gli studi permetta di andare ad effettuare il calcolo di congruità. Il nuovo software, Gerico 2011 appunto, si può come al solito andare ad utilizzare dal sito Internet dell’Agenzia delle Entrate, www.agenziaentrate.gov, accedendo all’apposita sezione “Studi di settore“. Anche per il 2011, così come avvenuto a valere sull’anno di imposta 2009, Gerico 2011, ai fini delle risultanze legate agli studi di settore, tiene conto dei cosiddetti correttivi anticrisi che, lo ricordiamo, sono stati introdotti negli anni scorsi dal Fisco proprio per tener conto di situazioni di calo di fatturato e di redditività strettamente correlati alla sfavorevole congiuntura economica.

E così Gerico 2011 potrà essere utilizzato dai lavoratori autonomi e dalle imprese soggette agli studi al fine di calcolare compensi e ricavi, e di presentare la dichiarazione dei redditi 2011 a valere sull’anno di imposta 2010. Contestualmente alla messa online del nuovo software Gerico 2011, l’Amministrazione finanziaria dello Stato ha altresì reso noto che è disponibile online anche il software per quei contribuenti che proprio sugli studi di settore hanno ricevuto dal Fisco la comunicazione di anomalie a valere sul triennio 2007-2009.

Questo particolare software potrà essere utilizzato dai contribuenti direttamente interessati a partire da mercoledì prossimo, 15 giugno del 2011. Nel dettaglio, in accordo con un comunicato emesso venerdì scorso dall’Agenzia delle Entrate, con l’applicativo il contribuente potrà segnalare eventuali errori o imprecisioni nella comunicazione di anomalia degli studi di settore, ma anche indicare le motivazioni che hanno portato all’emersione dell’anomalia stessa. Il tutto a fronte chiaramente dell’accesso ai servizi telematici dell’Agenzia delle Entrate previa autenticazione, ovverosia utilizzando il proprio codice PIN. Chi non avesse il codice può chiaramente richiederlo presso gli Uffici dell’Agenzia delle Entrate.