Dalla giornata di ieri, martedì 23 novembre 2009, è entrata in operatività nella Regione Veneto una nuova direzione provinciale dell’Agenzia delle Entrate, a Rovigo, al numero 19 di Via Cavour; trattasi, dopo quella di Belluno, della seconda direzione provinciale dell’Amministrazione Finanziaria con l’obiettivo da un lato di rafforzare in termini quantitativi e qualitativi i servizi offerti ai contribuenti, e dall’altro di rendere ancor più efficienti le misure e le azioni per il contrasto dell’evasione fiscale. Il nuovo “assetto” dell’Agenzia delle Entrate nella Regione Veneto è così costituito: la direzione provinciale è composta di quattro uffici: tre sono uffici territoriali, ed uno è l’ufficio controlli; quest’ultimo, a sua volta, è suddiviso in due aree: l’area legale, che si occupa di seguire tutte le fasi del contenzioso, e l’area accertamento che pianifica i controlli su tutto il territorio provinciale.
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Scudo fiscale: Circolare con risposte ai quesiti più frequenti
In Italia siamo nel clou riguardo alla presentazione delle domande per il rimpatrio e/o la regolarizzazione dei capitali illecitamente esportati e detenuti all’estero. Ebbene, al riguardo, l’Agenzia delle Entrate ha reso noto d’aver emesso una Circolare, la numero 49/E, che contiene le risposte ai quesiti più frequenti formulati sia dalla stampa, sia dalle Associazioni di categoria. Nella Circolare, prelevabile sul sito Internet dell’Amministrazione finanziaria, si forniscono le risposte a ben trenta quesiti sugli aspetti, anche procedurali, dello scudo fiscale. Tre le risposte c’è quella relativa alla modalità con cui l’intermediario deve restituire la dichiarazione riservata; ebbene, questo deve avvenire solamente quando è stata effettivamente saldata l’imposta straordinaria, e quando effettivamente, in caso di regolarizzazione e rimpatrio, le attività emerse siano state ricevute in deposito.
Evasione fiscale: uno “sport” praticato più del calcio
Quale soluzione adottare per combattere, contrastare e sradicare nel nostro Paese l’evasione fiscale? Ebbene, al riguardo Contribuenti.it, Associazione Contribuenti Italiani, ritiene che, al fine di evitare che fino a nove scontrini fiscali su dieci non vengano “battuti”, l’introduzione dello scontrino “gratta e vinci” potrebbe essere una buona idea. Anzi, Vittorio Carlomagno, Presidente dell’Associazione Contribuenti.it, ritiene che lo scontrino “antievasione” non dovrebbe essere solo “gratta e vinci”, ma “gratta, vinci e parcheggia“, in modo tale da includere, quindi, anche un’ora gratuita di parcheggio per fare gli acquisti. In questo modo, chiaramente, l’esercente sarebbe in sostanza quasi “obbligato” ad emettere lo scontrino, anche quando questo vorrebbe fare il furbo, visto che il consumatore perderebbe l’opportunità, doppia, di non pagare il parcheggio e di partecipare al gioco “gratta e vinci”.
Fisco e Comuni: collaborazione Udine-Entrate
Nei giorni scorsi in Friuli Venezia Giulia, il Comune di Udine, primo tra i capoluoghi di provincia, ha siglato con l’Agenzia delle Entrate un protocollo di intesa finalizzato ad una collaborazione congiunta nelle azioni di contrasto all’evasione fiscale; l’accordo, nello specifico, prevede la trasmissione di dati “sensibili” ai fini dell’accertamento fiscale in settori come quello del commercio, della proprietà edilizia, dell’urbanistica e delle residenze fittizie all’estero. Trattasi di un accordo molto importante che, tra l’altro, si sta estendendo a macchia d’olio su tutto il territorio nazionale, visto che grazie all’operato delle autonomie locali, come sottolineato dal Direttore delle Entrate Friuli, Giulia Paola Muratori, si può creare una vera e propria rete di informazioni qualificate ai fini dell’attività di accertamento dei tributi erariali demandata all’Amministrazione finanziaria.
Fisco: Emilia-Romagna, altri quattro comuni “caccia-evasori”
Sono altri quattro i Comuni che in Emilia-Romagna negli ultimi giorni si sono aggiunti a tutti gli altri nell’ambito dell’intesa antievasione tra l’Agenzia delle Entrate e le Amministrazioni cittadine dopo l’accordo siglato nei mesi scorsi non l’ANCI, l’Associazione Nazionale Comuni Italiani. Nello specifico, le quattro nuove adesioni sul territorio emiliano-romagnolo sono quelle del comune di Colorno, in provincia di Parma, Vernasca in provincia di Piacenza, Finale Emilia in provincia di Modena e Dovadola in provincia di Forlì-Cesena. A darne notizia è la Direzione regionale Entrate dell’Emilia-Romagna, sottolineando come anche questi altri quattro comuni della Regione abbiano deciso di scendere in campo a fianco dell’Amministrazione finanziaria nell’ambito dell’attività di contrasto all’evasione fiscale attraverso l’invio, proprio da parte dei comuni, di segnalazioni qualificate che risultano essere fondamentali per poter capire se il reddito dichiarato dal contribuente sia conforme e compatibile con lo stile di vita sostenuto.
Tasse: un euro su due va all’Erario
Sono proprio i Commercialisti a spiegare che per ogni euro guadagnato la metà se ne va in tasse, e la Banca mondiale conferma: i balzelli italiani per le imprese sono tra i più difficili e lunghi da pagare dell’intero pianeta. L’Italia, secondo quanto risulta dal rapporto Payng Taxes realizzato dalla PricewaterhouseCoopers in collaborazione con la World Bank, occupa il 136esimo posto su 183 Paesi (significa che per pagare tutte le tasse un’impresa di medie dimensioni impiega 334 ore, mentre la media della Ue è di 232). Tasse alte, lunghe e burocrazia troppo prolissa e complicata.
Sempre secondo il rapporto, l’Italia risulta al 166mo posto nella classifica del total tax rate, il peso complessivo degli oneri tributari e previdenziali sul conto economico di un’impresa. Il peso complessivo risulta in Italia del 68,4%, a fronte di una media mondiale del 48,3% ed europea del 44,5%.
Auto di lusso e imbarcazioni: scoperta evasione in Toscana
La storia è sempre la stessa: al Fisco vengono dichiarati pochi “spiccioli”, e poi nella vita di tutti i giorni si circola su auto di grossa cilindrata, rigorosamente di proprietà, o si naviga in mare a bordo di uno yacht. E visto che questi casi in Italia non sono per nulla circoscritti, oramai l’Amministrazione Finanziaria ha messo in atto una vera e propria “offensiva” ai danni di chi presenta una dichiarazione dei redditi come un contribuente “normale”, mentre poi lo stile di vita è a dir poco agiato e la capacità di spesa è molto elevata. Su tali basi, in Toscana, la Direzione Regionale delle Entrate ha reso noto d’aver scoperto un’evasione pari a ben 15 milioni di euro, a carico di quasi 1.300 contribuenti, nel corso di altrettanti accertamenti sintetici nei primi dieci mesi di quest’anno.
Usura: meno tasse e agevolazioni per chi denuncia
Chi per necessità, chi perchè non vuole rinunciare a nulla… sono tanti i motivi che spingono la gente a rivolgersi agli usurai…L’usura è un reato che commette chi concede prestiti ad un tasso d’interesse superiore al cosiddetto “tasso soglia“, che si calcola aumentando del 50% il tasso effettivo globale medio relativo rilevato ogni tre mesi dal Ministero del Tesoro e pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale.
Emerge che nell’ultimo anno sia aumentato notevolmente il numero delle famiglie vittime degli usurai. In Italia sono 600 mila le persone in mano agli usurai con tassi d’interesse tra il 120 e il 240 per cento e un giro d’affari di 30 miliardi di euro. A causa della crisi sono divenute vittime degli strozzini le piccole e medie imprese. Per porre un freno a questo fenomeno, dieci Comuni romani hanno deciso di concedere agevolazioni sui tributi fiscali locali a chi denuncerà i propri aguzzini.
Acconto Irpef 2009: sconto del 20%
Nei giorni scorsi l’attuale Governo in carica, al fine di permettere alle famiglie, e comunque a tutti i contribuenti assoggettati all’Irpef, di avere più soldi in tasca ed in cassa da qui a Natale, ha provveduto a tagliare in termini percentuali l’ammontare dell‘acconto sull’imposta sul reddito delle persone fisiche (Irpef) in pagamento per la fine di questo mese. Entro il prossimo 30 novembre 2009, infatti, grazie al Decreto Legge approvato dall’Esecutivo, l’acconto 2009 sull’Irpef sarà dovuto nella misura del 79% anziché del 99%; lo sconto, quindi, ammonta al 20%, ma chiaramente la quota non pagata a fine novembre dovrà poi essere versata, trattandosi solo di un differimento, nel mese di giugno del prossimo anno. Ma a chi spetta questo beneficio? Ebbene, al riguardo nella giornata di ieri l’Agenzia delle Entrate ha emesso una nota nella quale si spiega che lo sconto è fruibile da parte di tutti coloro che ai fini Irpef, e così come prevede la Legge, a fine mese devono versare l’acconto Irpef.
Svizzera: tassa sulla mobilità per l’ambiente
L’organizzazione svizzera Pusch propone una riforma che trasformerebbe la tassa sul CO2 in tassa sull’energia e introdurrebbe imposte sull’utilizzo del suolo e sulla mobilità. Si tratterebbe di trasformare la tassa sul CO2 in tassa sull’energia e di introdurre imposte sull’utilizzo del suolo e sulla mobilità. La proposta quindi c’è, ma occorrono le condizioni quadro giuridiche e finanziarie per attuarla, come confermano i responsabili di Pusch in una conferenza stampa.
Per risolvere a lungo termine i principali problemi ambientali della Svizzera, Pusch propone quindi una riforma fiscale ecologica basata su tasse sull’energia, sull’utilizzo del suolo e sulla mobilita’, in parole semplici: più si inquina più si dovrà pagare.
Evasione fiscale: accertamenti sintetici in Emilia-Romagna
In Italia ci sono, purtroppo, tantissimi contribuenti che, a fronte di dichiarazioni dei redditi che appaiono a prima vista regolari e tipiche di un “medio contribuente“, conducono una vita decisamente più agiata tra yacht, immobili di pregio ed utilizzo di auto di grossa cilindrata di proprietà. Ebbene, per quasi 1.500 contribuenti di questo tipo, in Emilia-Romagna, nei primi dieci mesi di quest’anno è scattato il redditometro e, a fronte di altrettanti accertamenti sintetici è stata scovata un’evasione pari a ben 22 milioni di euro. A darne notizia è la Direzione Regionale Emilia-Romagna dell’Agenzia delle Entrate, la quale ha messo in risalto come quest’anno i controlli legati agli accertamenti sintetici siano cresciuti del 191%, passando dai 512 dello scorso anno ai 1.490 di quest’anno.
Pressione fiscale e crisi: liberi professionisti in affanno
Quello che sta per chiudersi in Italia sarà un anno orribile per i liberi professionisti, i quali più di tutti, al pari delle piccole imprese e micro imprese, hanno risentito degli effetti nefasti della crisi finanziaria ed economica. Non a caso, Contribuenti.it – Associazione Contribuenti Italiani, in base a delle rilevazioni effettuate dallo Sportello del Contribuente, ha denunciato come con la pessima congiuntura abbiano chiuso il 14% degli studi professionali, ovverosia la bellezza di 300 mila attività gestite dai liberi professionisti: dai giornalisti ai veterinari e passando per i medici, i biologi, i dottori commercialisti, i sociologi e gli avvocati. D’altronde la crisi, oltre ad aver innescato una stretta creditizia come non si vedeva da decenni, ha causato, a scapito dei professionisti, il mancato incasso di parcelle da parte di soggetti, su tutti le imprese in crisi, che si sono trovati non solo a corto di liquidità, ma in molti casi hanno portato direttamente i libri in Tribunale.
Scudo fiscale: Ticino chiede contributo e San Marino fa i conti
Il segretario generale della Cgil, Guglielmo Epifani, non usa mezzi termini (come d’altronde ha fatto finora Antonio di Pietro) e dal palco della manifestazione nazionale del sindacato contro la crisi lamenta:
Lo scudo fiscale é una vergogna. Non si può ogni due o tre anni fare un condono e poi lottare contro l’evasione fiscale. Dove vanno quei soldi?
Torneranno in Italia, ma saranno reinvestiti? In cosa? Epifani ha sottolineato il meccanismo dello scudo fiscale: chi fa rientrare i capitali dall’estero è anonimo. Tuttavia alcune fonti, secondo il segretario, parlano di una gran parte di capitali appartenenti non a operai, tecnici, pensionati, ingegneri o infermieri, ma ad altre figure sociali. Il riferimento potrebbe essere a famosi imprenditori o alla classe politica?
Un nuovo “patto fiscale”: la proposta della Cisl
Venerdì 27 novembre 2009 la Cisl scende in piazza per una manifestazione a carattere nazionale che la confederazione ha indetto per dedicare una giornata al confronto pubblico nelle province del nostro Paese. Per la manifestazione è stato messo a punto lo slogan “Insieme per un fisco più giusto, per un’Italia migliore: la Cisl contratta, unisce, propone“, con l’obiettivo di chiedere alle forze politiche ed al Governo la promozione di un nuovo “patto fiscale” che garantisca aiuti alle famiglie e meno tasse sia a carico dei pensionati, sia dei lavoratori. Quella del 27 novembre deve e sarà una giornata di confronto tra le rappresentanze dei datori di lavoro, il mondo delle associazioni e le forze politiche al fine di far presente come oramai il prelievo fiscale a carico di quei soggetti che le tasse le pagano sino in fondo, ovverosia i pensionati ed i lavoratori dipendenti, sia diventato insostenibile.