Tasse aquilani: sindaco organizza mobilitazione

Il sindaco Cialente lancia l’appello alla mobilitazione, perché la decisione del governo di non prorogare la restituzione delle tasse pesa su tutti i cittadini colpiti dal terremoto e avrà un impatto negativo sulla città, sostiene il sindaco. L’Aquila é fuori dal maxi-emendamento alla legge di stabilità approvato dal governo: niente rinvio delle tasse e  abbattimento del 60% degli importi da restituire. Il che significa dover rendere in un’unica soluzione le rate relative al 2011 sena rinvii e sconti per i terremotati de L’Aquila. Il  commissario per la ricostruzione Gianni Chiodi, mercoledì sera a Roma ha tentato di ottenere almeno l’abbattimento degli importi da restituire, ma sembra che nulla sia stato concesso.

Aliquota ICI e calcolo dell’imposta

L’Imposta Comunale sugli Immobili (Ici) è una tassa che deve essere pagata da chi é proprietario di un immobile, nello specifico fabbricati, aree fabbricabili e terreni presenti nel territorio italiano, qualunque sia l’uso a cui sono destinati. Nata come Imposta straordinaria sugli immobili, ha preso la forma attuale con il dl del 30/12/1992, n. 504. Negli anni questa imposta ha rappresentato una delle più consistenti entrate per lo Stato. L’imposta era dovuta da tutti i proprietari, ma da alcuni anni è stata introdotta l’esenzione per coloro che utilizzano la proprietà quale abitazione principale.

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In aumento contribuenti che pagano tasse a rate

Pagare le tasse in tante comode rate? Il servizio delle Entrate piace ai contribuenti italiani che decidono di dilazionare il pagamento delle tasse. Complice la crisi, stando alle ultime rilevazioni sarebbe infatti in aumento il numero di coloro che decidono di rateizzare: la crisi economica costringe sempre più i contribuenti in debito con il fisco a chiedere di pagare a rate. È quanto emerge dall’audizione del direttore dell’Agenzia delle Entrate, Attilio Befera, in commissione Finanze della Camera, che sottolinea:

La possibilità – in caso di comprovata situazione di temporanea difficoltà economica, di ripartire il debito iscritto a ruolo a partire da 100 euro e fino a un massimo di 72 rate e senza l’obbligo di prestare alcuna garanzia, costituisce in questo momento di crisi economica, una fondamentale ancora di salvezza per centinaia di migliaia di debitori iscritti a ruolo.

Rateizzazione tasse arretrate: sentenza della Corte Suprema

Il contribuente che si trova in una temporanea condizione di obiettiva difficolta’ può richiedere all’agente della riscossione la rateizzazione del pagamento delle tasse dovute in più rate, così coloro che hanno problemi a pagare una o più cartelle di pagamento delle tasse arretrate, possono chiedere di pagare ratealmente i propri debiti. Lo ha affermato la Cassazione dando ragione a un contribuente moroso contro Equitalia, l’agenzia di riscossione (che sosteneva che la rateizzazione è solo una concessione da parte dell’esattore).

Equitalia si é dovuta ricredere, la sentenza 20778/10 della Suprema Corte ha sottolineato come

in base all’articolo 19 del dpr 602 del 1973 e successive modifiche, il contribuente che versi in temporanea condizione di obiettiva difficoltà, può richiedere (un tempo all’Amministrazione delle Entrate ed oggi all’agente della riscossione) la ripartizione del pagamento in più rate mensili. Questa disposizione viene incontro alle necessità del debitore per il quale rappresenta quindi una agevolazione, che anche nel significato comune ha, per l’appunto, il significato di aiuto, favore, facilitazione.

Equitalia: rateazione con simulatore di calcolo online

Per chi ha con Equitalia dei debiti tributari da saldare, può tornare utile far uso di un apposito simulatore di calcolo, presente sul sito Internet www.equitaliaonline.it, che permette di conoscere il numero massimo di rate, ed il loro importo, che l’Adr, l’Agente della Riscossione, può andare a concedere in funzione del debito residuo. E visto che proprio il numero delle rate dipende sia dall’importo del debito residuo, sia dalla natura del soggetto che richiede la rateazione, Equitalia ha predisposto online tre diversi simulatori di calcolo. Il primo riguarda le rateazioni di importi fino a 5 mila euro indipendentemente dalla natura del soggetto; il secondo riguarda le persone fisiche e le ditte individuali in regime semplificato per importi del debito residuo sopra i 5 mila euro; il terzo ed ultimo simulatore di calcolo online riguarda invece, sempre per importi del debito residuo sopra i 5 mila euro, le società e le ditte individuali in contabilità ordinaria. Di conseguenza, in base alla casistica in cui si rientra, il contribuente può andare a simulare il proprio piano di rateazione inserendo ed impostando tutti i dati che l’applicativo richiede.

Equitalia: le tasse si pagano a rate

Il cosiddetto decreto milleproroghe approvato dal Consiglio dei Ministri permette ai soggetti privati e alle imprese in serie difficoltà economiche (a causa soprattutto della crisi) di pagare le tasse e le imposte al Fisco mediante rateazione. Le tasse si pagano a rate per scelta ma soprattutto per necessità, visto che a tale formula accedono famiglie ed imprese in difficoltà economica che possono dilazionare i pagamenti anche fino a ben 72 rate mensili, ben sei anni. In molti casi, proprio grazie alla rateizzazione si salvano molte imprese dal fallimento. La facoltà di accesso alla rateizzazione è collegata ovviamente a uno stato di temporanea situazione di obiettiva difficoltà del destinatario della cartella di pagamento a causa di una carenza temporanea di liquidità finanziaria, crisi aziendale o altro motivo.

Equitalia: recupero entrate locali più rapido e meno costoso

Nella gestione dell’intero ciclo legato alla riscossione, Equitalia punta a rendere sempre più estesi i servizi Web, gratuiti, su tutto il territorio nazionale di competenza. Ad affermarlo nelle scorse settimane è stato Marco Cuccagna, direttore generale di Equitalia, sottolineando come questo garantisca più efficienza e più economicità non solo a favore dei cittadino, ma anche per gli Enti locali. Non a caso, con l’operazione “zero carta” nell’intero ciclo della riscossione, Equitalia ha provveduto a mettere in rete lo scorso anno ben 5.600 comuni, facendo così risparmiare sia tempo, sia denaro in merito alla gestione cartacea delle comunicazioni che di norma sussisteva nel rapporto tra l’agente della riscossione e l’ente creditore. Il cosiddetto progetto “Informatizzazione enti”, infatti, ha permesso a livello locale una sensibile razionalizzazione della riscossione nel processo di recupero delle entrate da parte dei Comuni. Rispetto ai 1.000 Comuni del 2008, nel 2009 i Comuni italiani che hanno abbandonato la carta sono diventati, come accennato, ben 5.600.

Equitalia: nel 2009 boom per le dilazioni di pagamento

Nell’anno che ci siamo lasciati alle spalle il gruppo Equitalia ha autorizzato, in materia di saldo di debiti fiscali, la bellezza di 445 mila rateazioni con un rialzo del 155% rispetto al 2008; a fornire questo dato è la stessa Equitalia nel sottolineare come siano state concesse dilazioni per un controvalore pari ad oltre dieci miliardi di euro. Il forte incremento del saldo a rate del debito fiscale è chiaramente frutto anche del difficile quadro congiunturale, ma ciò nonostante Equitalia ha raggiunto ottimi risultati dalla lotta all’evasione, visto che, in base agli ultimi dati disponibili, proiettati sull’intero 2009, c’è stata una crescita delle somme recuperate dalle riscossioni da ruolo del 7% a 7,5 miliardi di euro rispetto al 2008, mentre la crescita è del 12% se confrontata con l’anno 2007.

Debiti fiscali? Pagare le tasse a rate é possibile

Chi non ha mai acquistato qualcosa a rate alzi la mano! Ormai si acquista di tutto tramite pagamento dilazionato, non solo il mutuo per la casa, ma anche auto, telefonini di ultima generazione, vacanze, visite mediche.. di tutto di più, quindi perchè non pagare anche le tasse a rate? La possibilità di dilazionare il pagamento fu sancita già nella finanziaria 2008 (articolo 1, commi da 144 e 147) e il successo del servizio reso da Equitalia per la rateazione delle tasse non si é fatto attendere.

Sono quasi 500mila – su 670mila che l’hanno richiesta – i contribuenti che hanno ottenuto dall’Ente di riscossione la possibilità di dilazionare i pagamenti del debito. Sono quindi circa 5,2 miliardi da gennaio 2009, rispetto all’anno scorso, si tratta di un aumento del 75,3 per cento. Grazie alel rateizzazioni le riscossioni dai soggetti con debiti superiori a 500mila euro sono aumentate del 14,4%.