Evasione fiscale: Lodi, Entrate scopre giro false fatture

A Lodi la Direzione Provinciale dell’Agenzia delle Entrate ha scoperto un giro di false fatturazioni che, a fronte di un imponibile sull’imposta sul valore aggiunto (Iva) contestato per ben 5,2 milioni di euro, ha portato al recupero di ben un milione di euro di imposta. A darne notizia è la Direzione regionale Lombardia dell’Agenzia delle Entrate, svelando che in questo giro erano coinvolte tre imprese lodigiane del comparto del trasporto che effettuavano la registrazione di fatture inesistenti, applicavano la detrazione fittizia ed indebita dell’imposta sul valore aggiunto, e provvedevano a distribuire il conseguente ed altrettanto indebito guadagno ai rispettivi soci attraverso degli accrediti bancari. Al fine di scoprire questo giro di false fatture gli “007” del Fisco hanno avviato un’indagine molto impegnativa in quanto da un lato i bilanci delle società coinvolte sembravano a livello formale ineccepibili, ma dall’altro poi a seguito di uno studio minuzioso è stato scoperto il giro delle false fatturazioni.

Emilia-Romagna: Comuni Brescello e Castenaso diventano caccia-evasori

Sono quelli di Brescello e Castenaso, in ordine di tempo, gli ultimi due Comuni della Regione Emilia-Romagna che sono diventati “caccia-evasori“. A darne notizia è la Direzione Regionale dell’Agenzia delle Entrate dopo che i due Comuni citati hanno siglato il protocollo d’intesa che nei mesi scorsi, al fine di combattere l’evazione fiscale, hanno sottoscritto da un lato l’Amministrazione finanziaria, e dall’altro l’ANCI, Associazione Nazionale Comuni Italiani. E così, alla data di ieri, martedì 13 aprile 2010, i Comuni caccia-evasori nella Regione Emilia-Romagna sono aumentati di due unità salendo a quota 185: di questi, 31 si trovano in Provincia di Modena, 25 in Provincia di Piacenza, 24 in Provincia di Reggio Emilia, 22 in Provincia di Forlì-Cesena, sempre 22 in Provincia di Bologna. Agli ultimi posti della classifica dei Comuni caccia-evasori, in accordo con quanto ha reso noto la Direzione regionale dell’Agenzia delle Entrate Emilia-Romagna ci sono per il momento la Provincia di Ferrara con 18 Comuni, Ravenna e Parma 17 e la Provincia di Rimini, fanalino di coda, con soli 9 Comuni.

Evasione fiscale: settore edile, 560 mila euro recuperati a Brescia

L’Agenzia delle Entrate di Brescia, attraverso l’accertamento con adesione da parte di un contribuente, ha recuperato oltre 560 mila euro di imposte tra Iva, Irap ed Irpef nell’ambito di accertamenti scattati a carico di una società del comparto edile ed a valere sugli anni di imposta relativi al biennio 2004-2005. A darne notizia è la Direzione Regionale dell’Agenzia delle Entrate della Lombardia, precisando che l’Agenzia delle Entrate di Brescia 2, al fine di risalire alle imposte che sono state evase, ha dovuto incrociare una rilevante mole di dati e di informazioni. E proprio grazie a tale attività che gli “007” bresciani del Fisco hanno potuto risalire alla determinazione di maggiori imponibili non dichiarati per un importo superiore ad oltre 970 mila euro ed a fronte di un volume di ricavi superiore a ben quattro milioni di euro.

Evasione fiscale: intesa Agenzia Entrate e Anci Basilicata

Tra le Regioni italiane, c’è anche la Basilicata nella lista di quelle che, grazie all’adesione nei prossimi mesi da parte dei Comuni “caccia-evasori”, permetteranno di portare avanti il Patto anti-evasione con l’Agenzia delle Entrate. Il 22 marzo scorso, infatti, la Direzione regionale dell’Agenzia delle Entrate della Basilicata ha reso noto che è stato siglato con l’Associazione Nazionale Comuni Italiani (Anci) Basilicata il relativo Protocollo di intesa per combattere e contrastare insieme l’evasione fiscale. Ad apporre la firma da un lato è stato Hildegard Olga Ungerer, direttore regionale dell’Agenzia delle Entrate della Basilicata, e dall’altro Vito Santarsiero, presidente regionale dell’Associazione Nazionale Comuni Italiani. In linea con quanto sta già avvenendo in molte altre Regioni italiane, anche nella Basilicata il Protocollo d’intesa biennale permetterà di mettere a punto a livello locale, con l’adesione e la partecipazione diretta da parte dei Comuni del territorio, dei programmi di recupero di imposta da evasione fiscale grazie alla “presenza” degli Enti locali.

Evasione fiscale: il punto nella Regione Marche

Lo scorso anno le somme recuperate nella Regione Marche dalle azioni di lotta e di contrasto all’elusione ed all’evasione fiscale si sono attestate in rialzo ad oltre 194 milioni di euro rispetto ai 177 milioni di euro del 2008. A darne notizia il mese scorso è stata la Direzione Entrate della Regione Marche, sottolineando come il bilancio sia stato non solo significativo, ma anche in linea con gli obiettivi programmati. In particolare, il rialzo del 10% delle somme incassate da evasione è frutto sia dell’impegno e delle capacità professionali, sia dell’utilizzo di strategie e strumenti di analisi del rischio attraverso nuove soluzioni tecnologiche. Dai dati di consuntivo resi noti dalle Entrate Marche emergono quasi 20 mila accertamenti nel 2009 ai fini dell’Iva, Irap ed imposte dirette che hanno portato al recupero di maggiore imposta per oltre 456 milioni di euro.

Evasione fiscale internazionale: blitz Entrate su case oltreconfine

Nell’ambito delle azioni programmate di lotta e di contrasto all’evasione fiscale internazionale, l’Agenzia delle Entrate ha reso noto in data odierna, mercoledì 24 marzo 2010, d’aver ora spostato la propria attenzione su quei contribuenti italiani che possiedono case oltreconfine. In particolare, stavolta il Fisco ha fatto tappa in Gran Bretagna ed in Costa Azzurra, tra loft e ville, bussando alla porta dei proprietari attraverso il recapito nelle rispettive cassette dela posta di ben seimila lettere ad altrettanti contribuenti che sono stati scovati dagli 007 dell’Agenzia delle Entrate in quanto possessori di immobili che non sono stati dichiarati. I controlli al riguardo non solo sono diventati più fitti e stringenti, ma a valere sull’anno 2009, e quindi in Unico 2010 c’è ora l’obbligo, nell’ambito delle nuove regole relative al monitoraggio fiscale, di dichiarazione degli immobili detenuti all’estero nell’apposito modulo RW del modello anche se questi non producono reddito in quanto non sono stati oggetto di vendita o di locazione.

Fisco Emilia-Romagna: 183 Comuni caccia-evasori

Nella Regione Emilia-Romagna aumentano in progressione i Comuni che stanno aderendo, ai fini delle azioni di lotta e di contrasto all’evasione fiscale, al Protocollo di intesa che nei mesi scorsi l’ANCI, Associazione Italiana Comuni Italiani, ha siglato con l’Agenzia delle Entrate. La discesa in campo degli Enti locali è tra l’altro particolarmente vantaggiosa visto che i Comuni del territorio regionale, inviando segnalazioni qualificate in merito a potenziali situazioni di evasione fiscale, possono incassare una quota del 30% delle maggiori imposte accertate e poi effettivamente riscosse dall’Amministrazione finanziaria. A tal fine, i dipendenti che si occupano di tale attività vengono formati direttamente con il supporto dell’Agenzia delle Entrate al fine di inviare le segnalazioni qualificate su situazioni potenzialmente elusive ed evasive che possono riguardare, tra l’altro, il settore edilizio e quello immobiliare, le residenze fittizie all’estero, le libere professioni ed il possesso di beni di lusso a fronte, invece, di una dichiarazione dei redditi tipica di un “italiano medio” o addirittura neanche presentata.

Evasione: Agenzia Entrate incassa 230 mila euro con un unico accertamento

In Provincia di Modena un comune “caccia-evasori”, ovverosia che ha stipulato con il Fisco l’accordo finalizzato all’invio di segnalazioni qualificate, con la possibilità di incassare il 30% delle maggiori somme accertate e poi effettivamente riscosse, ha permesso al Fisco con un unico accertamento di incassare ben 230 mila euro. A darne notizia la direzione regionale delle Entrate Emilia-Romagna, spiegando che grazie alla segnalazione inviata dal Comune emiliano, il Fisco è riuscito ad accertare un imponibile non dichiarato pari a ben 800 mila euro. Nel dettaglio, il Comune ha inoltrato all’Agenzia delle Entrate la segnalazione qualificata di un tentativo di frode fiscale da parte di un cittadino che, una volta smascherato, ha versato il dovuto nel momento in cui si è visto recapitato l’avviso di accertamento.

Fisco Emilia-Romagna: new entry Comuni caccia-evasori

Nella Regione Emilia-Romagna, alla data dello scorso 4 marzo, sono saliti a 180 i Comuni che hanno aderito al protocollo d’intesa siglato tra l’ANCI, Associazione Nazionale Comuni Italiani Emilia-Romagna, e l’Agenzia delle Entrate. A darne notizia è la Direzione Regionale delle Entrate dopo l’arrivo tre new entry; i nuovi Comuni caccia-evasori nella Regione Emilia-Romagna sono quelli di Noceto (PR), di Castelvetro (MO), e di Morciano di Romagna (RN) che portano a 31, su un totale di 47, i Comuni aderenti all’alleanza anti-evasione in Provincia di Modena; 9 su 27 sono quelli in Provincia di Rimini, e 17 su un totale di 47 in Provincia di Parma. Anche gli ultimi tre Comuni aderenti al protocollo d’intesa invieranno segnalazioni qualificate finalizzate a fornire al Fisco informazioni utili per i controlli sul territorio in base a situazioni potenzialmente evasive nel campo dell’edilizia, delle libere professioni, del commercio e delle residenze fittizie all’estero.

Controlli fiscali: arriva il cruscotto antievasione

In materia di attività finalizzata ai controlli fiscali, con la nuova organizzazione dell’Agenzia delle Entrate, e la contestuale nascita delle nuove Direzioni Provinciali, arriva il C.I.P., il Cruscotto Informativo Provinciale, grazie al quale ogni Direzione Provinciale potrà far leva su una vera e propria mappatura fiscale del territorio di competenza. A darne notizia è l’Agenzia delle Entrate nel sottolineare come il Cruscotto Informativo Provinciale non è altro che una base di dati territoriale relativa a tutti quei soggetti, persone fisiche e non, che hanno la maggiore età e che sono attive sul territorio di competenza della Direzione Provinciale. Il C.I.P. rappresenta in tutto e per tutto l’ultimissima novità in materia di Intelligence fiscale il cui accesso è riservato solo alle Direzioni Provinciali, e che permette di poter analizzare e selezionare quel sottoinsieme della platea di contribuenti da sottoporre a controllo, ma anche quelle aree ed attività economiche che si possono individuare e definire come a rischio.

Calcio e Fisco: Entrate e Figc sempre insieme per controlli finanziari

Giancarlo Abete, presidente della Figc, la Federazione italiana gioco calcio, e Attilio Befera, direttore dell’Agenzia delle Entrate, hanno rinnovato anche per quest’anno l’accordo per i controlli finanziari che riguardano le società di calcio sportive professionistiche. A darne notizia in data odierna è stata l’Amministrazione finanziaria nel far così presente come per il binomio Calcio-Fisco si rinnovi la partita con i controlli finalizzati, tra l’altro, a verificare l’equilibrio finanziario delle “aziende Calcio“, ma anche per acquisire dalla Federazione italiana gioco calcio informazioni che potranno tornare utili per eventuali attività di controllo. Riguardo alla trasmissione dei dati, l’Agenzia delle Entrate ha posto l’accento sul fatto che questi “viaggiano” attraverso l’utilizzo di supporti cd che sono sia crittografati, sia protetti da password, ragion per cui il tutto avviene nella massima riservatezza. Il protocollo d’intesa Entrate-Figc, prolungato di un anno, avrà così validità fino al 28 febbraio del 2011; dopodiché, in concomitanza con la scadenza, le parti torneranno a riunirsi per decidere su un eventuale rinnovo per le successive stagioni calcistiche.

Alleanza anti-evasione: Emilia-Romagna, nuovi Comuni siglano l’intesa

Aumentano nella Regione Emilia-Romagna i Comuni “caccia-evasori“. In accordo con quanto reso noto nella giornata di ieri dalla Direzione regionale delle Entrate, infatti, nell’ambito dell’alleanza anti-evasione hanno siglato l’intesa nuovi Enti locali. Trattasi, nello specifico, del Comune di Sant’Ilario d’Enza, quello di Gatteo e quello di Vignola che, quindi, scendono in campo fianco dell’Agenzia delle Entrate nel contrasto all’evasione fiscale nell’ambito di un protocollo d’intesa siglato nei mesi scorsi dal Fisco con l’ANCI, l’Associazione Nazionale Comuni Italiani. Con questi ultimi tre Comuni sul territorio emiliano romagnolo, quelli cosiddetti “cacciaevasori” nella Regione salgono a quota 174, di cui 21, su un totale di 30, nella Provincia di Forlì-Cesena; 29, su un totale di 47, in Provincia di Modena; 22 su 45 in Provincia di Reggio Emilia.

Fisco e Comuni: la lotta all’evasione si rafforza

Sette segnalazioni su dieci dei Comuni italiani “caccia-evasori” riguardano fenomeni potenzialmente evasivi legati al territorio e all’urbanistica. A farlo presente è stato Attilio Befera, direttore dell’Agenzia delle Entrate, sottolineando altresì come, dopo una prima fase di rodaggio, siano arrivate ad oltre quota tremila le segnalazioni degli Enti locali nell’ambito dell’alleanza antievasione che “apre” al federalismo fiscale. Il Protocollo d’intesa antievasione, siglato nei mesi scorsi dall’Ifel, dall’Agenzia delle Entrate e dall’ANCI, Associazione Nazionale Comuni Italiani, prevede che i Comuni inviino al Fisco delle segnalazioni di sospetta evasione; il personale degli Enti locali, inoltre, può far leva sulla formazione a cura degli “007” delle Entrate. Attualmente, in accordo con quanto reso noto dal Direttore Befera nel corso di una conferenza stampa, le segnalazioni ricevute dai Comuni ammontano a 3.216.

Fisco Emilia-Romagna: aggiornamento risultati Patto anti-evasione

In Emilia-Romagna il Patto anti-evasione funziona. La Direzione regionale dell’Agenzia delle Entrate, infatti, ha reso noto che grazie all’alleanza tra i Comuni della Regione e l’Amministrazione finanziaria sono stati recuperati nell’arco di sei mesi somme pari a ben 10 milioni di euro, corrispondenti ad imponibile recuperato a tassazione dagli “007” del Fisco. Per conseguire questo risultato, in linea con quanto sta avvenendo anche nelle altre Regioni d’Italia, è stata messa in campo sia una task force, sia una guida operativa finalizzata a identificare elementi “sensibili” di evasione.. Nei sei mesi di avvio del Patto, in particolare, le Amministrazioni locali hanno complessivamente segnalato ben 1.866 casi di sospetta evasione, con in testa Bologna come Comune capofila (435 segnalazioni), ed a seguire Mirandola e Carpi.