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Evasione: Agenzia Entrate incassa 230 mila euro con un unico accertamento

In Provincia di Modena un comune “caccia-evasori”, ovverosia che ha stipulato con il Fisco l’accordo finalizzato all’invio di segnalazioni qualificate, con la possibilità di incassare il 30% delle maggiori somme accertate e poi effettivamente riscosse, ha permesso al Fisco con un unico accertamento di incassare ben 230 mila euro. A darne notizia la direzione regionale delle Entrate Emilia-Romagna, spiegando che grazie alla segnalazione inviata dal Comune emiliano, il Fisco è riuscito ad accertare un imponibile non dichiarato pari a ben 800 mila euro. Nel dettaglio, il Comune ha inoltrato all’Agenzia delle Entrate la segnalazione qualificata di un tentativo di frode fiscale da parte di un cittadino che, una volta smascherato, ha versato il dovuto nel momento in cui si è visto recapitato l’avviso di accertamento.

Il contribuente evasore, inoltre, ha approfittato dell’accertamento con adesione, evitando inasprimenti delle sanzioni pecuniarie, per pagare sanzioni ridotte ad un ottavo rispetto a quelle previste. Il Comune emiliano, che ha aderito al patto anti-evasione siglato nei mesi scorsi tra l’Agenzia delle Entrate dell’Emilia-Romagna, e l’ANCI, Associazione Nazionale Comuni Italiani, ha contribuito a far emergere un imponibile rilevante non dichiarato con il minimo sforzo, ovverosia con un’unica segnalazione qualificata.

Ma come ha fatto il Comune a smascherare il contribuente evasore? Ebbene, al riguardo l’Agenzia delle Entrate dell’Emilia-Romagna fa presente che il contribuente ha cercato di far passare per cessione di fabbricati quella che invece era la cessione di un’area edificabile al fine di evitare di pagare le imposte sfruttando una norma di Legge legata al possesso di fabbricati da oltre cinque anni. Ma il Comune, nell’analizzare gli atti relativi alla vendita, è riuscito a smascherare il tentativo di frode fiscale. Alla data dello scorso 4 marzo 2010, sono complessivamente 180 i Comuni “caccia-evasori” nella Regione Emilia-Romagna dopo l’adesione, ultimi in ordine di tempo, dei Comuni di Noceto (PR), Castelvetro (MO) e Morciano di Romagna (RN).

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