La maxi-frode fiscale del Gruppo Pam

Il Gruppo Pam, celebre azienda della grande distribuzione, si è resa protagonista di una evasione fiscale dalle dimensioni ragguardevoli. La spa di Spinea (provincia di Venezia) deve rendere conto infatti sul mancato pagamento dell’Iva e dell’Irpef, come accertato dalle indagini. Ecco perché è stato richiesto il rinvio a giudizio per associazione a delinquere finalizzata alla frode fiscale, un capo di accusa che incombe sui vertici del gruppo veneto, al quale è affidata la gestione degli ipermercati Panorama e della catena di ristorazione Brek.

Evasione: Agenzia Entrate incassa 230 mila euro con un unico accertamento

In Provincia di Modena un comune “caccia-evasori”, ovverosia che ha stipulato con il Fisco l’accordo finalizzato all’invio di segnalazioni qualificate, con la possibilità di incassare il 30% delle maggiori somme accertate e poi effettivamente riscosse, ha permesso al Fisco con un unico accertamento di incassare ben 230 mila euro. A darne notizia la direzione regionale delle Entrate Emilia-Romagna, spiegando che grazie alla segnalazione inviata dal Comune emiliano, il Fisco è riuscito ad accertare un imponibile non dichiarato pari a ben 800 mila euro. Nel dettaglio, il Comune ha inoltrato all’Agenzia delle Entrate la segnalazione qualificata di un tentativo di frode fiscale da parte di un cittadino che, una volta smascherato, ha versato il dovuto nel momento in cui si è visto recapitato l’avviso di accertamento.

Segreto bancario e paradisi fiscali: il caso svizzero

Il segreto bancario è un segreto professionale che vieta a chi lavora o ha lavorato in una banca di fornire informazioni a terzi. Alcuni pensano che le nazioni che adottano il segreto siano “paradisi fiscali“, ma questo non è necessariamente vero. Tale affermazione potrebbe trovare fondamento quando al segreto bancario si accompagnano normative fiscali volte ad attrarre investimenti stranieri. Ma queste ultime possono esserci senza che vi sia il segreto bancartio. Oggi, infatti, è assai diffuso il ricorso a tutti quei Paesi a regime tributario che hanno all’interno della propria legislazione, regimi fiscali speciali atti ad attrarre nuovi investitori stranieri.

In realtà quindi, il segreto bancario, se non accompagnato da adeguate misure di controllo interne e dalla volontà del sistema bancario di agire nella legalità, può favorire riciclaggio, associazione a delinquere, furto, frode fiscale, estorsione.