Svolta in Lituania: abolita la ritenuta sugli interessi

 Il Parlamento lituano ha approvato alcuni emendamenti relativi a leggi sulla tassazione delle persone fisiche e delle società: in particolare, molto importante in questo senso è risultata l’abolizione alla fonte sugli interessi da corrispondere alle società non residenti, una svolta fiscale davvero interessante. Tale operazione dovrebbe consentire di agevolare l’erogazione di finanziamenti alle società dell’ex repubblica sovietica, visto che si va sostanzialmente a rinunciare al 10% che è previsto di solito, mentre il paese del finanziatore vede inalterata l’imposizione su questo reddito. Ma bisogna anche precisare che l’agevolazione tributaria in questione ha valore solamente nel caso in cui la società che finanzia si trova in un paese dell’Europa o nello Spazio Economico Europeo. Tra l’altro, le società potranno anche dedurre i contributi previdenziali erogati in favore dei soci. Detto delle novità relative alle società, passiamo ora ad esaminare il caso delle persone fisiche; in particolare, verrà aperto in via temporanea il regime di tassazione dei cosiddetti fringe benefit.

 

Da tassa di circolazione a tassa di possesso

 Tassa di circolazione o bollo? Dovremmo dire la “vecchia tassa di circolazione”, perchè oggi si chiama tassa di possesso. E la differenza non é poca, significa quindi che se abbiamo l’auto in garage dobbiamo pagare la tassa anche se non la usiamo? Evidentemente sì, almeno così si deduce dal cambiamento della nomenclatura. Quindi bollo di circolazione (da pagare solo se si “circolava”) divenuto ora tassa di possesso (da pagare per il solo possesso dell’auto).

La tassa regionale automobilistica é un tributo regionale, a carico sia dei veicoli iscritti al PRA (in questo caso si chiama tassa regionale di proprietà, meglio conosciuta come “bollo auto” ) sia dei veicoli non iscritti al PRA, es. ciclomotori, nel qual caso essa viene chiamata tassa regionale di circolazione. Dal 1° gennaio 1999 la competenza in materia di tasse automobilistiche è stata trasferita dal ministero delle Finanze alle Regioni a statuto ordinario e alle Province autonome di Bolzano e Trento.

Modello F23: adesso si può compilare con pochi click

 Nell’ambito delle iniziative finalizzate a migliorare e rendere più rapidi ed efficienti gli adempimenti fiscali, l’Agenzia delle Entrate ha reso noto che la compilazione del modello F23 sbarca ufficialmente on line; questo grazie ad un nuovo software che, con pochi click, permette di compilare rapidamente il modello di pagamento dal proprio personal computer. L’F23 compilabile on line si va così ad affiancare al “classico” modello F24, ed una volta pronto il modello potrà essere stampato e ci si potrà recare come al solito presso gli agenti per la riscossione, gli sportelli degli istituti di credito o gli uffici di Poste Italiane per versare quanto dovuto. Con il modello F23, lo ricordiamo, si effettuano i versamenti finalizzati al saldo di alcune imposte indirette come per esempio quelle catastali, di registro o ipotecarie.

Imposta di bollo per il soggiorno dei familiari extra Ue

 La carta di soggiorno viene a scontare l’imposta di bollo nel caso in cui il rilascio deve essere effettuato a familiari di un cittadino dell’Unione Europea, che però che non hanno la cittadinanza di uno stato membro: in sintesi, è questo il contenuto della risoluzione 250/E, documento pubblicato nella giornata di ieri dall’Agenzia delle Entrate. La risoluzione, per l’appunto, si apre con una precisa introduzione, la quale ricorda che è imprescindibile il diritto dei cittadini dell’Ue e dei loro familiari di mantenere la libertà di circolazione e soggiorno nel territorio degli stati membri; tra l’altro, ulteriori precisazioni in questo senso arrivano dal Decreto legislativo 30 del 2007 (“Attuazione della direttiva 2004/38/CE relativa al diritto dei cittadini dell’Unione e dei loro familiari di circolare e di soggiornare liberamente nel territorio degli Stati membri”).

 

Tasse imprese funebri: due morti su tre si seppelliscono “da soli”

C’e una norma di diritto naturale che dice che se c’è uno Stato che chiede un terzo di quanto guadagni allora la tassazione ti appare una cosa giusta. Ma se ti chiede il 50-60% di ciò che guadagni, come accade per le imprese, ti sembra una cosa indebita e ti senti anche un pò giustificato a mettere in atto procedure di elusione e a volte anche di evasione.

La frase famosa di Berlusconi che ha fatto il giro del web e che in effetti non fa una grinza. E infatti l’Italia è il Paese europeo con la più alta evasione fiscale, con il 48,5% del reddito imponibile che non viene dichiarato.

Ma non solo i viventi preferiscono non pagare le tasse, a quanto pare il fisco non lascia in pace neanche chi ha deciso di passare a miglior vita.

Fisco itinerante: il camper delle Entrate diretto in Lombardia

 Il camper dell’Agenzia delle Entrate, nell’ambito dell’iniziativa di assistenza fiscale itinerante “Il Fisco mette le ruote“, dopo aver fatto tappa in Emilia Romagna, dal 22 al 25 settembre prossimo sarà in Lombardia, ed in particolare Dalmine. I responsabili dell’Agenzia, anche al fine di agevolare i cittadini, e mostrare vicinanza, con iniziative sul territorio, ai contribuenti riguardo agli adempimenti fiscali e tributari, forniranno presso il camper tutti i servizi che di solito vengono forniti ed erogati con il “classico” Ufficio dell’Amministrazione finanziaria presente nei comuni italiani. L’appuntamento è fissato, con orario di ricevimento dalle 9 alle 17, a Dalmine, presso la sede del Comune di Piazza Libertà, il giorno 22, 23 e 25 settembre, mentre giorno 24 l’ufficio mobile delle Entrate sarà presente nella città in Via Fratelli Kennedy con orario dalle ore 8,30 e fino alle 13,30.

L’accertamento viziato viene sanato dalla collaborazione del contribuente

 Per accertamento viziato si intende quell’accertamento fiscale in cui si riscontrano irregolarità di procedura: un’importante sentenza della sezione tributaria della Corte di Cassazione dello scorso mese di luglio (per la precisione si tratta della sentenza 17210) ha chiarito che una situazione di questo tipo può essere sanata nel caso in cui il soggetto controllato dimostri, anche implicitamente, di voler collaborare con l’ufficio per mettere in chiaro la propria posizione tributaria. La precisazione da parte della sentenza è giunta a seguito di una specifica vicenda: in effetti, un contribuente aveva impugnato di fronte alla Commissione tributaria provinciale due avvisi di accertamento con cui si effettuava la richiesta di maggiori importi a titolo di Iciap (l’Imposta Comunale per l’esercizio di Imprese, Arti o Professioni) per specifiche annualità, in quanto non si era ottemperato alle prescrizioni procedurali imposte dalla legge. La Commissione e i giudici tributari di primo grado avevano accolto il ricorso di questo soggetto, rendendo nulli, pertanto, gli avvisi contestati.

 

Separazioni simulate per pagare meno tasse

 Tra moglie e marito non mettere i dito. Così recita un vecchio detto popolare e i detti degli antichi, se sono arrivati sino ai nostri giorni, una qualche buona ragione ci sarà. E forse se ci si intromette troppo nei matrimoni, quelli meno stabili finiscono per vacillare e per divorziare. Oltre allo stress psicologico, il divorzio incide pesantemente sull’aspetto economico di chi ritorna single. In media 400 euro mensili da versare per il mantenimento dei figli non sono certo pochi.

Spese legali, mantenimento, figli, il divorzio costa veramente tanto. Eppure c’è chi divorzia per convenienza. Sembra che sempre più coppie simulino la separazione per risparmiare sulle tasse. Soprattutto al Centro Nord, tra le coppie di mezza età e di ceto medio si diffonde questo fenomeno: si risparmia riguardo a Ici, bollette, tasse universitarie, medicine, assegni familiari.

Incassi da evasione fiscale: +47% nei primi otto mesi del 2009

 In materia di incassi da evasione fiscale, il 2009 si candida per essere un anno record con ricadute positive per le casse dell’Erario. Nei primi otto mesi di quest’anno, infatti, le azioni mirate del Fisco in materia di evasione fiscale hanno portato finora al recupero di ben 2,8 miliardi di euro, con un incremento del 47% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Nelle ultime settimane, lo ricordiamo, l’Agenzia delle Entrate ha avviato prima una vera e propria campagna anti-evasione “estiva” effettuando controlli presso gli stabilimenti balneari, strutture ricettive, porti turistici, ed in generale sulle coste, ma anche nel Lazio sul settore del noleggio con conducente, e poi ha avviato, grazie anche al supporto sia dei comuni, sia delle Direzioni Regionali dell’Amministrazione finanziaria, un vero e proprio giro di vite sui “paradisi fiscali”, ed in particolar modo sui quei cittadini italiani per i quali si potrebbe prefigurare un espatrio fittizio al fine di “scavalcare” la nostra tassazione avvalendosi di quella privilegiata in alcuni Paesi esteri.

Un codice tributo anche per le imprese che acquistano mezzi pesanti

 La novità dei codici tributo relativi alla dichiarazione dei redditi non si riferisce solamente alle persone fisiche: la risoluzione 247/E che l’Agenzia delle Entrate ha provveduto a pubblicare nella giornata di ieri ha infatti istituito il codice 6882, il quale offrirà alle imprese di autotrasporto la possibilità di usufruire del credito d’imposta sempre in riferimento alla compensazione con il modello F24, al fine di acquistare mezzi pesanti di ultima generazione. In sostanza, dunque, si tratta di mezzi che presentano una massa complessiva pari o superiore alle 11,5 tonnellate, considerati “ecologici” in quanto facenti parte di una delle categorie superiori all’Euro 5. Tra l’altro, bisogna ricordare che tale tipo di agevolazione mediante compensazione è stata fissata dal decreto legge 78 del 2009 (recante “provvedimenti anticrisi, nonché proroga di termini e della partecipazione italiana a missioni internazionali”) e rappresenta una sorta di alternativa al contributo diretto.

 

Macchina della verità contro gli evasori

 Chi ruba allo Stato deve pagare! Potrebbe essere questo il pensiero di Sua Maestà Elisabetta II d’Inghilterra che non molto tempo fa ha annunciato ai cittadini l’approvazione di una legge che prevede l’uso della macchina della verità per scoprire chi froda lo Stato. Chi é sospettato dovrebbe essere sottoposto al test che riconosce gli elementi di stress presenti nella voce dei bugiardi, cogliendo in fallo i cittadini che dichiarano di avere diritto ad assegni e bonus fiscali. La prima comunità ad adottare il test é stata Harrow e pensate un pò sono sono state risparmiate oltre 300 mila sterline.

Un’incertezza, o il cuore che accelera per l’ agitazione, ecco su cosa si basa la macchina della verità. Il poligrafo (nome tecnico della macchina) é progettato per registrare le risposte fisiologiche di una persona nel momento in cui è sottoposta a interrogatorio. Lo strumento fornisce una base per valutare la veridicità delle affermazioni di una persona ed in effetti la macchina si é rivelata molto utile in vari casi.

Reddito minimo garantito nella Regione Lazio

 Dal corrente mese di settembre per i residenti nella Regione Lazio c’è la possibilità, avendone i requisiti, di accedere ad uno strumento di sostegno al reddito unico in Italia. Trattasi del reddito minimo garantito approvato con una Legge regionale nel marzo scorso; dal corrente mese i beneficiari possono presentare la domanda al fine di poter ottenere, mensilmente, un assegno di importo fino a circa 600 euro unitamente a tutta una serie di prestazioni agevolate e gratuite, a partire da quelle sui servizi di trasporto. Ma chi può accedere al reddito minimo garantito della Regione Lazio? Ebbene, per presentare domanda 2009 occorre avere un’età compresa tra i 30 ed i 44 anni, occorre risiedere nel Lazio da almeno 24 mesi, ed è altresì necessario essere iscritti ai competenti centri per l’impiego in qualità di disoccupati, “precariamente occupati” oppure alla ricerca della prima occupazione, ovverosia inoccupati; i “precariamente occupati“, al fine di poter accedere al beneficio, devono aver inoltre un reddito personale non superiore agli ottomila euro.

Tutto pronto per lo scudo fiscale da 4 miliardi di euro

 La giornata di oggi segna il punto di partenza per l’operazione scudo fiscale promossa dal governo: si comincia anzitutto con la richiesta di cooperazione dei professionisti e degli operatori, in vista della diffusione ufficiale della circolare definitiva, da parte dell’Agenzia delle Entrate, fra una decina di giorni circa. C’è comunque da dire che cominciano già a essere diffuse alcune informazioni sul contenuto di questo scudo. In particolare, si provvederà a chiarire l’obbligo di segnalazione ai fini dell’antiriciclaggio dei professionisti. Sono stati inoltre pubblicati anche i modelli di riferimenti per questa operazione del Ministero dell’Economia: chi intende avvalersi dell’opportunità fiscale ha già un documento a disposizione, anche se si tratta di un “déjà vu”, visto che altro non sono che i prospetti già utilizzati nel precedente scudo. La dichiarazione agli intermediari e il pagamento dell’imposta pari al 5% delle attività dichiarate consentiranno, secondo le prime stime, di mettere in regola (oppure, in caso la regolarizzazione non sia ritenuta sufficiente, di rimpatriare) le attività estere detenute in violazione della normativa sul monitoraggio, al fine di evitare pesanti sanzioni future.

 

Finlandia: multe più salate per i guidatori ricchi

 Avete commesso un’infrazione al codice della strada e non sapete più quanti punti avete sulla patente? Male, perchè in questo caso significa che commettete spesso infrazioni. se desiderate sapere quanti punti vi rimangono potete telefonare il numero 848782782, non è un numero verde e la telefonata può essere effettuata solo da apparecchio fisso al costo di una chiamata urbana secondo le tariffe del proprio gestore telefonico.

Sono ormai passati più di 5 anni dall’introduzione della “Patente a Punti”. Si può perdere da un punto a dieci punti, a seconda della gravita della violazione commessa. Ci sono infrazioni da 1, 2, 3, 4, 5, 6, 8 e 10 punti. Se vengono accertate più infrazioni contemporaneamente la nostra patente può essere ridotta al massimo di 15 punti.