Fini chiede meno tasse e burocrazia

 Fini ritorna a parlare della questione Nord, motore economico del Paese e come riuscire a farlo ripartire, ma, allo stesso tempo, non dimenticando la questione meridionale purtroppo nelle mani della criminalità organizzata. Il presidente chiede così una riduzione delle tasse e una semplificazione della burocrazia. La pressione fiscale in Italia è molto alta: dopo i 30.000 euro di reddito l’aliquota marginale irpef sale al 40 %, l’irap supera il 5%, l’IVA su ogni acquisto incombe sui prodotti. Le tasse troppo alte, sono tra i motivi principali che inducono gli italiani ad evadere.

Manovra finanziaria: le misure contro gli immobili non registrati

 Tra le tante misure che sono presenti all’interno del Decreto Legge 78 del 2010 (meglio noto come la Manovra finanziaria relativa a quest’anno) ve ne sono di molto importanti per quel che concerne il contrasto dell’evasione fiscale e dei contributi: di cosa si tratta esattamente? In particolare, il programma prevede un’attenzione maggiore nei confronti degli immobili che non vengono registrati presso i consueti uffici del catasto. Entrando nel dettaglio del testo normativo, c’è da dire che sono due le date da prendere in considerazione: il 31 dicembre di quest’anno è infatti il termine ultimo da rispettare da parte di coloro che detengono diritti reali su immobili che non sono stati censiti al catasto e che quindi hanno l’obbligo di aggiornare un’apposita dichiarazione; il prossimo 30 settembre, invece, sarà il giorno in cui l’Agenzia del Territorio provvederà a porre fine alle operazioni preliminari alla presentazione dei moduli.

 

Obama: con la tassa sull’inquinamento finanziamo le bonifiche

 Il Consiglio Nazionale delle Ricerche ha analizzato ultimamente i dati meteorologici e chimici dell’ambiente in cui vive la popolazione mondiale e ha scoperto che alcuni picchi inquinanti negli Stati Uniti possono essere trasportati fin verso l’Asia. E’ stato rilevato che una massa d’aria inquinata in soli otto giorni viaggia dall’Est asiatico fino al centro degli Stati Uniti prima di esaursi.

L’inquinamento atmosferico non conosce confini nazionali – ha sottolineato Charles Kolb, presidente della commissione che ha redatto il rapporto e presidente dell’Aerodyne Research Inc. – , l’atmosfera si connette tra regioni remote del nostro pianeta. Le emissioni in un solo Paese possono influire sulla salute umana e dell’ecosistema in Paesi lontani sottovento. Anche se è difficile quantificare queste influenze, in alcuni casi l’impatto è notevole in termini di prospettive legislative e di sanità pubblica.

Addizionale Ires: esenzione per i produttori di energia verde

 A partire da Unico 2011, e quindi a valere sui redditi di quest’anno, scatta nel nostro Paese l’addizionale Ires al 6,5% per gli operatori del settore energetico. A farlo presente con una nota ufficiale è l’Agenzia delle Entrate che al riguardo ha emanato in data odierna una Circolare, la numero 35/E, che tra l’altro fornisce dei chiarimenti su chi invece, pur operando nel settore energetico, è esentato dal pagamento dell’addizionale. Nel dettaglio, l’esclusione dal pagamento dell’addizionale risulta essere limitata ai soli produttori di energie verde, ovverosia quegli operatori che producono energia da fonti rinnovabili quali le biomasse, l’eolico ed il solare-fotovoltaico, mentre il prelievo aggiuntivo è comunque previsto per la geotermia e per l’idroelettrico.

Compensazione imposte: attenzione ai crediti Iva

 Siamo entrati nel vivo per quel che riguarda la presentazione di Unico 2010 e la liquidazione delle imposte, ma per il versamento delle tasse occorre fare molta ma molta attenzione ad avvalersi della compensazione, specie per quel che riguarda i crediti sull’imposta sul valore aggiunto (Iva). A ricordarlo è l’Agenzia delle Entrate nell’Annuario del Contribuente 2010 visto che proprio dall’inizio del corrente anno occorre seguire una specifica procedura per portare in compensazione i crediti Iva superiori al livello dei 10 mila euro. In tal caso, infatti, occorre prima presentare la dichiarazione e poi avversi della compensazione solo a partire dal giorno 16 del mese successivo; in più, se il credito Iva è superiore ai 15 mila euro occorre altresì che nella dichiarazione venga apposto dai soggetti abilitati il visto di conformità. In generale il credito di imposta con il meccanismo della compensazione permette di poterlo sfruttare per il versamento di importi a debito.

Manovra: tassiamo la prostituzione per ridurre il debito pubblico

 In tempi di crisi e di tasse per le banche, adesso spunta anche l’ipotesi di tassare le prostitute per ridurre il debito pubblico e aumentare le pensioni minime, inserendo la misura nella Manovra finanziaria. Lo propone il senatore del Pdl Raffaele Lauro, che trova adeguata, in tempi di crisi, una regolamentazione fiscale dell’esercizio libero della prostituzione.

Le entrate – sottolinena afferma Lauro -, dovranno concorrere alla riduzione del debito pubblico, all’innalzamento dei trattamenti dei pensionati di età superiore agli anni 75, che percepiscono prestazioni mensili inferiori a euro 500 e non dispongono di altre fonti di reddito, e all’alleggerimento del carico di contributi sociali sull’impresa e sul lavoratore in funzione dell’incentivo per l’assunzione da parte delle imprese di giovani di età compresa tra i 18 e i 30 anni, in cerca di lavoro nelle aree del Mezzogiorno.

Tassa sulle banche all’insegna della flessibilità

 I leader Ue hanno raggiunto l’intesa sull’introduzione di una tassa sulle banche, ma sarà ogni singolo Paese a decidere i criteri. Le banche subiranno un prelievo affinchè contribuiscano al costo della crisi. Bisogna tassare chi ha messo a rischio il mercato, come sostiene la cancelliera tedesca Angela Merkel, mostrando il suo favore all’idea sia di una tassa sulle banche sia di una tassa sulle transazioni finanziarie. Il ministro dell’Economia Giulio Tremonti ha chiarito nei giorni scorsi la posizione italiana all’indomani del consiglio europeo dei capi di stato e di governo e ha mostrato di non essere contrario al “principio” di tassare il sistema bancario per accantonare risorse in un fondo.

Studi di settore 2010: indicatori territoriali e correttivi salvagente

 Per i contribuenti di Unico 2010 che devono presentare anche gli studi di settore, oltre alla proroga sul versamento delle imposte, ci sono al fine di presentare dati congrui nonostante la crisi, sia gli indicatori territoriali su misura, sia i cosiddetti correttivi salvagente. A farlo presente ed a ricordarlo nella giornata di ieri è stata l’Agenzia delle Entrate che in merito ha sottolineato come anche quest’anno le novità non solo si adeguino alla crisi, ma anticipino in tutto e per tutto il federalismo fiscale. A tal fine l’Amministrazione finanziaria ha emanato una Circolare, la numero 34/E, nella quale viene messo tra l’altro in risalto come i nuovi correttivi 2010, a valere su compensi e ricavi percepiti nel 2009, siano stati messi a punto dopo aver letteralmente “pesato” la crisi raccogliendo da un lato informazioni sull’andamento dell’economia sul territorio attraverso le Associazioni di categoria, e dall’altro incrociandole sia con analisi di primari istituti di ricerca e Rapporti a cura dell’Isae, Istat, Banca d’Italia e Prometeia, sia con le comunicazioni annuali IVA 2010 che i contribuenti hanno trasmesso entro lo scorso mese di febbraio 2010.

Turismo Sardegna: intesa tra Entrate, Finanza e Inps

 Il turismo e le vacanze in Sardegna potranno beneficiare a partire da questa estate di controlli fiscali molto più intensi rispetto a quanto accadeva in passato: in effetti, il programma che è stato appositamente approntato in questo senso, con visite ispettive da porre in essere nelle località più importanti della regione, vuole porsi l’obiettivo di regolarizzare qualsiasi tipo di situazione. Tutti quei contribuenti che non dovessero essere in regola con i contributi da destinare alla previdenza sociale e con le relative tasse e imposte dovranno dunque cominciare a “tremare”, dato che si prevedono oltre duemila controlli che andranno ovviamente a toccare anche e soprattutto le mete turistiche più note, quelle in cui i fenomeni di evasione possono essere più diffusi. L’accordo in questione vedrà coinvolte in maniera congiunta la Guardia di Finanza, l’Agenzia delle Entrate e l’Inps, un’unione che, si spera, possa fare la forza del fisco. In che modo si andrà ad operare dunque?

 

Ocse, è online la bozza 2010 del Model Tax Convention

 L’Ocse (Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico) compie un importante passo dal punto di vista fiscale: in effetti, l’ente parigino, o, per meglio dire, il suo Comitato degli affari fiscali, ha provveduto a rilasciare la bozza provvisoria di aggiornamento relativo al Modello di convenzione tributaria, insieme al relativo Commentario. Si tratta di un documento fondamentale in questo senso e occorre sottolineare che verrà reso disponibile entro il prossimo mese di settembre, quando poi vi sarà anche la versione definitiva. Di cosa si tratta con esattezza? In pratica, il modello in questione altro non è che un update relativo a quest’anno e che presenta i tipici contenuti sostanziali in tal campo, ma sarà comunque obbligatorio sottoporlo all’approvazione del Consiglio della stessa Ocse, operazione che avrà luogo nel corso del mese di luglio. Già nei mesi precedenti si era parlato abbastanza diffusamente di questa innovazione fiscale e, in aggiunta ai cambiamenti che erano stati apportati e rilasciati proprio in quelle occasioni, c’è da dire che l’update 2010 beneficia anche della presenza della bozza di revisione del novellato articolo 7 dello stesso Modello di convenzione fiscale dell’Ocse.

 

Modello Unico 2010: come ridurre il numero di errori

 Si avvicina a grandi passi l’appuntamento con il modello Unico 2010. Se la trasmissione telematica potrà infatti essere effettuata con calma dopo l’estate, le tasse vanno invece liquidate decisamente prima visto che la prima scadenza utile, a seguito di una proroga annunciata nei giorni scorsi, è quella del 6 luglio 2010 al fine di non dover poi saldare le imposte con le maggiorazioni. La compilazione del modello Unico 2010 si può fare in proprio, oppure per non correre rischi di norma ci si affida ad un intermediario abilitato, dietro compenso, tra cui i consulenti del lavoro, i revisori contabili ed i dottori commercialisti. Pur tuttavia, si può compilare il modello Unico 2010 e poi chiedere gratuitamente assistenza all’Agenzia delle Entrate che in merito alla presentazione della dichiarazione dei redditi è sempre e comunque a fianco del contribuente.

Durc Inps-Inail anche per imprese in amministrazione straordinaria

 Nell’ipotesi in cui una determinata impresa si trovi in uno stato di insolvenza finanziaria, allora non si può parlare di uno dei presupposti di base per quel che concerne la regolare capacità contributiva: tale consapevolezza è giunta da una delle ultime note del Ministero del Lavoro, il quale ha motivato la propria scelta di concetto con il fatto che in questo caso la stessa azienda è riuscita comunque a provvedere a tutti i versamenti che le erano dovuti. In effetti, queste specifiche imprese, solitamente sottoposte alla cosiddetta amministrazione straordinaria, hanno comunque la possibilità di usufruire del cosiddetto Durc (sigla che identifica il Documento Unico di Regolarità contributiva) messo a disposizione da Inps e Inail, nonostante sia chiaro che in tal caso i contributi e i premi non possono essere stati versati. Il parere a cui ci stiamo riferendo è contenuto nella nota 10382 che il dicastero di via Fornovo ha provveduto a pubblicare di recente e che prevede espressamente che il rilascio di questo importante documento venga effettuato soltanto quando si verificano determinate condizioni.

 

Bonus ristrutturazioni edilizie: Regione Toscana al quarto posto

 Nei primi quattro mesi di quest’anno, rispetto allo stesso periodo del 2009, le domande di bonus al 36% sulle ristrutturazioni edilizie sono salite in Toscana del 18%. A darne notizia la Direzione regionale dell’Agenzia delle Entrate nel sottolineare come la Toscana in virtù di questo dato si confermi al quarto posto tra le Regioni italiane. In particolare, nel periodo gennaio – aprile 2010 le domande di inizio lavori sono state quasi 8.500, per l’esattezza 8426, a fronte della quota più elevata di richieste che, nello specifico, sono giunte dalla Provincia di Firenze con 2757 istanze a fronte di un incremento dell’8,84% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Rialzi più marcati delle richieste rispetto al primo quadrimestre 2009 ci sono stati in Provincia di Livorno con un +38,57% per complessive 1006 istanze; in termini numerici al terzo posto nella Regione Toscana s’è classificata la Provincia di Pisa con 856 domande di bonus al 36% sulle ristrutturazioni edilizie; anche in questo caso la crescita è stata superiore alla media con un +21,07%.

Il Fisco svedese si allinea agli Advance Pricing Agreement

 Il Riksdagen (il Parlamento della Svezia) e il Fisco della nazione scandinava (Skatteverket) hanno finalmente trovato un punto di contatto; in effetti, gli Apa (Advance Pricing Agreement) sono stati introdotti soltanto da pochi mesi, ma era necessaria l’approvazione del governo di Stoccolma. A questo punto, il programma in questione andrà a riguardare tutti quei contribuenti che fanno parte del novero delle società da tassare in Svezia, ma anche le compagnie estere che sono stabilmente organizzate in questo territorio e le varie partnership. Come funziona questo accordo nello specifico? Anzitutto, è necessario presentare una richiesta all’Agenzia delle Entrate svedese, anche se le raccomandazioni in questo senso parlano di incontri preliminari e antecedenti questo momento. La differenza dell’ordinamento svedese rispetto ad altri risiede soprattutto nel fatto che i soggetti interessati dal programma devono pagare una tariffa, la quale cambia di ammontare a seconda delle situazioni: la somma va infatti dalle 150.000 corone (l’equivalente di 15.000 euro) per la richiesta di Apa, fino a 125.000 corone per quel che concerne il rinnovo dell’accordo già in essere in cui sono stati introdotti dei cambiamenti.