Home » Agenzia delle Entrate » Studi di settore 2010: indicatori territoriali e correttivi salvagente

Studi di settore 2010: indicatori territoriali e correttivi salvagente

Per i contribuenti di Unico 2010 che devono presentare anche gli studi di settore, oltre alla proroga sul versamento delle imposte, ci sono al fine di presentare dati congrui nonostante la crisi, sia gli indicatori territoriali su misura, sia i cosiddetti correttivi salvagente. A farlo presente ed a ricordarlo nella giornata di ieri è stata l’Agenzia delle Entrate che in merito ha sottolineato come anche quest’anno le novità non solo si adeguino alla crisi, ma anticipino in tutto e per tutto il federalismo fiscale. A tal fine l’Amministrazione finanziaria ha emanato una Circolare, la numero 34/E, nella quale viene messo tra l’altro in risalto come i nuovi correttivi 2010, a valere su compensi e ricavi percepiti nel 2009, siano stati messi a punto dopo aver letteralmente “pesato” la crisi raccogliendo da un lato informazioni sull’andamento dell’economia sul territorio attraverso le Associazioni di categoria, e dall’altro incrociandole sia con analisi di primari istituti di ricerca e Rapporti a cura dell’Isae, Istat, Banca d’Italia e Prometeia, sia con le comunicazioni annuali IVA 2010 che i contribuenti hanno trasmesso entro lo scorso mese di febbraio 2010.

I correttivi salvagente sono quattro e sono i seguenti: il primo tiene conto dell’effetto della riduzione dei compensi e/o dei ricavi a causa della crisi e, quindi, riguarda l’analisi della normalità economica; il secondo è specifico per i professionisti che operano attraverso prestazioni, mentre il terzo è per le imprese e tiene conto sia della contrazione dei margini di guadagno, sia degli effetti negativi della congiuntura che lo scorso anno hanno eventualmente potuto generare un minor utilizzo degli impianti e delle attrezzature.

Il quarto correttivo salvagente, definito come “correttivo congiunturale individuale”, ai fini della congruità va a “pesare” per ogni singolo contribuente il peso che la crisi ha avuto a livello strutturale e territoriale nell’ambito in cui opera con la conseguenza di poter sfruttare per l’allineamento allo strumento degli studi di settore di un coefficiente congiunturale.