Studi di settore 2011: le novità

Ci sono importanti novità per quel che riguarda gli studi di settore 2011, ovverosia quelli da presentare quest’anno a valere sull’anno di imposta 2010. A darne notizia nella giornata di ieri, martedì 28 giugno del 2011, è stata l’Agenzia delle Entrate nel far presente come in merito sia stato messo tutto nero su bianco con un’apposita Circolare, la numero 30/E diffusa proprio nella giornata di ieri. In particolare, gli studi da presentare quest’anno, oltre a contenere, così come avvenuto in questi ultimi anni, i cosiddetti correttivi anticrisi, sono caratterizzati anche dall’introduzione di nuovi indicatori che tendono conto sempre di più del luogo dove il contribuente esercita l’attività. Trattasi, nello specifico, di due nuove indici che misurano le retribuzioni a livello locale, e che “pesano” gli importi dei canoni di locazione residenziale.

Contenzioso: Agenzia Entrate promette meno liti col contribuente

Prima di arrivare dinanzi al giudice, nell’ambito della pretesa fiscale e tributaria, per l’anno in corso l’Agenzia delle Entrate ha fissato un importante obiettivo, consistente nell’attivare meno liti tra il Fisco ed il contribuente. Ragion per cui l’Amministrazione finanziaria dello Stato rafforzerà ulteriormente le verifiche finalizzate a rilevare se, anziché dinanzi al giudice, la lite si possa dirimere utilizzando strumenti ed istituti quali quelli della conciliazione o dell’autotutela. A specificarlo con un comunicato ufficiale, in data odierna, giovedì 26 maggio 2011, è stata proprio l’Agenzia delle Entrate che in merito ha tracciato quelle che rappresentano in tutto e per tutto le linee guida finalizzate alla gestione del contenzioso fiscale a valere sull’anno 2011. Al riguardo l’Amministrazione finanziaria dello Stato ha messo tutto nero su bianco, con un’apposita circolare, la numero 22/E, riportante la data odierna, e con la quale, ad integrazione delle linee strategiche dello scorso anno, le Entrate hanno dettato la linea che gli Uffici del Fisco dovranno seguire.

Agenzia Entrate e Commercialisti, nuovo sportello a Napoli

Lunedì prossimo, 23 maggio 2011, a Napoli, in Piazza dei Martiri 30, presso i locali dell’Odcec, a partire dalle ore 9, si terrà l’inaugurazione del primo sportello del Fisco, nel Sud, attivo all’interno di una sede dell’Ordine dei dottori commercialisti e degli esperti contabili. A darne notizia è stata proprio l’Amministrazione finanziaria dello Stato, ed in particolare la Direzione regionale dell’Agenzia delle Entrate della Campania, nel sottolineare come in questo modo venga consolidata la partnership Entrate-Commercialisti. In particolare, sia gli iscritti, sia i tirocinanti dell’Ordine dei dottori commercialisti e degli esperti contabili di Napoli, presso lo sportello, potranno acquisire informazioni sullo stato dei rimborsi, informazioni generali sulla normativa fiscale diretta e indiretta, ma anche informazioni sulle cartelle esattoriali e sulle comunicazioni di irregolarità, correzione dei modelli F24, nonché la presentazione delle deleghe dei contribuenti iscritti all’Ordine ai fini dell’accesso al cosiddetto cassetto fiscale.

Evasione fiscale e residenze societarie fittizie

Un’azienda che fa affari e prende le decisioni in Italia, non può ingannare il Fisco andando invece a “trasferire” in un Paese estero non solo la sede, ma anche tutti i conti correnti bancari, le utenze, e tutti i verbali relativi alle assemblee e tutti gli altri elementi formali. Questo è quanto, in particolare, è emerso a Savona, dove la competente Commissione tributaria provinciale ha dato ragione all’Agenzia delle Entrate in merito ad un’azienda ligure con la residenza palesemente “esterovestita”. Secondo quanto rivela la Direzione regionale dell’Agenzia delle Entate della Liguria con una nota, la decisione dei giudici ha permesso al Fisco, tra imposte e sanzioni, il recupero di somme pari ad oltre un milione di euro.

Accertamenti fiscali fanno chiudere le imprese

Per far chiudere un’impresa in Italia, nel rapporto di una su tre, basta che scatti a suo carico un accertamento di natura fiscale. A farlo presente nei giorni scorsi è stata l’Associazione Contribuenti Italiani in accordo con Rapporto che sarà pubblicato sul magazine Contribuenti.it, ed i cui dati sono stati illustrati a Roma. Sono due in particolare gli eventi ai quali il 31,8% delle imprese italiane non riescono a reggere e, quindi, sono costretti alla chiusura; uno è dato dalla crisi finanziaria ed economica, e l’altro proprio da un eventuale accertamento di natura fiscale. Non a caso, in base ai dati che sono stati pubblicati sul Rapporto annuale del Contribuente, crescono in Italia le richieste di pagamento a rate delle imposte che sono arrivate a quota un miliardo circa rispetto alle 800 mila di due anni fa.

Adempimenti fiscali: Entrate e Rete Imprese Italia siglano accordo

Con il fine della semplificazione degli adempimenti, Rete Imprese Italia da un lato, e l’Agenzia delle Entrate dall’altro, hanno dato vita ad una apposita task force. A darne notizia nella giornata di ieri, martedì 1 febbraio 2011, è stata l’Amministrazione finanziaria dello Stato nel sottolineare come continui il dialogo tra il Fisco e le Organizzazioni di categoria dell’artigianato, dei servizi, del commercio e del turismo. Rete Imprese Italia, che rappresenta e tutela gli interessi delle PMI aderenti alla Confesercenti, Confcommercio, Cna, Casartigiani e Confartigianato, ieri nel corso di un incontro con i vertici dell’Agenzia delle Entrate hanno tra l’altro fatto il punto sulla prossima entrata in vigore di alcune norme che sono state introdotte con il DL numero 78 del 2010 e che, nello specifico, riguardano il nuovo redditometro, l’accelerazione della riscossione, ma anche le operazioni di compensazione tra crediti e ruoli e la tracciabilità di quelle spese il cui importo risulta essere superiore alla soglia dei tremila euro.

Fisco: Confesercenti presenta i balzelli d’Italia

La tassa sui gradini, quella sull’ombra, ma anche quella sui ballatoi, la tassa sulle paludi e quella sulla raccolta dei funghi. Sono queste alcune delle tasse che fanno tribolare gli italiani e che la Confesercenti ha “riunito” in un Rapporto dal titolo “Balzelli D’Italia“. Nel documento viene descritto il “bestiario” delle tasse più assurde, curiose, ma anche antiche ed insopportabili. L’Associazione degli esercenti al riguardo ha voluto dimostrare come nel nostro Paese sia necessaria una riforma del Fisco urgente affinché vengano restituite all’Italia delle prospettive di crescita solide. Tra le altre imposte del “bestiario” c’è quella su caccia e pesca, sui cani, sul bestiame, ma anche “tasse patriottiche” come quella sul Tricolore. Questo dopo che a Desio l’Amministrazione comunale ha chiesto ad un albergatore, sebbene poi sia stata fatta marcia indietro, un tributo per l’esposizione della bandiera dell’Italia e dell’Unione Europea.

Evasione fiscale: quando i conti non tornano al Fisco

Si può evadere il Fisco dichiarando tutti i redditi percepiti ma, nello stesso tempo, andando ad “appesantire” la dichiarazione dei redditi o con costi inesistenti, oppure con costi non direttamente collegati all’attività che si esercita e, quindi, costi a tutti gli effetti indebitamente portati in deduzione e/o in detrazione. Questo è quanto, in Campania, ha scoperto la Direzione Provinciale delle Entrate di Salerno a carico di tre professionisti che, infatti, dichiaravano i redditi percepiti ma ciò nonostante i conti non tornavano anche perché sono state rilevate ampie differenze tra quanto dichiarato ai fini dell’imposta sul valore aggiunto (Iva), e quanto dichiarato ai fini dell’imposta sul reddito delle persone fisiche (Irpef). Ebbene, a seguito delle indagini fiscali effettuate a carico dei tre professionisti, l’Agenzia delle Entrate ha recuperato somme che complessivamente ammontano a ben mezzo milione di euro.

Riscossione e servizi: Equitalia e Confesercenti insieme per le imprese

Per le realtà imprenditoriali italiane aderenti alla Confesercenti il futuro per quel che riguarda la riscossione ed i relativi servizi sarà caratterizzato da minori intralci burocratici. Ad annunciarlo nei giorni scorsi è stata Equitalia, la quale al riguardo, attivando un vero e proprio canale diretto con le realtà del settore, ha stipulato un accordo di durata biennale con la Confesercenti. Per le piccole e medie imprese, ovverosia per i titolari dei negozi per la vendita al dettaglio, tutto si potrà semplificare grazie alla collaborazione Equitalia-Confesercenti che sfocerà nel fornire alle PMI del comparto l’assistenza necessaria sulla base di soluzioni che verranno via via individuate in funzione della natura delle realtà imprenditoriali locali. Grazie a delle apposite convenzioni, in accordo con quanto recita una nota emessa da Equitalia lunedì scorso, le associazioni della Confesercenti presenti sul territorio da un lato, e gli agenti della riscossione dall’altro, potranno fornire consulenza, formazione, ma anche degli sportelli dedicati affinché  i commercianti e gli imprenditori dei pubblici esercizi in materia di riscossione possano avere vita facile.

Fisco: famiglie e imprese chiedono la riforma

Gli italiani onesti, quelli che pagano le tasse fino all’ultimo euro, nel 79% dei casi bocciano sia gli elusori, sia gli evasori fiscali. Questo è quanto, tra l’altro, è emerso da un’indagine a cura di Confesercenti-Ispo che per parecchi mesi ha monitorato nel nostro Paese il sentiment degli italiani in fatto di fisco, rilevando nello specifico, la necessità di avviare una riforma che garantisca un minor peso fiscale a carico delle imprese e delle famiglie. Quasi otto italiani su dieci, quando si parla dei furbetti che dribblano il fisco, diventano intransigenti ma nello stesso tempo nutrono forti preoccupazioni legate alla crisi. Ma c’è comunque un quinto di italiani che, se non legittima, quantomeno trova una sorta di “giustificazione” nel non pagare le tasse in quella che rappresenta una vera e propria lotta per la sopravvivenza costi quel che costi. A conti fatti, dall’indagine Ispo-Confesercenti, gli italiani che sono indulgenti riguardo al tema dell’evasione fiscale sono spesso i disoccupati, e comunque quelli che in questa fase faticano a riscattarsi dal punto di vista occupazionale e sociale

Studi di settore: online il software per i giustificativi

Per gli studi di settore, relativamente all’anno 2009, sia i contribuenti, sia gli intermediari possono utilizzare online uno specifico software grazie al quale possono essere inoltrati i giustificativi inerenti situazioni di incoerenza, di non congruità e/o di non normalità degli studi stessi. A darne notizia in data odierna, giovedì 11 novembre 2010, è stata l’Agenzia delle Entrate nel sottolineare come con la presenza online del software per i contribuenti e per gli intermediari per gli studi di settore 2009 scattino i tempi supplementari. Il programma, nello specifico, permette di trasmettere all’Amministrazione finanziaria dello Stato elementi ed informazioni tali da giustificare le cause per cui lo studio di settore è risultato essere non coerente, non in linea con gli indicatori di normalità, oppure non congruo. Le trasmissioni con il programma, in accordo con quanto precisato dall’Agenzia delle Entrate con un comunicato ufficiale, potranno partire lunedì prossimo, 15 novembre 2010, e fino e non oltre la data del 31 gennaio del 2011.

Indebitamento imprese: prestiti per difendersi dal fisco

Nel nostro Paese ci sono Province dove l’indebitamento medio delle imprese risulta essere superiore alla media nazionale. Trattasi, nello specifico, di aree dell’Italia dove, in accordo con quanto rilevato da Contribuenti.it – Associazione Contribuenti Italiani, il fisco risulta essere più “aggressivo” e dove il contenzioso tributario è più elevato. Come diretta conseguenza, il Presidente dell’Associazione, Vittorio Carlomagno, ritiene che in queste zone la crescita superiore alla media nazionale dell’indebitamento delle imprese derivi dal fatto che molte PMI, al fine di potersi difendere dal Fisco, sono costrette a dover contrarre dei prestiti quando i ricorsi non permettono una sospensione delle procedure della macchina della riscossione. Ad esempio, in accordo con quanto denuncia Contribuenti.it, ci sono Province come quelle di Caserta dove l’indebitamento delle imprese è aumentato del 26,2% nei primi dieci mesi del corrente anno rispetto ad una media nazionale del 21,4%.

Studi di settore: disponibili i report degli Osservatori regionali

Sul sito Internet dell’Agenzia delle Entrate, nella sezione che è dedicata agli Osservatori regionali, sono disponibili e suddivisi Regione per Regione i report annuali sugli studi di settore che forniscono la fotografia sulle realtà locali. A darne notizia è stata nella giornata di ieri l’Amministrazione finanziaria dello Stato nel mettere in evidenza come le relazioni annuali forniscano in maniera differenziata un’istantanea sulla crisi economica che, con diversi effetti sui settori produttivi, ha colpito tutte le Regioni del nostro Paese anche sulla base di problematiche locali che spaziano dalla crisi del mobile imbottito nella Regione Puglia agli effetti prolungati dell’alluvione del 2006 nella Regione Calabria, fino ad arrivare all’emergenza rifiuti nella Regione Campania. Sono in tutto 21 i report annuali disponibili che riguardano l’attività degli Osservatori regionali sugli studi di settore che è stata svolta lo scorso anno, e che mirano chiaramente a fornire sempre più con maggiore precisione la fotografia della realtà locale che, tra l’altro, risulta essere di fondamentale utilità ai fini dell’attività di controllo.

Equitalia e Confcommercio insieme per le imprese

Nella giornata di ieri, mercoledì 28 luglio 2010, la Confcommercio da un lato, ed Equitalia dall’altro, hanno siglato un importante accordo quadro, della durata di due anni, che attiva un filo diretto tra le imprese del commercio e la società pubblica di riscossione. Carlo Sangalli, presidente di Confcommercio, e Attilio Befera, Presidente di Equitalia, hanno infatti firmato un‘intesa che getta di conseguenza le basi per andare ad attivare una collaborazione in linea con quanto già avviene da tempo con le altre realtà del mondo produttivo in Italia. Nel dettaglio, l’accordo permetterà di fornire assistenza alle imprese e di attivare a livello territoriale e locale degli accordi in materia di formazione, di informazione, di consulenza e di altri servizi. Al fine sia di rimuovere le criticità, sia di andare a monitorare i risultati raggiunti con l’accordo, Equitalia e la Confcommercio organizzeranno degli incontri specifici. Secondo quanto messo in risalto da Equitalia con una nota, l’iniziativa rientra nell’ambito di quelle azioni finalizzate sia a poter ascoltare il contribuente, sia a adottare nuovi strumenti di relazione che sono ancor più importanti quando le imprese ed i cittadini si trovano in difficoltà.