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Addizionale Ires: esenzione per i produttori di energia verde

A partire da Unico 2011, e quindi a valere sui redditi di quest’anno, scatta nel nostro Paese l’addizionale Ires al 6,5% per gli operatori del settore energetico. A farlo presente con una nota ufficiale è l’Agenzia delle Entrate che al riguardo ha emanato in data odierna una Circolare, la numero 35/E, che tra l’altro fornisce dei chiarimenti su chi invece, pur operando nel settore energetico, è esentato dal pagamento dell’addizionale. Nel dettaglio, l’esclusione dal pagamento dell’addizionale risulta essere limitata ai soli produttori di energie verde, ovverosia quegli operatori che producono energia da fonti rinnovabili quali le biomasse, l’eolico ed il solare-fotovoltaico, mentre il prelievo aggiuntivo è comunque previsto per la geotermia e per l’idroelettrico.

Inoltre, i produttori di energia verde devono altresì rispettare il vincolo che i ricavi prevalenti derivino dall’energia elettrica; i produttori “verdi” sono quindi, nel rispetto delle condizioni, esentati dal pagamento dell’addizionale Ires al 6,5% mentre lo stesso non dicasi per chi l’energia da fonti rinnovabili la commercializza.

Spazio, quindi, al rialzo dell’Ires per chi commercializza energia elettrica, per chi la produce da fonti non rinnovabili, per chi produce e commercializza i derivati del gas e del petrolio, e per chi si occupa, tra l’altro, di ricerca e di raffinazione del petrolio; lo stesso dicasi per chi commercializza o produce oli rigenerati e per chi si occupa del commercio sia all’ingrosso, sia al dettaglio di prodotti petroliferi, mentre sono esclusi dalla maggiorazione Ires le imprese che si occupano di attività ausiliarie come il trasporto, lo stoccaggio o la rigassificazione del gas naturale.

Il tutto a fronte del rispetto del volume d’affari che fa scattare la maggiorazione sull’imposta sul reddito delle società (Ires); l’addizionale al 6,5%, infatti, scatta a fronte di un volume d’affari complessivo, e quindi eventualmente anche da attività non prevalenti che non riguardano il settore energetico, superiore ai 25 milioni di euro.