Modello Eas 2011: ultimi giorni per l’invio

 Il tempo stringe per l’invio, da parte del cosiddetto Terzo Settore, del modello Eas. L’ultimo giorno utile è infatti quello di giovedì 31 marzo 2011 a seguito di una proroga che ha spostato di un mese i termini per l’invio delle comunicazioni da parte degli enti associativi. Lo slittamento dei termini, in particolare, è stato reso possibile grazie al cosiddetto “Decreto Milleproroghe” che ha quindi concesso agli enti associativi più tempo per adempiere ad un obbligo necessario al fine di poter fruire delle agevolazioni fiscali previste per il terzo settore. Il modello Eas, infatti, è stato introdotto dall’Amministrazione finanziaria dello Stato proprio a tutela, da un lato, degli enti associativi, e dall’altro a contrasto della concorrenza sleale, ovverosia di quegli operatori commerciali camuffati da enti associativi al fine di fruire, indebitamente, delle agevolazioni fiscali. Situazioni di questo tipo sul territorio sono state di recente scovate dall’Agenzia delle Entrate che, di conseguenza, ha presentato a chi di dovere il “conto” con tanto di sanzioni ed interessi da pagare.

Draghi: no all’aumento tasse ma controlli più attenti

 Diminuire le aliquote man mano che si aumenta il gettito derivante dal recupero delle imposte evase, é la proposta del Governatore della Banca d’Italia Mario Draghi che in occasione di un intervento effettuato presso l’Università cattolica dedicato al futuro dell’Euro è stato molto chiaro:

Aumentare le aliquote fiscali è fuori discussione: comprometterebbe l’obiettivo della crescita, sottoporrebbe i contribuenti onesti a un’insopportabile vessazione; le aliquote andrebbero piuttosto diminuite, man mano che si recuperino evasione ed elusione.

Fisco e Risorgimento: a Torino premiati i migliori elaborati scolastici

 Il Risorgimento e l’Unità d’Italia hanno trionfato anche sul versante del fisco: in effetti, il tema dei tributi dopo l’Unità ha rappresentato proprio il concorso che è stato indetto dall’Agenzia delle Entrate del Piemonte, dall’Ufficio Scolastico della stessa regione settentrionale e dall’Istituto per la storia del Risorgimento in memoria di Urbano Rattazzi. In particolare, questa iniziativa è stata pensata appositamente per gli studenti delle scuole piemontesi, affinché fossero in grado di elaborare degli scritti propositivi e stimolanti. Come si è svolto dunque questo premio? La selezione ha riguardato i ragazzi delle classi superiori ed è stata un’ottima occasione per avviare una riflessione sugli elementi peculiari dell’unificazione del nostro paese, ricollegando questo tema alla necessità della creazione di un sistema tributario nazionale che si pose proprio nel 1861 per superare la logica della frammentazione fiscale.

Fisco Emilia-Romagna: meno code e più servizi online

 Nel 2010 anche in Emilia-Romagna i contribuenti hanno ottenuto assistenza fiscale, ed hanno effettuato gli adempimenti fiscali sempre con meno code allo sportello e più servizi online. In accordo con quanto reso noto dalla Direzione regionale dell’Agenzia delle Entrare dell’Emilia-Romagna, infatti, lo scorso anno sono stati ben 14 mila i nuovi contribuenti che hanno chiesto l’abilitazione ai servizi telematici, così come il servizio Civis, quello relativo all’assistenza in remoto delle comunicazioni di irregolarità, ha fatto registrare oltre 25 mila richieste inviate online al Fisco; le richieste di assistenza si sono tra l’altro attestate al 9% del dato nazionale. Lo scorso anno, inoltre, sono state ben 32 mila le dichiarazioni dei redditi che i contribuenti hanno inviato via Web avvalendosi del servizio che prevede la compilazione e la trasmissione del modello, così come “Comunica“, il servizio che permette di aprire l’impresa in un solo giorno, ha fatto diminuire le presenze negli Uffici di contribuenti che lo scorso anno hanno chiesto il rilascio, la variazione o la cessazione della partita IVA.

Trasferimento proprietà aziendale: la prova spetta alle Entrate

 Quando si parla di cessione di una determinata azienda o di un suo ramo, bisogna considerare nel dettaglio anche tutti gli aspetti fiscali collegati a questa operazione: l’accertamento della compravendita, infatti, presenta numerosi aspetti di difficile interpretazione, specialmente se si tratta di portare a rettifica i valori che sono stati dichiarati. Questa stessa rettifica non comprende soltanto l’imposta di registro in forma indiretta, ma anche quella diretta e questo lo si può evincere con una certa nettezza dalle pronunce della Corte di Cassazione, la quale ha più volte ribadito il concetto. Comunque, c’è anche chi la pensa in maniera diversa: ad esempio, alcune Commissioni Tributarie Provinciali sono orientati verso pareri contrari. Nello specifico, secondo la Suprema Corte nell’ipotesi di un trasferimento di proprietà aziendale è legittimo l’accertamento da parte dell’amministrazione finanziaria dello Stato.

Agenzia delle Entrate: servizi Web, boom anche in Sicilia

 Anche nella Regione Sicilia, da parte sia dei contribuenti, sia degli intermediari abilitati, cresce il ricorso e l’utilizzo dei servizi online offerti dall’Agenzia delle Entrate. A darne notizia è stata venerdì scorso proprio la Direzione Regionale della Sicilia dopo che il Direttore regionale Castrenze Giamportone ha presentato ed illustrato i dati in un incontro ad Acicastello, in Provincia di Catania, organizzato dall’Ordine dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili di Catania, e dal titolo “I servizi telematici nei rapporti con il Fisco“. Nel dettaglio, dai dati è emerso come a svettare, per quel che riguarda la registrazione online dei contratti di locazione, attraverso i canali Web delle Entrate Fisconline ed Entratel, sia stata la provincia di Palermo con oltre 5.000 registrazioni.

Australia: dal forum di imprese una nuova tassa sulle miniere

 L’Australia si appresta a ospitare un forum ad ampia partecipazione e di primario interesse dal punto di vista fiscale: in effetti, saranno presenti imprese, unioni lavorative, comunità e università per discutere di una possibile modifica del sistema tributario, visto che il governo di Canberra punta con decisione a guadagnare il sostegno del Parlamento per una nuova imposta sulle miniere. L’intento principale è quello di massimizzare le opportunità offerte dalle risorse primarie della nazione. Il primo ministro Julia Gillard ha sottolineato come il suo esecutivo abbia bisogno di un supporto pubblico importante per le sue ultime proposte in ambito fiscale, tra cui appunto quella che prevede di applicare una tassa sui profitti delle compagnie attive nel comparto minerario, oltre a un tributo volto a finanziare la ricostruzione del paese dopo i devastanti cicloni degli ultimi mesi.

Irpef: addizionali regionali, possibili aumenti col federalismo

 Con l’entrata in vigore del federalismo fiscale, a livello di Regioni, nel 2015, potrebbe scattare a carico dei cittadini un massiccio aumento della tassazione attraverso l’applicazione delle nuove addizionali regionali ai fini dell’imposta sul reddito delle persone fisiche (Irpef). A stimarlo è infatti il Sindacato della Uil che al riguardo, tenendo conto dei contenuti dell’attuale Testo del federalismo fiscale regionale, in fase di discussione presso l’apposita Commissione Bicamerale, stima aumenti medi annui pari a ben l’82,8% a contribuente. Insomma, si tratterebbe di una vera e propria stangata fiscale visto che si passerebbe da un valore medio attuale di 273 euro pro-capite a addizionali regionali ai fini Irpef pari a ben 499 euro pro-capite. La simulazione, in particolare, è stata effettuata andando a considerare il caso peggiore, ovverosia quello per cui tutte le Regioni decidessero di aumentare le addizionali, in maniera graduale, fino al 2015 al massimo consentito.

Cassazione: nessun vincolo dalle circolari del Fisco

 L’ultima sentenza dal forte carattere fiscale che è stata emessa dalla Corte di Cassazione risale a quattro giorni fa: si tratta, nello specifico, dell’ordinanza 6056, la quale ha chiarito il reale valore delle circolari e risoluzioni che periodicamente la nostra amministrazione finanziaria è abituata a rendere pubbliche. Ebbene, questi documenti, in base a quanto deciso dalla stessa Suprema Corte, non sono in alcun modo vincolanti per i contribuenti interessati, anzi non rappresentano nemmeno delle fonti o diritti a cui fare riferimento, tanto che nell’ipotesi di un soggetto che si è conformato all’interpretazione di una circolare che poi è stata modificata, allora si deve scongiurare la sanzione, dato che in caso opposto si andrebbe contro il principio di tutela dell’affidamento. La pronuncia è dunque molto chiara e bisognerà tenerne conto in futuro. Quali scenari si possono prevedere?

Entrate e Comuni Emilia-Romagna, aggiornamento sul patto anti-evasione

 Sono positivi i dati aggiornati in Emilia-Romagna per quel che riguarda l’alleanza anti-evasione tra i Comuni e l’Agenzia delle Entrate. La Direzione regionale ha infatti reso noto che sinora è stato scovato un maggiore imponibile pari a 75 milioni di euro a fronte di una maggiore imposta accertata pari a 13,2 milioni di euro, di cui 4 milioni di euro già incassati da parte dell’Erario. Il maggiore imponibile scovato, in accordo con una nota ufficiale emessa dalla Direzione dell’Agenzia delle Entrate della Regione Emilia-Romagna, è frutto delle 9.000 segnalazioni qualificate che i Comuni, aderenti al protocollo Entrate-Anci, hanno inviato al Fisco; queste segnalazioni hanno poi portato sinora all’avvio di oltre 1.500 accertamenti; in merito ricordiamo come agli Enti locali spetti il 33%, a valere sulle segnalazioni qualificate e gli eventuali accertamenti, delle maggiori somme che poi il Fisco va ad incassare a titolo definitivo.

Imprenditoria: si alle tasse, ma occorrono incentivi

 Gli imprenditori non ambiscono a pagare meno tasse. Può sembrare strana un’asserzione del genere, il pagamento delle tasse rappresenta per le imprese italiane un prelievo pari al 68,6% sugli utili che vale all’Italia la maglia nera da parte dell’Ue… Eppure una ricerca ha confermato che alle piccole e medie imprese italiane interessa relativamente pagare meno tasse. Importa molto di più che dal governo arrivino incentivi per poter far fronte alla crisi e una forte riduzione delle pratiche burocratiche. La ricerca é stata realizzata da Demoskopea per Ups, con una indagine in cui sono state interpellate 600 aziende come meno di 60 dipendenti.

Fisco e Scuola: l’iniziativa approda negli istituti siciliani

 La Sicilia, e in particolare la città di Trapani, saranno le protagoniste della prossima tappa dell’iniziativa Fisco e Scuola: il progetto dell’Agenzia delle Entrate, finalizzato ad educare gli studenti al rispetto della cultura e della legalità fiscale, beneficia infatti di tre nuovi protocolli siglati tra la Direzione Provinciale della nostra amministrazione finanziaria e la “città del sale e della vela”. Di cosa si tratta esattamente? Gli istituti coinvolti da questa tappa sono il Professionale Gesualdo Bufalino, la scuola secondaria Nunzio Nasi e il Liceo scientifico Vincenzo Fardella, i quali accoglieranno in questi giorni le consuete iniziative ideate dagli uffici finanziari. In particolare, si è già cominciato con un ampio dibattito con i funzionari delle Entrate che ha preso spunto dalla visione di un dvd, altro strumento di supporto fondamentale al kit “Insieme per la legalità fiscale”.

Evasione fiscale: cresce nel primo bimestre 2011

 Anche nei primi due mesi del 2011 l’evasione fiscale in Italia, al pari del debito pubblico, è cresciuta. A rilevarlo è stata Contribuenti.it, Associazione Contribuenti Italiani, in accordo con un’indagine commissionata a KRLS Network of Business Ethics. Il dato del primo bimestre 2011 non fa altro che confermare in Italia il primato a livello europeo per quel che riguarda l’evasione fiscale; l’imponibile evaso, in base all’indagine, si attesta al 54,6% del totale, il che significa che mancano all’appello, ovverosia non sono soggetti a tassazione, la bellezza di 179 miliardi di euro su base annua. E sebbene, quindi, il Fisco registri oramai da qualche anno risultati in aumento per quel che riguarda il recupero da evasione, nel frattempo la montagna di imponibile evaso cresce in eguale misura. Dall’indagine KRLS Network of Business Ethics emerge altresì un calo della cosiddetta “Tax compliance”, ovverosia l’indice della fedeltà fiscale dei contribuenti italiani che negli ultimi cinque anni ha fatto registrare un crollo pari a quasi il 12%.

Prima casa: eredi esclusi dal bonus in caso di falsa dichiarazione

 Una delle ultime risoluzioni dell’Agenzia delle Entrate è stata piuttosto chiara in merito alla disciplina fiscale della prima casa: si tratta, per la precisione, della circolare 33/E che è stata pubblicata giusto due giorni fa e che ha contemplato una fattispecie particolare, vale a dire la falsa dichiarazione collegata all’agevolazione fiscale dell’abitazione. In effetti, nell’ipotesi di dichiarazione non veritiera, il bonus in questione viene inevitabilmente a decadere in relazione all’immobile, ma ciò non vale soltanto per chi ha dichiarato, ma anche per tutti coloro che sono coinvolti nella successione o nella donazione. Il falso è quello viene espresso in merito al possesso dei requisiti per conseguire il beneficio tributario, quindi le sanzioni pecuniarie del caso operano ad ampio raggio. La differenza con gli altri casi di decadenza è notevole: quando la residenza non viene sottoposta a trasferimento entro il termine di un anno e mezzo, o quando la casa viene ceduta nei cinque anni senza un contemporaneo riacquisto, l’imposta maggiorata della sanzione riguarda soltanto il dichiarante e non anche gli altri contribuenti menzionati in precedenza.