Emilia Romagna: tasse locali troppo alte secondo Cisl

La pressione fiscale di Regione, province, comuni in Emilia Romagna costa 1.584 euro a testa, contro i 1.319 del resto d´Italia. Lo sottolinea la Cisl emiliano-romagnola che colloca la regione al terzo posto dopo Lazio e Lombardia per pesantezza delle tasse e si prepara a presentare una serie di rivendicazioni alla presidenza della Regione in un convegno organizzato per sabato mattina in via Milazzo.

La fiscalità in Italia è insostenibile e ingiusta – afferma il segretario regionale Giorgio Graziani – l´86% dei contribuenti paga il 90% delle imposte.

Nel 91% dei Comuni emiliani l’addizionale Irpef incide per 109 euro in media, rispetto ai 104 euro del dato medio italiano. Il segretario regionale della Cisl Giorgio Graziani sostiene che in Emilia Romagna si pagano più tasse ma si hanno anche servizi di una qualità superiore al resto del Paese.

Pressione fiscale: Cgil, aumenta per lavoratori e pensionati

La divisione sindacale, in particolare per quel che riguarda il fisco ed il progetto di riforma, rischia di aiutare il Governo e di indebolire sia i lavoratori, sia i pensionati. Ad affermarlo è stato Agostino Megale, segretario confederale della Cgil, il quale ha sottolineato come il più grande Sindacato italiano, al fine di incalzare il Governo che, tra l’altro, al suo interno parla lingue diverse secondo l’esponente del Sindacato, sia pronto ad intensificare ogni iniziativa di mobilitazione. Al riguardo ricordiamo che la Cgil, senza un’azione unitaria con la Cisl e la Uil, il 12 marzo prossimo scenderà in piazza per lo sciopero generale che verterà su tre grandi punti: la crisi, il fisco e l’immigrazione. Intanto, cosa si può dire sulla pressione fiscale negli ultimi due anni in cui al Governo c’è stato il centrodestra?

Cgil: tasse troppo alte, sciopero 12 marzo

La Cgil annuncia lo sciopero generale sulle tasse per il 12 marzo 2010. Guglielmo Epifani, segretario generale, precisa:

È una protesta necessaria, i lavoratori sono strozzati dal fisco, il governo agisca. È da tempo che chiediamo una riduzione delle imposte sul lavoro dipendente e sui pensionati. Lo scorso anno dicemmo che sarebbe aumentato il prelievo sulle buste paga e tutti i dati l’hanno confermato.

Nel 2009 di fronte ad un aumento dell’1,7% delle retribuzioni di fatto, al netto della cassa integrazione e della disoccupazione, c’è stato un incremento del prelievo fiscale intorno all’1%. Ciò sottolinea, come avverte Epifani, che le tasse sul lavoro dipendente e sui pensionati continuano a salire.

Equitalia: recupero entrate locali più rapido e meno costoso

Nella gestione dell’intero ciclo legato alla riscossione, Equitalia punta a rendere sempre più estesi i servizi Web, gratuiti, su tutto il territorio nazionale di competenza. Ad affermarlo nelle scorse settimane è stato Marco Cuccagna, direttore generale di Equitalia, sottolineando come questo garantisca più efficienza e più economicità non solo a favore dei cittadino, ma anche per gli Enti locali. Non a caso, con l’operazione “zero carta” nell’intero ciclo della riscossione, Equitalia ha provveduto a mettere in rete lo scorso anno ben 5.600 comuni, facendo così risparmiare sia tempo, sia denaro in merito alla gestione cartacea delle comunicazioni che di norma sussisteva nel rapporto tra l’agente della riscossione e l’ente creditore. Il cosiddetto progetto “Informatizzazione enti”, infatti, ha permesso a livello locale una sensibile razionalizzazione della riscossione nel processo di recupero delle entrate da parte dei Comuni. Rispetto ai 1.000 Comuni del 2008, nel 2009 i Comuni italiani che hanno abbandonato la carta sono diventati, come accennato, ben 5.600.

Pd: tassiamo birra e alcolici

Il partito propone un aumento dell’imposta di fabbricazione su birra, alcolici intermedi, e alcol etilico per garantire la continuita’ contributiva dei Co.co.co. Lo prevede un emendamento presentato da un gruppo di deputati del Pd, tra i quali Damiano, Boccuzzi, Bobba, Santagata e Madia, e che è attualmente all’esame della commissione lavoro di Montecitorio. Con la norma si intendono aumentare le aliquote a partireal fine di assicurare un maggior gettito complessivo pari a 110 milioni di euro annui.

Obiettivo della misura é quindi quello di garantire le prestazioni previdenziali dei Co.co.co. e dei lavoratori a progetto anche quando il datore di lavoro o committente non ha versato regolarmente i contributi. Infatti se il datore di lavoro non adempie agli obblighi legali e non paga i contributi, non risulta nessun pregiudizio per il salariato, poichè i redditi da lavoro conseguiti da un dipendente dai quali il datore di lavoro ha dedotto i contributi legali vengono iscritti sul conto individuale anche se il datore di lavoro non ha versato i contributi alla cassa di compensazione.

Italia: carico fiscale tra i più alti d’Europa

Il carico fiscale é molto sentito nella penisola italiana: un’analisi condotta dall’Ufficio Studi degli artigiani di Mestre scatta una foto alla situazione Italiana in ambito di pressione fiscale sulle famiglie e raffigura una delle peggiori situazioni in Europa. L’ufficio nella sua indagine ha preso come punti di riferimento due famiglie, una italiana e una francese, famiglie composte da marito, moglie e due figli, e ne ha calcolato e confrontato l’imposta sulle persone fisiche. I risultati hanno mostrato una reale differenza tra sistema francese e italiano.

Nello specifico é stato esaminato il caso di un unico reddito di 30.000 euro percepito in una famiglia, in Francia il peso fiscale è di 348 euro, in Italia è di 5.010 euro. Un differenza di ben 4.662 euro. La comparazione ha riguardato solo la tassazione dell’imposta personale senza includere le addizionali IRPEF.

Arriva la tassa sui telefonini e gli mp3

Volete acquistare un telefonino o un mp3? La tecnologia ha un costo, e questo costo sembra sia destinato a lievitare, il governo, con decreto firmato il 30 dicembre dal ministro dei Beni e delle attività culturali Sandro Bondi tasserà cellulari, computer, decoder, e lettori mp3, ovvero tutti i dispositivi dotati di memoria. Riscuoterà il gettito la Siae, a causa della possibilità che un utente possa a diritto utilizzare quei dispositivi tecnologici per godere di una copia personale di cd e film acquistati.

Si parla quindi di possibilità dell’utent, quindi una sorta di presunzione che colpisce l’utente per un danno che comunque potrebbe non essere affatto stato commesso. E chi pagherà la tassa? Ovviamente i consumatori, con aumenti dei prezzi. Iniziano le contestazioni delle associazioni dei consumatori: Altroconsumo stima che oltre 250 milioni di euro l’anno finiranno nelle casse della SIAE.

Berlusconi sulle tasse: per ora niente tagli

L’attuale situazione di crisi non permette nessuna possibilita’ di riduzione delle imposte’, ha sottolineato il premier Silvio Berlusconi -. La situazione attuale del debito pubblico comportera’, solo di interessi, una spesa di 8 miliardi di euro all’anno. In questa situazione e’ fuori discussione poter pensare a un taglio delle imposte.

E sempre in questo contesto, secondo Berlusconi, e’ da prevedere tempi lunghi anche per la riforma fiscale.

Chi quindi sperava di pagare meno dovrà pazientare. Nel corso di una conferenza stampa al termine del Consiglio dei ministri, Berlusconi ha negato che nel futuro del governo ci sia un taglio delle tasse e ha scatenato la reazione dell’opposizione che accusa il premier di non mantenere le promesse e di essere irresponsabile.

Obama tassa le banche

La crisi, affermano alcuni economisti, é destinata ad affievolire sempre più proprio da quest’anno. Ma c’è chi pensa come continuare a lottare: tassare le banche per recuperare soldi. E’ la nuova misura anti-crisi allo studio del presidente americano Barack Obama che mira a ricavare fino a 120 miliardi di dollari tassando gli istituti finanziari, in modo da recuperare le somme sborsate dal governo nel quadro del piano anticrisi Troubled Asset Relief Program (Tarp) e ridurre il deficit.

Il presidente non ha ancora definito la struttura definitiva del progetto, ma sembra che sarà presto una realtà. Ovviamente l’amministrazione Obama non intende tassare le banche con difficoltà ma indirizzerà le nuove misure alle grandi banche i cui conti sono tornati positivi. I dettagli del piano saranno contenuti nella manovra di bilancio 2011 che Obama presenterà al Congresso di febbraio.

Canone Rai: le imprese non lo pagano

KRLS Network of Business Ethics in questi ultimi giorni sta effettuando, per conto di Contribuenti.it – Associazione Contribuenti Italiani, delle ricerche sulle tasse che risultano essere le più evase dagli italiani; ebbene, al riguardo è emerso che il canone Rai era la tassa più evasa dalle famiglie, ma il livello di evasione, con una percentuale del 96%, è altissimo anche tra le imprese. Insomma, secondo le rilevazioni KRLS Network of Business Ethics le imprese in Italia il canone Rai non lo pagano quando queste nelle loro sedi hanno un televisore e non solo, visto che si dovrebbe comunque pagare un “canone speciale” in presenza di apparecchiature come computer, iPod e sistemi di videosorveglianza posseduti dalle imprese, dagli enti privati e da quelli pubblici.

Multe Roma: termini ampi per adesione al “concordato”

Per aderire a Roma al “mini-condono“, definito anche “concordato”, sulle multe per infrazione al Codice della Strada emesse fino al 2004, ci sono termini sufficientemente ampi. Il Comune di Roma, infatti, ha reso noto che il termine ultimo per aderire è fissato al 15 maggio 2010, mentre Equitalia Gerit, nel frattempo, invierà tra gennaio e febbraio 2010 le relative cartelle di pagamento con gli importi delle multe ribassati grazie proprio al mini-condono che garantisce una riduzione, spesso molto ampia, degli importi originari. Per aderire al “concordato”, quindi, ci sono tempi comodi, dai due ai tre mesi, e c’è allo stesso modo tutto il tempo per poter valutare.

Tasse 2010: aumenteranno quelle locali e quelle statali

Nel 2010 la città italiana dove la pressione fiscale locale a livello tributario crescerà di più è quella di Napoli; a rilevarlo è Contribuenti.it in base ad un’indagine commissionata e realizzata da Krls Network of Business Ethics. Ma nel complesso c’è poco da stare allegri visto che dal Rapporto è emerso come nel 2010 crescerà in Italia sia la pressione fiscale statale, con un +0,7%, sia quella locale con un +5,3%. In particolare, nel 2010 a Napoli un cittadino pagherà di tasse locali ben 2.468,26,00 euro rispetto ad una media italiana di 1.670,21 euro; pur tuttavia, l’Associazione Contribuenti.it sottolinea come il triste primato di Napoli sia comunque “falsato” dalla tassa sui rifiuti che incide per ben 452,80 euro.

Pressione fiscale Lombardia: bassa quella sulle imposte “manovrabili”

In Lombardia, su un lavoratore dipendente, grava in media un importo pari a 267 euro annui di tasse legate alle addizionali regionali. Il dato, in particolare, si ricava da un recente studio effettuato dalla Cisl, ma sul quale la Regione Lombardia, in particolare, ha tenuto a precisare ed a mettere in evidenza come la pressione fiscale sui lavoratori, riguardo alle imposte “manovrabili” dalla Regione, sia alquanto bassa. Nel dettaglio, infatti, di quei 267 euro citati solo il 14,5%, corrispondente a meno di 40 euro, rappresenta in effetti una quota parte di tasse volute ed introdotte dalla Regione, mentre la restante parte è semplicemente frutto di imposte statali obbligatorie sulle quali, chiaramente, la Regione Lombardia non può per nulla metter mano.

Svizzera: tassa sulla mobilità per l’ambiente

L’organizzazione svizzera Pusch propone una riforma che trasformerebbe la tassa sul CO2 in tassa sull’energia e introdurrebbe imposte sull’utilizzo del suolo e sulla mobilità. Si tratterebbe di trasformare la tassa sul CO2 in tassa sull’energia e di introdurre imposte sull’utilizzo del suolo e sulla mobilità. La proposta quindi c’è, ma occorrono le condizioni quadro giuridiche e finanziarie per attuarla, come confermano i responsabili di Pusch in una conferenza stampa.
Per risolvere a lungo termine i principali problemi ambientali della Svizzera, Pusch propone quindi una riforma fiscale ecologica basata su tasse sull’energia, sull’utilizzo del suolo e sulla mobilita’, in parole semplici: più si inquina più si dovrà pagare.