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Pressione fiscale: Cgil, aumenta per lavoratori e pensionati

La divisione sindacale, in particolare per quel che riguarda il fisco ed il progetto di riforma, rischia di aiutare il Governo e di indebolire sia i lavoratori, sia i pensionati. Ad affermarlo è stato Agostino Megale, segretario confederale della Cgil, il quale ha sottolineato come il più grande Sindacato italiano, al fine di incalzare il Governo che, tra l’altro, al suo interno parla lingue diverse secondo l’esponente del Sindacato, sia pronto ad intensificare ogni iniziativa di mobilitazione. Al riguardo ricordiamo che la Cgil, senza un’azione unitaria con la Cisl e la Uil, il 12 marzo prossimo scenderà in piazza per lo sciopero generale che verterà su tre grandi punti: la crisi, il fisco e l’immigrazione. Intanto, cosa si può dire sulla pressione fiscale negli ultimi due anni in cui al Governo c’è stato il centrodestra?

La pressione fiscale è aumentata, è rimasta stabile o è diminuita? Ebbene, al riguardo Agostino Megale sostiene che dire che la pressione fiscale non è aumentata è come dire una bugia, visto che nel 2008 c’è stato un incremento del prelievo fiscale sui lavoratori dello 0,6%, mentre nell’anno che ci siamo da poco lasciati alle spalle la tassazione media è aumentata di un punto. Questo significa che, in base ai rilievi della Cgil, negli ultimi due anni i lavoratori ed i pensionati, oltre ad accusare le difficoltà legate alla crisi, hanno perso ulteriormente potere d’acquisto a causa di un inasprimento della tassazione.

Come diretta conseguenza il Sindacato nelle scorse settimane ha inviato, senza ottenere risposta, una lettera al Governo con tutta una serie di proposte finalizzate, a regime, ad abbattere in media di cento euro al mese la tassazione a carico dei lavoratori dipendenti e dei pensionati. Ma visto che l’Esecutivo non solo non ha accolto le proposte, ma non ha fornito neanche una risposta alla lettera del Sindacato, la Cgil ha rotto gli indugi ed ha proclamato lo sciopero generale contro la crisi e contro l’attuale sistema fiscale che ai più, e non solo ai Sindacati, appare iniquo ed ingiusto.