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Aliquote Irpef: Cgil chiede prima aliquota al 20%

In materia di aliquote Irpef, la prima, ovverosia quella cui è assoggettata la maggioranza dei redditi degli italiani, dovrebbe scendere dal 23% al 20%. E’ questa una delle richieste formulate dalla Cgil nell’ambito di una mobilitazione su lavoro, fisco e cittadinanza che il 12 marzo prossimo sfocerà nello sciopero generale proclamato ed organizzato in maniera non unitaria dal più grande Sindacato italiano visto che la Cisl e la Uil in merito non si sono accodate. Ma come trovare le risorse per poter tagliare di tre punti percentuali in Italia la prima aliquota sull’imposta sul reddito delle persone fisiche (Irpef)? Ebbene, la Cgil fa presente come la riduzione delle tasse a favore dei lavoratori e dei pensionati sia possibile mettendo in atto azioni efficaci di contrasto all’evasione ed all’elusione fiscale, ed aumentando la tassazione su stock option, grandi patrimoni e rendite finanziarie così come avviene in tanti Paesi europei. Tra gli altri punti cardine dello sciopero del prossimo 12 marzo c’è anche la richiesta di fermare i licenziamenti, affrontare le vertenze e costruire un futuro per il Paese.

Questo, in particolare, può avvenire adottando politiche di accoglienza degne di questo nome per i migranti, mentre dal fronte occupazionale occorre sostenere il reddito garantendo gli ammortizzatori sociali ai precari, aumentando i massimali per la cassa integrazione guadagni, raddoppiando le indennità di disoccupazione ed estendendo la cassa integrazione in deroga.

Un Rapporto dei giorni scorsi, redatto proprio dalla Cgil sulla cassa integrazione, rivelava come molte aziende siano ai limiti con il ricorso alla cassa integrazione avendo quasi esaurito le settimane a disposizione; lo dimostrano gli aumenti delle richieste di cassa integrazione straordinaria delle ultime settimane che come causale, nei casi più gravi, hanno avuta quella del fallimento, mentre per buona parte la cassa straordinaria è scattata per crisi aziendale a conferma di come ancora il peggio per il mercato del lavoro ed imprenditoriale non sembri per nulla essere alle spalle.