Si può dunque cominciare a far pervenire le richieste per l’accesso al credito d’imposta che è destinato a quelle imprese che sono solite promuovere i prodotti agroalimentari made in Italy all’estero: le disposizioni finali in questo senso sono contenute nel decreto del 4 febbraio del ministero delle Politiche agricole, alimentari e forestali, il quale stabilisce appunto quello che sono i termini e le modalità di presentazione delle richieste, oltre all’approvazione del modello da usare. Queste richieste devono essere inoltre allo stesso ministero, il quale provvederà poi ad esaminarle, in base all’ordine cronologico con cui sono state presentate; in una fase successiva, inoltre, verrà fornita una risposta, entro sessanta giorni, attraverso la comunicazione del riconoscimento del contributo, oppure, in caso contrario, il diniego per requisiti mancanti o per l’esaurimento dei fondi che sono stati appositamente stanziati.