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Bonus fiscale ricerca: Unindustria Bologna avvia azione legale

Riguardo agli investimenti in ricerca, Unindustria Bologna ha provveduto ad avviare un’azione legale nei confronti dell’Amministrazione Finanziaria riguardo al bonus fiscale che le imprese possono ottenere per gli investimenti a fini di ricerca. In particolare, Unindustria Bologna, forte tra l’altro dell’adesione di un nucleo pilota di imprese associate bolognesi ha provveduto a dar vita ad un vero e proprio movimento di pressione, avente carattere nazionale, contro il cosiddetto “click day” dello scorso mese di maggio proprio riguardo al bonus ricerca. Questo perché dal beneficio sono state escluse in tutta Italia migliaia di aziende, delle quali parecchie centinaia operano a Bologna con tutte le ripercussioni negative che ne conseguono. Unindustria Bologna si aspetta in merito un’adesione costante e continua da parte di tante imprese in modo tale da rendere l’iniziativa a carattere nazionale ed a difesa delle imprese che rappresenta.

L’azione legale, in particolare, è stata avviata in virtù del fatto che già dopo pochi minuti dall’avvio del “click day” dello scorso 6 maggio 2009 sono andati esauriti sia i fondi a disposizione per il 2008, sia quelli per il 2009; a conti fatti, quindi, come sottolinea Unindustria Bologna, ad essere premiate sono state solamente le imprese dal “click veloce“, mentre tutte le altre sono rimaste a bocca asciutta; l’esclusione è stata quindi in base alla velocità ed alle connessioni più efficienti, e non nel merito degli investimenti in ricerca e sviluppo che sono stati effettuati.

Tutto ciò è frutto dei cambiamenti avvenuti per la fruizione del credito di imposta sulle attività di ricerca delle imprese, visto che prima il beneficio era certo ed automatico grazie alla Legge Finanziaria 2007; successivamente, con il “Decreto anticrisi” del 2008, è stato introdotto l’obbligo della prenotazione telematica del credito di imposta con la conseguenza che la fruizione del beneficio non avviene più nella sostanza in base al merito, ma solo in base alla velocità che le imprese hanno nel cliccare con il mouse appena parte il “click day“; tutte le altre, in accordo con quanto mette in risalto Unindustria Bologna, si sono infatti viste respingere la richiesta telematica di prenotazione del credito di imposta con un “diniego” derivante proprio dal fatto che nell’arco di pochi minuti i fondi si erano già esauriti.