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Agevolazioni fiscali per il Made in Italy

Per il Made in Italy, ed in particolare per il comparto della moda e del tessile sono pronti ben 70 milioni di euro di agevolazioni fiscali con accesso senza limiti legati alla dimensione aziendale e/o alla natura giuridica dell’impresa. A darne notizia è l’Agenzia delle Entrate che al riguardo, con la Circolare numero 22/E, ha provveduto a fornire le istruzioni su come accedere, a valere degli investimenti effettuati quest’anno, alle agevolazioni fiscali che consistono nella detassazione del reddito d’impresa. A tal fine l’Amministrazione finanziaria ha messo a punto un vero e proprio vademecum che, così come previsto dal Decreto Legge numero 40, di quest’anno, va a premiare le imprese che effettuano investimenti sia per le attività di ricerca industriale, sia per lo sviluppo precompetitivo attraverso la realizzazione dei campionari; nel dettaglio, con la Circolare viene spiegato come accedere alla misura, chi può beneficiarne, su quali costi risulta essere ammissibile, come effettuare i calcoli e come presentare l’istanza per la fruizione delle agevolazioni fiscali per il Made in Italy.

Le aziende potenzialmente beneficiarie delle agevolazioni sono, come accennato, quelle che operano nel campo della produzione di reddito da attività del tessile, degli articoli in pelle e pelliccia e della confezione di articoli di abbigliamento anche se tali attività non vengono svolte in modo prevalente, ed anche se hanno avviato l’attività nell’anno in corso. In base all’ammontare degli investimenti effettuati, l’Amministrazione finanziaria sottolinea come l’agevolazione venga riconosciuta all’impresa indipendentemente dal fatto che il bilancio di esercizio sia stato chiuso in utile oppure in perdita; il meccanismo di detassazione, in particolare, spetta in via esclusiva ai fini dell’imposta sul reddito delle persone fisiche (Irpef) oppure dell’Ires.

L’Agenzia delle Entrate, in base alla richiesta di agevolazione presentata, comunicherà all’azienda l’importo massimo del risparmio di imposta ottenibile a fronte, comunque, in ottemperanza alle disposizioni comunitarie, di importi che non possono superare la soglia dei 200 mila euro.