Home » Tasse » I dettagli sulla detassazione della produttività

I dettagli sulla detassazione della produttività

Detassazione Della produttività anche per il 2013 con il varo del Dpcm in data 22 gennaio 2013. In base alle nuove direttive infatti per avere diritto alla tassazione agevolata sui redditi di lavoro dipendente occorrerà seguire una delle due strade proposte all’interno del provvedimento. In particolare è possibile ottenere l’agevolazione sia nel caso in cui l’aumento sia relativo ad un incremento di produttività aziendale sia nel caso in cui l’azienda realizzi degli obiettivi di flessibilità praticati in azienda (leggi anche detassazione produttività si allarga la platea degli aventi diritto)

Sul punto il ministero del Lavoro ha fornito ulteriori chiarimenti attraverso la circolare n. 15 del 2013. Per tale tipo di bonus sono stati stanziati circa 950 milioni di euro e potranno beneficiarne i lavoratori dipendenti che nel 2012 hanno avuto redditi non superiori ai 40 mila euro. Come per gli altri anni anche nel 2013 la norma di favore sarà applicata esclusivamente al settore privato in base ad accordi collettivi o in esecuzione di contratti, sottoscritti a livello aziendale o territoriale.

La detassazione nel 2013 sarà riconosciuta sino ad un importo massimo agevolabile pari a 2.500 euro e sarà assoggettata ad una tassazione del 10 % in luogo della tassazione irpef. Se l’importo erogato per le voci retributive detassabili supera i 2.500 euro l’eccedenza sarà assoggettata a tassazione ordinaria. La detassazione 2013 inoltre, a differenza del passato, prevede due modi per definire la retribuzione di produttività che può godere dell’agevolazione fiscale. L’altra via è invece una novità e permette di godere di una tassazione agevolata qualora vengano attivata una delle 4 misure previste dal Dpcm 22 gennaio 2013 e cioè flessibilità nell’orario, flessibilità nelle ferie, flessibilità impiego nuove tecnologie, flessibilità nelle mansioni. Questo tipo di via è comunque rimessa alla valutazione della contrattazione collettiva, che potrà sfruttarla in relazione al fatto che si voglia raggiungere gli obiettivi. Sul punto inoltre il ministero del Lavoro ha già ribadito che le vie da seguire sono anche cumulabili tra loro.