Azione legale contro la tassa sui cellulari

L’associazione dei consumatori Codacons (Coordinamento delle Associazioni per la Difesa dell’Ambiente e dei Diritti degli Utenti e dei Consumatori) è sempre molto agguerrita quando si tratta di difendere i cittadini: non è un caso, quindi, che sia stata proprio essa a recarsi in tribunale per contrastare la tassa di concessione governativa che di solito viene versata da quegli italiani che sono in possesso di un abbonamento per la telefonia mobile. L’ammontare complessivo di questa stessa tassa è pari a novantuno milioni di euro ogni anno, ragione per cui l’associazione si è sentita in dovere di intervenire.

Bonus ricerca e sviluppo fino ad esaurimento fondi

Il beneficio fiscale legato al cosiddetto bonus ricerca e sviluppo, può essere concesso ai richiedenti nel limite delle risorse che vengono stanziate dallo Stato. A metterlo in evidenza è stata in data odierna, venerdì 22 aprile 2011, l’Agenzia delle Entrate in forza ad alcune sentenze, in Abruzzo, da parte della Commissione tributaria regionale, che danno ragione all’Amministrazione finanziaria dello Stato. Trattasi, in particolare, di due pronunce del 25 marzo scorso da parte dei  giudici della Sezione Staccata di Pescara che, in materia di “click day” sul bonus ricerca e sviluppo, hanno accolto gli appelli proposti dall’Agenzia delle Entrate. Introdotto con la Legge numero 296 del 2006, il bonus ricerca e sviluppo viene concesso in base proprio al cosiddetto “click day“, ovverosia sulla base dell’ordine cronologico di ricezione delle istanze, rappresentata da un formulario da inviare in modalità telematica, e nei limiti degli importi annualmente messi a disposizione dallo Stato.

Bonus fiscale ricerca: Unindustria Bologna avvia azione legale

Riguardo agli investimenti in ricerca, Unindustria Bologna ha provveduto ad avviare un’azione legale nei confronti dell’Amministrazione Finanziaria riguardo al bonus fiscale che le imprese possono ottenere per gli investimenti a fini di ricerca. In particolare, Unindustria Bologna, forte tra l’altro dell’adesione di un nucleo pilota di imprese associate bolognesi ha provveduto a dar vita ad un vero e proprio movimento di pressione, avente carattere nazionale, contro il cosiddetto “click day” dello scorso mese di maggio proprio riguardo al bonus ricerca. Questo perché dal beneficio sono state escluse in tutta Italia migliaia di aziende, delle quali parecchie centinaia operano a Bologna con tutte le ripercussioni negative che ne conseguono. Unindustria Bologna si aspetta in merito un’adesione costante e continua da parte di tante imprese in modo tale da rendere l’iniziativa a carattere nazionale ed a difesa delle imprese che rappresenta.