Le novità sull’eco-bonus edilizio del 55%

Le tematiche ambientali sono sempre di grandi attualità e anche il nostro paese non è da meno: l’ultimo riferimento importante in questo senso è offerto senza dubbio dall’approvazione di una risoluzione relativa al credito d’imposta per tutte quelle misure che sono volte a favorire e agevolare l’efficienza e il risparmio energetico in ambito edilizio. L’aliquota in questione, quella del cosiddetto “eco-bonus”, ammonta al 55% come è noto ormai da tempo. Questa specifica approvazione è stata resa possibile grazie al voto unanime da parte della Commissione Ambiente della Camera dei Deputati, una decisione senz’altro importante.

Gli ultimi chiarimenti sul bonus edilizio del 36%

Gli ultimi chiarimenti in merito al bonus fiscale del 36% e relativo alle ristrutturazioni edilizie risale ormai a un mese fa: in particolare, i dubbi più recenti su questa agevolazione hanno riguardato il modo in cui considerare le spese per i lavori e gli interventi sulle abitazioni e sulle loro pertinenze. In base a quanto stabilito dalla nostra amministrazione finanziaria, queste stesse spese non possono essere considerate in maniera autonoma in nessun caso. La fruizione del beneficio tributario in questione è infatti regolata da norme ben precise. In pratica, leggendo attentamente i testi normativi di riferimento e le varie pronunce delle Entrate, ci si accorge che quando i lavori di ristrutturazione edilizia vanno a riferirsi all’abitazione principale e alle pertinenze, allora il calcolo del rimborso deve essere effettuato necessariamente sulla spesa totale.

Precari under 35: le istruzioni dell’Inps per il bonus

Cinquemila euro possono essere sufficienti per il sostentamento dei giovani precari con prole a seguito? L’Istituto Nazionale di Previdenza Sociale ne è convinta, tanto da aver dettato istruzioni ben precise per beneficiare di questo bonus destinato appunto ai contribuenti menzionati: l’erogazione delle somme di denaro sarà un compito specifico del Ministero della Gioventù e l’obiettivo che si intende perseguire è quello di agevolare l’occupazione giovanile, in particolare quella di chi ha un’età inferiore ai trentacinque anni, mediante appositi contratti a tempo indeterminato, senza disdegnare il tempo parziale. In pratica, verrà istituita un’apposita banca dati in grado di contenere tutti questi nominativi, con lavoratori che attualmente vantano un’occupazione precaria (ad esempio quella occasionale, a progetto o a inserimento), ma l’elenco andrà a ricomprendere persino coloro che si trovano in una condizione di disoccupazione proprio a causa di questi contratti.

Associazioni sportive dilettantistiche: la scadenza del 15 settembre

Una settimana esatta: manca davvero poco tempo alla scadenza fiscale che riguarda da vicino le associazioni sportive dilettantistiche, quelle senza scopo di lucro e le cosiddette pro-loco. A cosa devo adempiere di preciso? La data del prossimo 15 settembre sarà il riferimento per quel che riguarda l’annotazione dei corrispettivi e dei proventi totali che sono stati realizzati nelle attività commerciali del mese di agosto. Ovviamente, c’è anche la possibilità di porre in essere il tutto mediante un’unica registrazione. In particolare, c’è un limite preciso per queste stesse attività, vale a dire 250mila euro, oltre i quali non viene contemplata la medesima operazione. La scadenza in questione ci consente di affrontare una recente pronuncia della Commissione Tributaria Provinciale di Pisa, la quale ha disciplinato proprio questo ambito.

Bonus bebè: Agenzia Entrate estranea a domande restituzione

Mille euro tondi tondi, da incassare agevolmente alla Posta, in presenza, in famiglia, di nuovi nati. Era questa la misura del cosiddetto bonus bebè attiva su tutto il territorio nazionale negli anni scorsi; tale bonus, tra l’altro, era stato promosso e pubblicizzato attraverso l’invio al domicilio delle famiglie di milioni di lettere attraverso le quali, nel rispetto dei requisiti, si veniva invitati ad incassare il bonus. Ora invece a quanto pare, così come denunciano da diversi giorni le Associazioni dei Consumatori, a carico di alcune di queste famiglie è scattata la richiesta di restituzione del bonus. Ma chi ha inviato queste lettere? Ebbene, al riguardo, con un comunicato ufficiale, l’Agenzia delle Entrate si è dichiarata totalmente estranea sia alle lettere inviate nel 2005 per l’accesso al bonus bebè, sia a quelle per cui in queste ultime settimane viene chiesta la restituzione.

Bonus energia e ristrutturazioni: i tagli della manovra

Le correzioni approntate dal governo con la nuova manovra economica sono davvero molte, ma ve n’è una che riguarda molto da vicino il mondo delle tasse: in effetti, la riduzione della ritenuta d’acconto sulle riqualificazioni dal punto di vista energetico e sulle ristrutturazioni edilizie dovrebbe diventare presto realtà. In pratica, l’aliquota di queste due detrazioni tributarie dovrebbe passare dall’attuale 10% a un più morbido 4%, così come espressamente richiesto da tempo dalle imprese del settore. L’aggravio fiscale verrà dunque ridimensionato? Il nostro esecutivo si è accorto che la percentuale adottata finora avrebbe provocato solamente delle crisi di liquidità. Le norme di base rimangono sempre le stesse, ma vi potrebbero essere maggiori disponibilità finanziarie per chi opera nei due comparti in questione. In particolare, il carico fiscale più leggero andrebbe a tutto vantaggio delle aziende di dimensioni minori.

Bebè: per i nati nel 2010 prestiti fino al 30 giugno

Il Dipartimento per le Politiche familiari ha deciso di venire incontro a quei genitori che hanno avuto un bambino lo scorso anno: per ogni neonato del 2010, infatti, è previsto un prestito agevolato che potrà essere ottenuto fino al prossimo 30 giugno: la fruizione è semplice, basta presentare l’apposita domanda che consente di accedere al cosiddetto Fondo di credito per i nuovi nati. Nel dettaglio, questo sostegno finanziario e fiscale all’infanzia prevede una somma pari a cinquemila euro, la quale dovrà comunque essere restituita nei cinque anni successivi a un tasso scontato rispetto ai consueti finanziamenti con cui siamo abituati ad avere a che fare. L’iniziativa è rivolta anche a quei bambini che sono stati adottati nel triennio compreso tra il 2009 e il 2011.

Sconti infragruppo: non si configura una elusione fiscale

La Corte di Cassazione ha aggiunto un altro tassello alla disciplina fiscale del cosiddetto transfer pricing: secondo la Suprema Corte, infatti, quando aziende del nostro paese e società di nazionalità estera pongono in essere delle operazioni con sconti infragruppo, queste stesse attività non hanno alcun rilievo in relazione a tale normativa. Si tratta di una sentenza piuttosto controversa e che è andata a sciogliere i dubbi sorti in merito a un contenzioso degli anni Novanta, quindi piuttosto datato. Se le imprese coinvolte fanno parte di un gruppo, la loro valutazione deve avvenire necessariamente al “valore normale”, vale a dire quel valore che rappresenta il prezzo di libera concorrenza, le condizioni che sarebbero state stabilite da parti completamente indipendenti. Nel dettaglio, questa disputa aveva riguardato un’impresa italiana e altre consociate alle prese con degli sconti solitamente non adottati sulle cessioni di beni simili a società indipendenti.

Bonus energia disponibile anche per il solare termodinamico

Gli impianti di produzione di energia con il sistema solare termodinamico beneficiano della detrazione fiscale al 55%. Un impianto solare termodinamico sfrutta la componente termica dell’energia solare per la produzione di energia elettrica. La risoluzione numero 12/E dell’Agenzia delle Entrate ha confermato il beneficio fiscale per l’installazione di impianti solari termodinamici a concentrazione solare, perché gli impianti termodinamici sono pienamente assimilabili, a quelli solari. A fini della fruizione del beneficio fiscale l’Enea (Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile) fa presente come le detrazioni spettino interamente se l’impianto viene utilizzato per la produzione di acqua calda, mentre se oltre a produrre acqua calda si produce anche energia elettrica, la detrazione spetta comunque ma solo limitatamente agli usi termici.

Bonus ristrutturazioni: domande in aumento nella Regione Basilicata

In base ai dati consolidati dei primi dieci mesi dello scorso anno, anche nella Regione Basilicata le domande di bonus per le ristrutturazioni edilizie si sono attestate in aumento. A darne notizia nelle scorse settimane è stata proprio la Direzione regionale Basilicata dell’Agenzia delle Entrate nel precisare come le domande, a quota 1.104 nel periodo sopra indicato, siano cresciute del 2,22% rispetto allo stesso periodo dell’anno 2009. A livello territoriale, nel periodo gennaio-ottobre 2010, sul totale di 1104 richieste di detrazione al 36% sulle spese sostenute ed ammissibili per i lavori di ristrutturazione, 480 sono giunte dalla Provincia di Matera, e le restanti 624 domande dalla Provincia di Potenza. Considerando le domande dei primi dieci mesi del 2010, dall’inizio della misura nella Regione Basilicata sono giunte presso il Centro Operativo dell’Agenzia delle Entrate di Pescara un totale di 13.719 richieste di bonus da parte di altrettanti cittadini lucani.

Bonus ristrutturazioni: il punto nella Regione Sicilia

Nei primi dieci mesi del corrente anno, ovverosia da gennaio ad ottobre 2010, i contribuenti della Regione Sicilia hanno inviato al Centro operativo di Pescara un totale di 8.500 circa comunicazioni al fine di poter fruire del bonus fiscale sulle ristrutturazioni edilizie. A darne notizia mercoledì scorso, 22 dicembre 2010, è stata la Direzione dell’Agenzia delle Entrate della Regione Sicilia nel sottolineare come, a livello geografico, quella di Palermo si confermi la Provincia dell’Isola con il maggior numero di comunicazioni presentate, ben 2.348; a seguire c’è la Provincia di Messina, con 1722 comunicazioni, e poi Catania con 1624, Siracusa con 705, e poi Trapani, Ragusa, Agrigento, Caltanissetta ed infine Enna, fanalino di coda, con 312 comunicazioni per fruire del bonus ristrutturazioni.

Irap e assunzioni: il Piemonte taglia la base imponibile

La scure della regione Piemonte si è abbattuta in tutta la sua potenza sulla base imponibile dell’Irap: la deduzione fiscale a cui ci stiamo riferendo sarà pari ad almeno cinquemila euro ed è stata pensata per quelle aziende che dal prossimo mese di gennaio intendo assumere nuove persone con contratti a tempo indeterminato. Tra l’altro, questo specifico provvedimento raddoppia il proprio totale nell’ipotesi in cui l’assunto è un soggetto di età superiore ai cinquanta anni e che deve essere ricollocato nel mondo del lavoro. Il tutto, comunque, rientra a pieno titolo nel cosiddetto “piano straordinario per l’occupazione”, un pacchetto da ben 400 milioni di euro; il nuovo bonus non ha alcun limite che è già stato stabilito, anzi viene ad accompagnarsi alle assunzioni a tempo indeterminato, senza alcuna distinzione tra il tempo pieno e il part-time, con uno specifico riferimento ai contratti che verranno attivati da qui al 2013.

Bonus tessile anche per chi fabbrica bottoni

Bonus tessile anche per chi fabbrica i bottoni, ma non per chi produce le sopracciglia finte, i bastoni da passeggio, gli ombrelli e le parrucche. Questo è quanto l’Agenzia delle Entrate, con una circolare, la 57/E, emanata nella giornata di ieri, martedì 14 dicembre 2010, ha chiarito in merito alla Legge di conversione del decreto che allarga i potenziali beneficiari del bonus tessile fruibile da parte di chi, come sopra accennato, fabbrica bottoni, siano essi automatici o a pressione, sia a chi opera negli articoli in pelle e pelliccia ed articoli di abbigliamento anche se tale attività non viene svolta ed esercitata dall’impresa in maniera prevalente. Inoltre, contrariamente a quanto fissato in precedenza, la richiesta del bonus tessile, utilizzando il nuovo modello Crt, non deve essere presentata entro il 20 gennaio 2011, ma entro e non oltre il 31 dicembre del 2010. La maturazione del bonus richiedibile al Fisco non è solamente strettamente legata alla realizzazione dei campionari, ma anche al luogo visto che tale realizzazione deve comunque avvenire all’interno del territorio dell’Unione Europea.