I periti sono soliti compilare delle relazioni tecniche piuttosto approfondite: questi documenti sono soggetti, come previsto espressamente dalla legge, all’imposta di bollo, ma cosa succede quanto si tratta di atti che vanno a rappresentare degli allegati, oltre che una parte integrante di altri atti che sono soggetti a tale tributo fin dall’origine? Quando si ha a che fare con atti o documenti che costituiscono degli allegati alle relazioni in questione, bisogna fare riferimento a quanto previsto dal Dpr 642 del 1972 (“Disciplina dell’imposta di bollo”).
Redazione
Le detrazioni fiscali per i prodotti farmaceutici
La detrazione fiscale che è valida per l’acquisto di determinati medicinali va approfondita nel dettaglio: per ottenere, infatti, questa sottrazione d’imposta che si riferisce all’Irpef (Imposta sul Reddito delle Persone Fisiche) del 19%, più precisamente per le spese che sono sostenute ai fini dell’acquisto di tali prodotti è necessario possedere la fattura o il cosiddetto “scontrino parlante”. Nel dettaglio, questi due documenti sono in grado di indicare in maniera precisa qual è la natura del bene (la distinzione tra farmaco o medicinale in questo senso), ma anche la quantità esatta del prodotto che è stato acquisito e il codice fiscale del soggetto a cui è destinato il prodotto in questione.
Il trasferimento telematico degli adempimenti Inail
L’Inail (Istituto Nazionale per l’Assicurazione contro gli Infortuni sul Lavoro e le Malattie Professionali) sta dimostrando di avere una vera e propria predilezione per il web: il prossimo 28 settembre, infatti, sarà una data fondamentale in questo senso, con le denunce che sono utili per iscrivere o far cessare le attività imprenditoriali che verranno realizzate attraverso l’apposito servizio telematico, accedendo al sito internet ufficiale dell’ente. Lo stesso discorso deve essere fatto per quel che riguarda le denunce relative ai cosiddetti “lavori temporanei”, senza dimenticare i contratti di somministrazione.
La tassazione delle indennità di servitù
Quando la costituzione o l’estinzione coattiva di una servitù provocano un danno permanente, il proprietario o chi ne ha diritto può ricevere una indennità che è proporzionale alla diminuzione della redditività e del valore dell’immobile asservito: cosa accade quando si ha diritto a una indennità simile per quel che riguarda una proprietà volta a realizzare un’opera di pubblica utilità. Ebbene, le somme che sono percepite a tale titolo e che sono volte a questo scopo non sono in nessun caso soggette a imposizione fiscale e questo per un motivo ben preciso.
Ultimi cinque giorni per la denuncia contributiva Enpals
Mancano appena cinque giorni alla scadenza che l’Agenzia delle Entrate ha previsto e fissato per la denuncia contributiva mensile unificata dell’Enpals (Ente Nazionale di Previdenza e di Assistenza per i Lavoratori dello Spettacolo e dello Sport Professionistico): entro il prossimo 25 settembre, infatti, sarà necessario provvedere in questo senso, vale a dire presentando la denuncia delle somme che sono dovute e che sono state versate nel corso del mese di agosto. Il riferimento va in questo caso a quei lavoratori che sono occupati nel settore in questione, facendo attenzione al periodo di lavoro e alla retribuzione che è stata percepita da ogni singolo soggetto.
Le agevolazioni fiscali per i patti di famiglia
Per avere la definizione del patto di famiglia bisogna affidarsi al codice civile: l’articolo 768-bis di quest’ultimo (il capo V-bis è dedicato proprio a tali patti) ne parla infatti come di quel contratto che è compatibile a tutte le disposizioni che sono fissate per l’impresa familiare e che rispetta allo stesso tempo le varie forme che può assumere una determinata società. Inoltre, elemento ancora più importante, con questo patto l’imprenditore ha la possibilità di trasferire per intero oppure parzialmente la compagnia stessa; il soggetti che è titolare di partecipazioni in una società, al contrario, provvede con esso al trasferimento totale o parziale delle proprie quote a uno o a più discendenti.
La Spagna tasserà la vendita di elettricità
Le tasse saranno pure impopolari, ma non c’è governo che non faccia ricorso ad esse per fronteggiare e risolvere i propri problemi finanziari: uno dei tanti casi è senza dubbio quello della Spagna, con il paese iberico che è da tempo in difficoltà economiche. Di conseguenza, il governo di Madrid ha deciso di imporre una tassazione ben precisa su quei ricavi che derivano dalla vendita di energia elettrica. L’annuncio è stato fatto direttamente dal ministro dell’Energia spagnolo, Josè Maria Soria, il quale ha elencato quelle che sono le caratteristiche principali del tributo in questione.
La detassazione delle indennità di volo
Il contratto collettivo di lavoro prevede delle indennità di navigazione e di volo ben precise per quel che riguarda il personale aereo: in effetti, esse sono utili per la formazione del reddito nella misura del 50% del loro importo complessivo. In aggiunta, si può concretizzare su queste indennità una detassazione, ma è valida proprio in tutte le situazioni. Ad esempio, ci si può chiedere se una detassazione, magari anche solo parziale, può riguardare le indennità del personale che è stato collocato a riposo. Anzitutto, bisogna subito sottolineare come le indennità di navigazione e quelle di volo concorrono a formare la base di una pensione.
Cambia il nome di alcune causali contributo dell’Inps
Nomen omen recita un’antica locuzione latina, il nome è destino: questa frase è più che azzeccata per sintetizzare quanto avvenuto in relazione ad alcune causali contributo che sono di spettanza dell’Inps (Istituto Nazionale della Previdenza Sociale). Nello specifico, si tratta di quelle causali che vengono sfruttate per perfezionare il pagamento di determinati contributi previdenziali mediante i modelli F24 e F24 EP (Enti Pubblici). Che cosa è successo di preciso? Le denominazioni delle causali sono cambiate e ora vi sono quelle nuove di zecca, come aveva richiesto da tempo lo stesso ente un mese fa.
Scadenze fiscali: ultimi cinque giorni per l’esenzione Ires
I contribuenti interessanti hanno a disposizione ancora cinque giorni per rispettare la scadenza prevista dalla nostra amministrazione finanziaria in merito alla presentazione del modello per l’esenzione dall’Ires (Imposta sul Reddito delle Società): come si può facilmente intuire, i soggetti coinvolti sono le associazioni che non perseguono alcun fine di lucro e che quindi puntano alla richiesta di benefici tributari. Queste stesse associazioni devono operare per dar vita, realizzare o partecipare a manifestazioni che abbiano un interesse storico particolare, ma anche dal punto di vista artistico e culturale, in primis quelle che sono legate agli usi e alle tradizioni di determinate comunità locali.
L’Inps riduce gli interessi di mora per i pagamenti in ritardo
La circolare numero 112 che l’Istituto Nazionale della Previdenza Sociale ha provveduto a rendere pubblica proprio nel corso della giornata odierna ha avuto come oggetto la misura di alcuni interessi di mora: nello specifico, si tratta di quelli che è necessario pagare nel caso in cui vi sia un versamento in ritardo delle somme iscritte a ruolo. Ebbene, rifacendosi a quanto stabilito dal Dpr 602 del 1973 (“Disposizioni sulla riscossione delle imposte sul reddito”), tali interessi vengono applicati nel momento in cui decorre la notifica della cartella di pagamento e fino a quando la somma non è stata saldata, con il tasso in questione che viene determinato ogni anno con un apposito decreto del Ministero delle Finanze, in base alla media dei tassi bancari attivi.
La tassa sulle emissioni aeree rischia la soppressione
Uno dei possibili alleati della lotta all’inquinamento atmosferico rischia di essere sospeso e cancellato: si tratta della tassa sulle emissioni aeree, un tributo che è stato progetto proprio per evitare l’emissione eccessiva di anidride carbonica attraverso i vettori, ma gli ultimi avvenimenti stanno facendo letteralmente vacillare la misura in questione. In effetti, potrebbe essere la stessa Unione Europea a raccomandare tale passo indietro, in modo da scongiurare qualsiasi tipo di discordia con le due principali economie a livello internazionale, gli Stati Uniti e la Cina. In cosa consiste il problema, visto che si sta parlando di una imposta virtuosa e utile?
I successi estivi del Fisco argentino
I risultati conseguiti a luglio dall’Administracion Federal de Ingresos Publicos (Afip), l’Agenzia delle Entrate argentina, sono stati a dir poco brillanti: nel mese in questione, infatti, l’ente che è incaricato di imporre le tasse per conto del governo di Buenos Aires è stato capace di totalizzare entrate fiscali per 61,31 miliardi di pesos, con un aumento da record rispetto allo stesso periodo di un anno fa (più di ventotto punti percentuali per la precisione). Le previsioni iniziali non erano state così ottimistiche, anzi si pensava addirittura che il record precedente, quello di maggio (61,02 miliardi di pesos), non fosse ulteriormente superabile.
Gli ultimi aggiornamenti dell’Annuario del Contribuente 2012
Le norme tributarie sono in continua evoluzione e non soltanto negli ultimi tempi: è proprio per questo motivo che l’Annuario del Contribuente di quest’anno è stato opportunamente modificato, con diversi aggiornamenti che ora sono già stati messi a disposizione sul web. Di cosa si è trattato nello specifico? Le principali considerazioni riguardano senza dubbio il cosiddetto “bonus sicurezza” e l’imposta che grava sugli aerotaxi e gli aerei privati, ma non si può limitare solamente a questo discorso. Ma andiamo per ordine.