Inflazione raddoppiata l’anno scorso: i prezzi continueranno a salire anche per questo 2012. I dati dell’Istat sottolineano che l’inflazione nel 2010 ha raggiunto il 2,8%, quasi il doppio rispetto all’1,5% dell’anno prima e per quest’anno i prezzi lieviteranno ancora a causa di tasse, rincari, a partire da bollette, pedaggi e benzina. Codacons ha previsto una stangata da 1.059 euro a famiglia. Il caro carburanti inoltre mette in allarme anche le associazioni degli agricoltori relativamente ai prezzi dei loro prodotti, conseguentemente il caro benzina si rifletterà sui prezzi del cibo, costringendo una famiglia su tre a tagliare i propri consumi. Bollette, tasse, canone tv, pensioni che non salgono, contributi previdenziali, accise benzina: ecco quali sono le spese che contribuiranno ad alleggerire le tasche degli italiani.
giannip
Gli studenti napoletani chiedono il rimborso delle tasse
Le tasse sono al centro dell’attenzione pubblica in questo periodo. Lo stesso premier Monti non fa altro che ricordare agli italiani che a causa di questo periodo di austerità, i sacrifici sono indispensabili per portare il Paese fuori dal baratro. Pensioni, casa, consumi, sono solo alcuni punti che sono stati toccati dalla manovra finanziaria: adesso anche gli studenti si ribellano. Al pagamento delle tasse dovrebbe corrispondere l’erogazione di un servizio adeguato, ma sembra non sia stata questa la risposta ottenuta dagli studenti.
Niente contanti per le pensioni sopra i 1000 euro
Da giorni le polemiche imperversano sul web per il nuovo provvedimento del Governo Monti riguardo le pensioni sopra i 1000 euro. In sostanza, chi riceve dall’INPS una cifra superiore (per la precisione a 980 euro) non potrà ritirarla in contanti ma dovrà essere necessariamente erogata per vie diverse.
In particolare la scelta che i pensionati possono fare è tra l’apertura di un conto corrente per l’addebito della cifra, l’apertura di un libretto postale oppure la sottoscrizione di una carta ricaricabile. Dopo aver scelto il canale preferito, bisognerà recarsi all’ufficio dell’INPS più vicino per comunicare la decisione, o, in alternativa, eseguire la procedura on-line creata ad-hoc.
Tassa sui migranti: 200 euro per rinnovare il permesso di soggiorno
Duecento euro per rinnovare il permesso di soggiorno. Finora la somma dovuta ammontava a ottanta euro. Da quest’anno però gli stranieri residenti in Italia dovranno sborsare di più, con il gettito ricavato si finanzieranno i rimpatri degli irregolari. Il cosiddetto “Fondo rimpatri”, quello utilizzato per rimandare in patria i migranti che arrivano in modo irregolare: solo una metà sarà destinata a questo fondo, l’altro 50% andrà al Viminale per spese di ordine pubblico e sicurezza e per finanziare gli sportelli unici e l’integrazione. Dal 30 gennaio prossimo la norma firmata a ottobre 2011 dagli allora ministri dell’Interno Roberto Maroni e dell’Economia Giulio Tremonti, il nome esatto é “contributo per il rilascio e rinnovo del permesso di soggiorno” e l’importo non é fisso ma varia in base alla durata del permesso.
Tassa su barche oltre 10 metri con la manovra Monti
L’articolo 16 della manovra Monti, prevede l’imposta di stazionamento, un nuovo balzello che toccherà tutte le barche sopra i 10 metri e inciderà da un minimo di 5 euro al giorno per gli scafi dai 10,01 ai 12 metri fino a un massimo di 703 euro al giorno per chi invece può permettersi barche di dimensioni superiori ai 64 metri. La tassa dovrà essere pagata ogni anno a partire dal prossimo mese di maggio. A Giorgio Armani il suo ”Main” da 65 metri costera’ 256.595 euro l’anno, a Roman Abramovich andrà peggio visto che possiede uno yatch di ben 163 metri. Cifre altissime che stordiscono i comuni mortali, che però non si limitano a lanciare l’allarme che, anche tra gli addetti del settore sta già risuonando pesantemente.
Equitalia tra recupero tasse e proteste
Equitalia, l’istituzione più temuta del paese, attiva i suoi mezzi per recuperare il debito dei cittadini morosi, in un momento di difficoltà per le casse dello stato, in cui il ruolo di recupero delle tasse si rivela fondamentale: Equitalia assume così in questo contesto un ruolo protagonista. Equitalia é infatti la società che ha l’ingrato compito di riscuotere i tributi. In rete é possibile leggere la testimonianza di qualcuno che sostiene di aver scoperto “per caso” di essere finito nel mirino della società, non avendo ricevuto la notifica della cartella esattoriale: si viene poi a scoprire che i beni di proprietà sono gravati da un’iscrizione ipotecaria perchè non avendo ottenuto la notifica della cartella e decorsi 60 giorni senza opposizione, si forma automaticamente il titolo esecutivo e quindi l’iscrizione ipotecaria.
Le tasse più strane della storia
Se non ci diamo pace per le tasse introdotte dal governo Monti, possiamo, forse, tirare un po’ su il morale sapendo che, nel corso dei secoli, c’è qualcuno che ha fatto di peggio. Se Monti ha introdotto un maggior peso fiscale per la nobile causa di salvare l’Italia dal baratro, non osiamo immaginare perchè meno di sette anni fa, nello stato di Maryland, qualcuno introdusse una tassa sullo scarico: e non si tratta di scarichi di materiali oppure avanzi, scarti di un qualcosa di misterioso, in questo caso si parla proprio dell’atto di scaricare quando si va al bagno. Ma vediamo insieme, solo alcune delle tasse più strane della storia. E alcune sono anche decisamente recenti.
Tassa aggiuntiva dell’1,5% sui capitali scudati
Potrebbe generare un gettito di circa 2,1 miliardi, secondo le stime del governo, la tassa straordinaria sugli oltre 180 miliardi condonati con lo scudo fiscale. Ma d’altra parte potrebbe rivelarsi molto fumo e nulla più: la procedura prevede che siano le banche a trattenere l’imposta dalle attività rimpatriate, ma se il contribuente ha reinvestito il denaro in altre attività finanziarie o semplicemente ha spostato la sua posizione presso un’altra banca, chi sarebbe il sostituto di imposta? Un’operazione non facilissima quindi, inoltre, sulla sua concretizzazione potrebbe pesare anche le perplessità degli intermediari finanziari interessati. E’ questo il quesito a cui sono giunti i tecnici della Camera dopo un’attenta analisi del decreto legge.
Calendario scadenze fiscali gennaio 2012
Il 2012 é alle porte e con il nuovo anno dobbiamo rammentare anche le prossime scadenze fiscali: ricordare entro quando pagare ci permetterà di non essere colti alla sprovvista e conseguentemente, evitare gli interessi di mora laddove previsti. Giusto il tempo di dare il benvenuto al capodanno, il 2 gennaio é il primo giorno contraddistinto da alcune scadenze fiscali piuttosto importanti: vediamo nel dettaglio quali sono le principali tasse da pagare per il mese di gennaio 2012, con riferimento ai contribuenti persone fisiche.
La fat tax contro obesità e cibi spazzatura
Il nostro é un mondo squilibrato. Da un lato la parte Sud del nostro pianeta soffre la fame e l’obesità é una parola sconosciuta. Dall’altro lato invece il grasso in eccesso ha assunto le caratteristiche quasi di un’epidemia: secondo l’Organizzazione mondiale della sanità (Oms) l’obesità rappresenta uno dei principali problemi di salute pubblica nel mondo, quasi una “malattia” che si sya diffondendo in molti Paesi e che può causare, in assenza di un’azione immediata, problemi anche molto gravi.
Tassa sulla disoccupazione o per la partecipazione ai concorsi pubblici?
L’iter per partecipare a un concorso pubblico é solitamente lo stesso: la domanda di partecipazione va scritta su carta semplice oppure su un modulo ufficiale emesso dall’ente, bisogna spedirla all’amministrazione che ha bandito il concorso, firmarla e aspettare il giorno del concorso. Non dimenticate il pagamento della tassa concorsuale, la nota tassa per la partecipazione nei concorsi pubblici. Da tempo ormai si riscontra sempre più spesso nei bandi di concorsi pubblici la tassa concorsuale, ovviamente obbligatoria per chi desidera partecipare a tale concorso pubblico. In mancanza di pagamento ed esibizione di avvenuto pagamento, il soggetto viene escluso dalla procedura concorsuale.
Tassa sui bagel a New York
Prima di avventurarci in filosofiche considerazioni cerchiamo di ricreare la scena, per renderci almeno conto del tenore di questa tassa: siamo a New York e in pratica, un americano ha comprato un bagel e se lo porta a casa incartato pagando un prezzo normale, nello stesso momento un suo concittadino ha deciso di mangiarlo nel negozio e lo paga il 9-10%, non a causa del servizio al tavolo. A New York si sono inventati questa nuova tassazione che colpisce il consumo dei prodotti di bottega.
La tassa sulle streghe genera proteste in Romania
Immaginate uno scenario funesto, un palazzo avvolto dalla nebbia e una moltitudine di streghe pronte a maledire chiunque osi contrariarle: non siamo sul set dell’ultimo film di Dario Argento, anche se forse non siamo troppo lontani da uno scenario del genere. Il luogo di incontro di queste non troppo simpatiche signore é la Romania, dove essere strega pare che rappresenti un vero e proprio lavoro, con tanto di tasse da pagare e fondo pensionistico in regola.
Tassa sui fedeli in Germania
Sono lontani i tempi in cui qualcuno disse: “Gratuitamente avete ricevuto gratuitamente date”. Se volete appartenere a una chiesa dovete pagare una tassa, obbligatoriamente. E se proprio non ne volete sapere, l’unico modo per sottrarsi a questo balzello é la scomunica. In pratica occorre prendersi la briga di andare in una sorta di tribunale amministrativo e firmare una dichiarazione in questo senso, per cancellare il proprio nome dagli elenchi dei battezzati. Un atto a cui potrebbero arrivare le persone non solo per presa di posizioni polemiche o mere questioni di principio, ma anche per motivi economici, dovuti alla scarsità di denaro.