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Tassa sulla disoccupazione o per la partecipazione ai concorsi pubblici?

L’iter per partecipare a un concorso pubblico é solitamente lo stesso: la domanda di partecipazione va scritta su carta semplice oppure su un modulo ufficiale emesso dall’ente, bisogna spedirla all’amministrazione che ha bandito il concorso, firmarla e aspettare il giorno del concorso. Non dimenticate il pagamento della tassa concorsuale, la nota tassa per la partecipazione nei concorsi pubblici. Da tempo ormai si riscontra sempre più spesso nei bandi di concorsi pubblici la tassa concorsuale, ovviamente obbligatoria per chi desidera partecipare a tale concorso pubblico. In mancanza di pagamento ed esibizione di avvenuto pagamento, il soggetto viene escluso dalla procedura concorsuale.

Solitamente quindi, tutti i concorrenti dei concorsi per incarichi pubblici, devono versare una somma, di importo compreso tra i 10 ed i 15 euro, a titolo di contributo alle spese amministrative. Una somma non certo altissima, ma se si considera che a partecipare questi concorsi sono dei disoccupati, che molto spesso gravano sulle famiglie e che ancor più spesso partecipano a concorsi per cercare di trovare un lavoro, questa somma inizia a pesare. Arriva quindi sotto forma di diritto di segreteria la spesa per partecipare a un concorso pubblico e trova la ratio nel surplus di impegni a cui sono sottoposte le segreterie nel gestire le centinaia di domande dei partecipanti. Oppure é un modo per rimpolpare le entrate, speculando sulle centinaia di giovani che desiderano sfuggire alla disoccupazione?

Il disagio occupazionale in Italia è molto elevato e abbiamo da risolvere un problema forse grande come non c’è mai stato nel nostro Paese – ha detto il ministro dello sviluppo Corrado Passera -. Ci sono molti milioni di persone che da noi, dal Parlamento e dal governo, si aspettano delle novità. Al momento il trend non è certo nella direzione giusta. Crescita e creazione di posti di lavoro sono comunque una priorità fondamentale del governo Monti.

2 commenti su “Tassa sulla disoccupazione o per la partecipazione ai concorsi pubblici?”

  1. non ci trovo niente di strano. ho partecipato a moltissimi concorsi pubblici negli anni ottanta, pagando sempre delle (piccole) somme per poter partecipare….

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