Il decreto milleproroghe è legge

Il governo riceve la fiducia sul Milleproroghe al Senato con 155 voti a favore, 122 contrari e nessun astenuto. Si ferma dunque sotto quota 161. Il provvedimento, già approvato dalla Camera, viene dunque convertito in legge.

Riscossione locale: la nuova versione del Milleproroghe

Il bilancio e la contabilità rappresentano uno dei momenti più delicati per qualsiasi società o ente: è forse per questo motivo che il Decreto Milleproroghe ha beneficiato di un apposito emendamento che prevede un nuovo termine temporale per l’approvazione dei bilanci preventivi di quest’anno, maggior tempo a disposizione per quantificare in maniera corretta ogni valore relativo agli enti locali. La nuova data in questione è il 30 giugno del 2012, anche se in questa maniera verranno coinvolti nel posticipo anche i termini relativi alle aliquote dell’Imposta Municipale Unica (Imu), dell’addizionale Irpef e di altri tributi che fanno riferimento alle ultime manovre finanziarie del nostro paese.

Crediti d’imposta: l’importanza dell’approvazione del bilancio

La data di approvazione del bilancio relativo a un assemblea societaria riveste un’importanza fondamentale per quel che riguarda i crediti di imposta: più precisamente, il riferimento in questione deve andare alla trasformazione delle attività per le imposte anticipate che vengono iscritte in contabilità, visto che questo stesso credito può essere sfruttato proprio a partire dal riferimento temporale che è stato appena menzionato. Il chiarimento non è di poco conto ed è per questo motivo che è stato reso pubblico dalla nostra amministrazione finanziaria in una recente circolare, la 94/E che risale a quattro giorni fa per la precisione. Tra l’altro, questa misura deve essere necessariamente indicata nella dichiarazione dei redditi, senza alcuna distinzione per quel che concerne l’ammontare complessivo.

Fondi comuni di investimento: le novità della tassazione

La riforma fiscale dei fondi comuni di investimento è finalmente realtà. L’operatività piena di queste nuove regole si avrà a breve, più precisamente il prossimo 1° luglio, quando i prodotti finanziari del nostro diritto beneficeranno di un trattamento tributo simile a quello che si può riscontrare all’interno della Comunità Europea: la conferma è giunta da Assogestioni, la quale ha voluto sottolineare come la proficua collaborazione con l’Agenzia delle Entrate abbia prodotto questo importante risultato. Di quali novità si tratta esattamente? Il preambolo di questa innovazione era stato rappresentato dal recente Decreto Milleproroghe, approvato in Senato lo scorso 16 febbraio; da quel momento in poi si è pensato a questa sorta di rivoluzione degli investimenti.

Basilicata: la regione impugna la tassa sulle disgrazie

La particolare denominazione di “tassa sulle disgrazie” è stato affibbiato a uno dei tanti provvedimenti che sono stati inseriti nel cosiddetto Decreto Milleproroghe: nello specifico, questa imposizione fiscale prevede che le accise sui carburanti vengano aumentate nell’ipotesi di una calamità naturale (da qui il nome così curioso ma anche incisivo). La scelta del governo sembra andare contro le esigenze più naturali dei cittadini, e quindi non deve stupire più di tanto l’ultima iniziativa adottata a tal proposito dalla Regione Basilicata. In effetti, la regione meridionale ha impugnato questo stesso tributo di fronte alla Corte Costituzionale, adducendo come motivo principale la violazione di ben quattro articoli della nostra Costituzione. L’associazione tra la tassa e la Basilicata è dovuta al fatto che lo scorso 1° marzo si è verificata proprio in questa zona una forte alluvione, la quale ha provocato danni considerevoli per tutto il metapontino.

Modelli Eas: il Milleproroghe concede tempo fino al 31 marzo

Tra i tanti provvedimenti che sono stati introdotti dal Decreto Milleproroghe, ce n’è uno di importanza fondamentale per quel che riguarda gli adempimenti fiscali: in effetti, questa legge ha prorogato fino al prossimo 31 marzo il termine relativo alla presentazione del cosiddetto modello Eas (Enti Associativi). Come è noto, questa disciplina riguarda tutti quegli enti che hanno optato per il regime di decommercializzazione dal punto di vista tributario e dell’Iva in riferimento alle loro attività. L’approvazione di tale documento non è così lontana nel tempo, anzi risale addirittura al 2009, quando sono state fissati modalità e termini per la presentazione del modello. La scadenza originaria e relativa a quegli enti che erano stati istituiti dopo il 29 novembre del 2008 era stata stabilita in sessanta giorni dalla nascita effettiva della società, anche se vi erano possibilità di proroga nel caso il termine non coincidesse con una data precedente all’ultimo giorno del 2009.

Sisma Abruzzo: tra cinque mesi il versamento della prima rata

I contribuenti abruzzesi che sono stati gravemente danneggiati e colpiti dal sisma del 2009 hanno a disposizione dei termini ben precisi per quel che concerne le rate dei versamenti fiscali: come è noto, infatti, in base a quanto è disposto dal Decreto 78 del 2010 (“Misure urgenti in materia di stabilizzazione finanziaria e di competitività”), le rate in questione vengono sospese per venire incontro alle esigenze di questi soggetti. Fondamentale, poi, è la circolare 117 che l’Inps ha provveduto a pubblicare lo scorso anno, in modo da precisare quali sono le modalità specifiche per recuperare i contributi che sono stati appunto sospesi a causa del terremoto di quasi due anni fa. La riscossione a cui stiamo facendo riferimento, sia in relazione al periodo che va aprile 2009 fino a giugno 2010 sia per l’arco temporale che ricomprendeva tutto lo scorso anno nella sua interezza, deve avvenire in maniera dilazionata, ovvero in centoventi rate da pagare ogni mese, di importo costante e a partire dal mese di gennaio che è appena terminato.