Fisco e Università: Umbria, controlli sulle borse di studio

L’articolo numero 34 della nostra Costituzione sancisce che le borse di studio debbano essere concesse a questi studenti che, provenienti da famiglie bisognose, sono meritevoli in ragione dei risultati raggiunti. A ricordarlo è stato Maurizio Oliviero, l’Amministratore Unico dell’Azienda per il diritto allo studio universitario (Adisu) della Regione Umbria in concomitanza con la stipula di un importante accordo tra l’Agenzia stessa, il Comando Regionale della Guardia di Finanza, e l’Agenzia delle Entrate dell’Umbria nell’ambito di una collaborazione finalizzata a far emergere le segnalazioni inerenti posizioni di soggetti che, nel percepire la borsa di studio, risultano essere caratterizzati da una sproporzione notevole tra le manifestazioni di capacità contributiva che saranno riscontrate, ed i redditi che effettivamente vengono dichiarati.

Fisco e Comuni Emilia-Romagna: alleanza antievasione vincente

Nella Regione Emilia-Romagna l’alleanza antievasione tra i Comuni e l’Agenzia delle Entrate funziona. Lo dimostrano i dati forniti dalla Direzione regionale che, in particolare, ha fatto presente come ci siano state, al 30 settembre scorso, oltre 6.000 segnalazioni qualificate a fronte di imposte accertate per 7 milioni di euro, e ben 38 milioni di euro recuperati. Ricordiamo al riguardo come ai Comuni, in base alle segnalazioni qualificate, spetti il 33% della somme riscosse dal Fisco a titolo definitivo che, quindi, vanno a finire proprio nelle casse degli Enti locali. L’alleanza antievasione permette ai Comuni di acquisire risorse che poi possono essere spese per la collettività nell’ambito di quella che è in tutto e per tutto un’alleanza antievasione in senso federalista. Di queste oltre 6 mila segnalazioni, il 70% ha interessato l’area della proprietà edilizia e del patrimonio immobiliare a conferma di come siano questi i comparti con maggiore tasso di evasione.

Contenzioso tributario: il Fisco vince con le dichiarazioni di terzi

Nuovo “colpo” dell’Agenzia delle Entrate, stavolta nella Regione Veneto, ed in particolare nel Comune di Thiene dopo che l’Amministrazione finanziaria dello Stato ha scovato e smascherato una società immobiliare che ha occultato al Fisco la bellezza di 1,18 milioni di euro, e che ha visto le Entrate vincere dinanzi alla  commissione tributaria di Vicenza anche a seguito delle dichiarazioni di terzi che hanno contribuito a convincere i giudici. Questo è quanto, in sintesi, ha reso noto in data odierna, mercoledì 6 ottobre 2010, la Direzione regionale del Veneto dell’Agenzia delle Entrate nel rivelare come oggetto dei controlli siano stati parecchi atti di compravendita immobiliare con prezzi indicati inferiori a quelli di mercato e con i mutuatari che, invece, andavano a stipulare mutui per importi decisamente superiori. Il Fisco, in particolare, è risalito ai maggiori e reali prezzi di compravendita degli immobili utilizzando sia i dati dell’OMI, l’Osservatorio Mercato Immobiliare, sia le testimonianze dei mutuatari con 13 acquirenti su un totale di 50 che hanno ammesso d’aver versato alla società immobiliare più denaro rispetto a quello effettivamente indicato nel rogito.

Evasione fiscale: Veneto, Fisco scopre nuove truffe

Nella Regione Veneto l’Agenzia delle Entrate nei giorni scorsi ha reso noto d’aver messo a segno, in materia di lotta e di contrasto all’elusione ed all’evasione fiscale, dei nuovi “colpi”, a partire da quello che a Rovigo ha portato al recupero di oltre 700 mila euro che sono stati versati da parte di strutture sanitarie private con sede in Italia che, attraverso la tecnica evasiva delle “cartiere”, si facevano emettere fatture false da una società di Madeira con il chiaro intento di alleggerire il carico fiscale. In particolare, nel mirino del Fisco sono finiti tre centri medici e di fisioterapia, convenzionati con il Servizio Sanitario Nazionale, che sono stati oggetto di accertamenti da parte dell’Agenzia delle Entrate di Rovigo che ha rilevato l’inserimento a bilancio di fatture, per costi inesistenti sostenuti, emesse dalla cartiera portoghese.

Equitalia: assistente virtuale per la nuova cartella di pagamento

In merito alla nuova cartella di pagamento di Equitalia, al fine di poter familiarizzare con il nuovo modello, arriva via Web anche l’assistente virtuale. A darne notizia in data odierna è stata la stessa Equitalia nel porre l’accento sul fatto che le politiche inerenti la campagna d’autunno a favore dei contribuenti sbarcano anche sul Web. In particolare, la nuova cartella di Equitalia è entrata in vigore è già le società del Gruppo pubblico hanno provveduto ad iniziare a recapitarle, ragion per cui con l’assistente virtuale c’è un’opportunità ed una soluzione in più per poter subito prendere dimestichezza con il nuovo modello. In questo modo, online, comodamente seduti davanti al proprio personal computer, accedendo al sito Internet di Equitalia, www.equitaliaspa.it, il contribuente può prendere dimestichezza con la nuova cartella di pagamento grazie alle immagini e ad una voce guidata.

Fisco: Comuni Emilia-Romagna, alleanza antievasione si rafforza

Monteveglio, Ferriere e Anzola dell’Emilia. Sono questi, in ordine di tempo, gli ultimi tre Comuni dell’Emilia-Romagna che, nell’ambito dell’alleanza anti-evasione tra l’Agenzia delle Entrate e l’ANCI, Associazione Nazionale Comuni Italiani (ANCI), hanno sottoscritto il relativo protocollo d’intesa. A darne notizia è stata l’Agenzia delle Entrate – Direzione generale dell’Emilia-Romagna, nel sottolineare come con queste “new entry” i Comuni emiliano-romagnoli cosiddetti “caccia evasori” salgano a quota 203. Tutti i 203 Comuni emiliano-romagnoli che hanno aderito al protocollo ANCI-Entrate, inviando delle segnalazioni qualificate, potranno ottenere il 33% delle somme che, a seguito di controlli ed accertamenti, il Fisco andrà a recuperare a titolo definitivo. Le segnalazioni qualificate, nel rispetto delle norme sulla privacy e sulla sicurezza, viaggiano via Web e riguardano posizioni soggettive dalle quali emergono potenziali situazioni evasive ed elusive ai fini fiscali.

Svalutazione partecipazioni società estere: quando il trucco non funziona

Nella Regione Emilia-Romagna, ed in particolare a Parma, l’Agenzia delle Entrate ha ottenuto un’altra vittoria dinanzi alla competente Commissione Tributaria Provinciale in merito ad un’operazione su capitale sociale condotta da una multinazionale attraverso un vero e proprio stratagemma. Nel dettaglio, una multinazionale operante nel comparto della lavorazione del vetro aveva acquisito il 100% del capitale sociale di un’azienda francese, ma al termine del perfezionamento dell’operazione di acquisizione aveva subito provveduto a svalutare la partecipazione al fine di potersi andare ad avvantaggiare delle deduzioni fiscali previste in questi casi. I funzionari del Fisco, insospettivi dalla tempistica repentina dell’operazione, hanno attivato i controlli contestando alla multinazionale il trucco in bilancio che ha generato un ammanco di 4,5 milioni di euro a fronte di un’evasione di imposta pari a ben 2,5 milioni di euro.

Evasione fiscale: Parma, quadro d’autore nel salotto dell’amministratore

A fronte di una maggiore imposta accertata pari a ben 1,3 milioni di euro, l’Agenzia delle Entrate a Parma ha scovato ben 5 milioni di euro, a seguito di verifiche fiscali effettuate dai funzionari, a carico di una società parmense operante nel settore immobiliare. L’indagine, in particolare, ha riguardato gli anni dal 2006 al 2008 a seguito di note di credito sull’imposta sul valore aggiunto (Iva) alquanto sospette. In accordo con quanto rivela l’Agenzia delle Entrate della Regione Emilia-Romagna, queste note di credito presentavano l’emissione nei confronti di altre società del gruppo parmense operante nel settore immobiliare, ma soprattutto avevano un importo troppo elevato in ragione al fatturato complessivo. Ed oltre ai guadagni in nero, ed alle note di credito ingiustificate, i funzionari delle Entrate hanno anche scovato un’opera d’arte inserita nei costi d’azienda ma in bella mostra nel salotto dell’amministratore. Trattasi, in particolare, di un’opera che, con un valore di mercato pari a 115 mila euro, è attribuita ad Abraham Brueghel, un pittore fiammingo, ed era stata inserita come arredo d’impresa.

Contrasto all’evasione fiscale: alleanza Entrate – Comune di Alessandria

Anche il Comune di Alessandria è diventato “caccia-evasore”. Nell’ambito delle misure di contrasto all’evasione fiscale, infatti, anche il Comune di Alessandria ha ufficialmente aderito al protocollo d’intesa che su scala nazionale è stato stipulato dall’Amministrazione finanziaria dello Stato con l’Ifel, Istituto per la finanza e l’economia locale, e con l’Associazione nazionale dei comuni italiani (Anci). Il meccanismo di partecipazione da parte del Comune di Alessandria, così come i vantaggi, sono gli stessi di quelli acquisiti su tutto il territorio nazionale dagli altri Comuni “caccia-evasori”. Nel dettaglio, il Comune di Alessandria avrà un ruolo attivo sia in materia di accertamento con l’invio di segnalazioni qualificate, sia riguardo alla riscossione dei tributi visto che, proprio in funzione delle segnalazioni inviate, dei relativi accertamenti e delle maggiori imposte incassate a titolo definitivo, nelle casse comunali arriverà il 33% degli importi che saranno definitivamente recuperati dall’Erario.

Equitalia: cartelle esattoriali, quelle nuove sono più chiare

Il nuovo modello di cartella esattoriale introdotto da Equitalia è sia più vicino al contribuente, sia più comprensibile da capire. A sottolinearlo, sebbene il ricevimento di una cartella esattoriale non faccia di certo piacere a nessuno, è stata l’Associazione Altroconsumo nel mettere in risalto come i miglioramenti al documento iniziano già dalla prima pagina della cartella dove nel frontespizio ora si capisce meglio chi è l’ente creditore che ci chiede dei soldi da versare, sia esso l’Istituto Nazionale per la Previdenza Sociale (Inps), il Comune oppure l’Agenzia delle Entrate. La chiarezza del dato è di fondamentale importanza visto che in caso di richiesta di chiarimenti, informazioni, o per presentare opposizione alla cartella, il contribuente può più facilmente comprendere a chi rivolgersi. Gli altri miglioramenti nella cartella riguardano la possibilità per il contribuente di avvalersi della rateazione, nonché l’indicazione relativa al fatto che per il saldo della cartella esattoriale ci sono sessanta giorni di tempo.

Recupero tributi: in Toscana dati 2010 in aumento

Nei primi sette mesi dell’anno in corso nella Regione Toscana sono stati recuperati tributi di competenza regionale per complessivi 64,6 milioni di euro, in forte rialzo rispetto ai 38,32 milioni di euro recuperati nello stesso periodo del 2009. A metterlo in risalto è stata l’Amministrazione regionale in concomitanza con una riunione che lunedì scorso si è tenuta, sul tema del ripristino della legalità fiscale, con le Asl, la Guardia di Finanza, l’Agenzia delle Entrate, l’Inps e gli Enti locali. Al riguardo, in accordo con quanto già più volte ribadito dall’assessore alle finanze e al bilancio della Regione Toscana, Riccardo Nencini, c’è bisogno di un patto tra tutti i soggetti che sono deputati a mettere in atto azioni di lotta e di contrasto all’evasione fiscale. La riunione si è conclusa dopo aver istituito al riguardo un gruppo di lavoro, e dopo che ci si è dati appuntamento alla fine del corrente mese per presentare una o più proposte operative. L’assessore Nencini è infatti dell’idea che si possano ottenere migliori risultati dalla lotta all’evasione fiscale facendo gioco di squadra con strategie di controllo che siano condivise.

Evasione fiscale: DJ e cubiste nel mirino del fisco

E’ stata a tutto campo quest’anno la campagna estiva antievasione dell’Agenzia delle Entrate. Dopo i “blitz” delle scorse settimane che, in materia di lotta all’evasione fiscale internazionale, hanno riguardato le filiali di banche estere in Italia, di recente gli “007” del Fisco hanno infatti passato al setaccio i litorali nel momento più “caldo” delle vacanze estive al fine sia di scovare sacche di evasione tra gli operatori economici, sia di “pizzicare” contribuenti con una capacità di spesa ben superiore ai livelli di reddito indicati al Fisco. Nell’ambito di questi controlli a tappeto prima del Ferragosto, nella Regione Friuli Venezia Giulia, è scattato un “blitz” congiunto tra i funzionari dell’Agenzia delle Entrate e quelli della Siae con l’obiettivo di “setacciare” i ritrovi della vita notturna durante i weekend: dai bar ai ristoranti e passando per le discoteche senza “risparmiare” neanche i camerieri ai tavoli, i DJ e le ballerine di lap dance.

Evasione fiscale: giro di vite sulle scommesse a rischio zero

L’Agenzia delle Entrate, nell’ambito delle azioni di lotta e di contrasto all’evasione fiscale, ha annunciato una nuova offensiva attraverso il cosiddetto progetto “Rischio Scommessa” (Ri.Sco) che in particolare mira a colpire quelle imprese che, per quel che riguarda i contratti di prestito titoli, stipulano false scommesse con il preciso scopo di andare a truffare il Fisco. Al riguardo, citando operazioni sospette con aziende estere, nella rete della task force Antifrode dell’Agenzia delle Entrate sono cadute oltre 200 aziende italiane, di dimensioni medio piccole, nell’ambito di controlli a tappeto su tutto il territorio nazionale ed in prevalenza nelle Regioni del Veneto, Emilia-Romagna e Lombardia. Nel mirino dell’Amministrazione finanziaria dello Stato sono così finiti i cosiddetti “stock lending“, contratti stipulati facendo un vero e proprio gioco sporco sulle puntate in virtù del fatto che, a fronte di un esito scontato della scommessa, l’unica puntata è contro il Fisco al fine di trarne dei vantaggi.

Evasione fiscale: giorni caldi in Toscana

Gli ultimi, ma anche i prossimi giorni nella Regione Toscana sono stati e saranno molto ma molto caldi per quel che riguarda le azioni di lotta e di contrasto all’evasione fiscale. La Direzione regionale delle Entrate ha infatti reso noto venerdì scorso che i funzionari del Fisco, che non vanno in vacanza, stanno passando al setaccio sul territorio regionale i bar, i ristoranti e gli stabilimenti balneari presso quelle zone e quelle aree ad elevata vocazione turistica. Non solo bar, ristoranti e stabilimenti balneari sono finiti sotto la lente del Fisco visto che i controlli sul territorio toscano riguardano e riguarderanno nei prossimi giorni, quelli più “caldi” per fare affari nelle zone di mare, anche i campeggi, gli alberghi, i locali notturni, i porti, le gelaterie e le trattorie.