Evasione fiscale: Veneto, Fisco scopre nuove truffe

Nella Regione Veneto l’Agenzia delle Entrate nei giorni scorsi ha reso noto d’aver messo a segno, in materia di lotta e di contrasto all’elusione ed all’evasione fiscale, dei nuovi “colpi”, a partire da quello che a Rovigo ha portato al recupero di oltre 700 mila euro che sono stati versati da parte di strutture sanitarie private con sede in Italia che, attraverso la tecnica evasiva delle “cartiere”, si facevano emettere fatture false da una società di Madeira con il chiaro intento di alleggerire il carico fiscale. In particolare, nel mirino del Fisco sono finiti tre centri medici e di fisioterapia, convenzionati con il Servizio Sanitario Nazionale, che sono stati oggetto di accertamenti da parte dell’Agenzia delle Entrate di Rovigo che ha rilevato l’inserimento a bilancio di fatture, per costi inesistenti sostenuti, emesse dalla cartiera portoghese.

Nella fase del contenzioso, le tre strutture di fisioterapia e mediche non hanno fornito documentazione di congruità delle operazioni contestate dal Fisco e, di conseguenza, a valere sugli anni 2006 e 2007 le strutture coinvolte pagano al Fisco 632 mila euro unitamente ad altri 100 mila euro a carico dei soci che nel frattempo s’erano intascato il dividendo per gli utili distribuiti.

A Thiene, invece, l’Agenzia delle Entrate è intervenuta in merito ad una truffa architettata nel settore delle assicurazioni da un manager infedele che non ha versato ai propri clienti la bellezza di 400 mila euro di premi da liquidazione danni. Il manager, in particolare, dopo aver patteggiato per il reato di truffa aggravata e continuata, s’è trovato poi nei guai proprio per effetto dell’intervento del Fisco che, nello specifico, sfruttando anche le cronache giudiziarie s’è messo al lavoro emettendo degli avvisi di accertamento. Questo perché la Legge, ed in particolare la numero 557/1993, sancisce che “i proventi derivanti da fatti, atti o attività qualificabili come illecito civile, penale, amministrativo devono essere tassati“.