Auto per disabili con IVA al 4 per cento: ecco come

Forse non tutti sanno che coloro che hanno una disabilità certificata possono godere di alcune provvidenze concesse dalla legge quadro in materia. Una di queste prevede il pagamento di una percentuale minore di IVA nell’acquisto di un autovettura. I disabili che acquistano un’auto nuova sono infatti soggetti al pagamento dell’IVA con aliquota al 4 per cento e non a quella nazionale al 22 per cento. Ecco quali sono le agevolazioni di cui si può godere quanto di acquista un’auto per disabili per se stessi o per un proprio familiare a carico.

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Bollo Auto, ora si paga anche on line

La scadenza del bollo auto prevista per il 31 gennaio 2014, può essere fatta anche comodamente da casa,  tramite internet banking o anche tramite uffici e delegazioni Aci, negli uffici postali, agenzie e tabaccai abilitati.

Superbollo, scadenza entro 10 novembre

Oltre ai soliti appuntamenti con l’Iva per i commercianti, il pagamento di Unico, della cedolare secca, arriva questo mese anche il superbollo auto. Si tratta di una misura che riguarda non tutti i cittadini ma solo alcuni contribuenti e cioè coloro che sono possessori di veicoli che superano i 225 kilowatt di potenza. Ogni kilowatt oltre questa soglia prevede 10 euro di tassa. L’addizionale erariale sulla tassa automobilistica (il nome tecnico del superbollo) si applica a coloro che il 6 luglio 2011 erano in possesso di un’automobile con potenza superiore ai 225 kw che equivalenti quindi a 306 cavalli. Attenzione, si parla di possessori e quindi non solo i proprietari, ma anche gli usufruttuari e gli utilizzatori in leasing (come risulta dall’iscrizione al Pra). Il gettito derivante, al contrario del normale bollo auto non finirà nelle casse delle Regioni ma dell’erario.

Bollo auto: 170 mld nel 2011 per l’automobile‎

Se l’imposta Rai è  odiata dal 45,5% delle 8 mila persone che hanno risposto al  sondaggio realizzato dall’ Ifel, il centro studio dell’Associazione nazionale dei comuni italiani (Anci) in collaborazione con il centro ricerche statistiche Swg,   il bollo auto, si attesta in seconda posizione con il 14.2% di persone che detestano questa tassa. Il bollo é infatti un fardello che pesa su tutti gli automobilisti: quest’anno per la macchina le famiglie italiane spenderanno ben 170 miliardi di euro.  Una cifra al limite della sostenibilita’, che impone una riforma, ha sottolineato il presidente dell’Aci, Enrico Gelpi, in occasione dei lavori del quarto Forum Internazionale delle Polizie Locali organizzato dall’Automobile Club d’Italia a Riva del Garda (Trento).

Superbollo 2011, nuova tassa per i SUV

Arriva una nuova tassa promossa dal Governo, ribattezzata da molti come “superbollo 2011” sta suscitando parecchie polemiche tra coloro che possiedono un SUV. Proprio in questi giorni è stata proposta questa nuova tassa dedicata ai SUV e, in generale, alle “auto potenti”, ovvero quelle che hano una una potenza superiore a 170 Cv (o 125 kW, come si legge nella bozza). Ciò significa che non saranno colpiti solo i SUV, sappiamo benissimo che esistono diversi veicoli di grossa cilindrata che saranno comprese in questa categoria.

Olanda: bollo addio, nuova tassa a Km

Il pagamento del bollo auto é un appuntamento dal quale nessuno può esimersi. La tassa automobilistica regionale, meglio conosciuta come bollo è una tassa di proprietà sul possesso di un veicolo da parte di un cittadino italiano. La spesa per la tassa non è fissa, ma varia in base alla regione di residenza del cittadino e al tipo di autovettura immatricolata. Bisogna fare attenzione a essere puntuali nel pagarla perchè le penali potrebbero essere anche pari al 30% dell’importo.

In Olanda il bollo auto non esisterà più. O meglio, per essere precisi, non sarà più una tassa fissa: dal 2012 gli automobilisti olandesi dovranno pagare una nuova tassa a chilometro percorso. La misura, secondo il governo che l’ha emanata, permetterà di ridurre il traffico e limitare le emissioni di CO2 del 10%.

Da tassa di circolazione a tassa di possesso

Tassa di circolazione o bollo? Dovremmo dire la “vecchia tassa di circolazione”, perchè oggi si chiama tassa di possesso. E la differenza non é poca, significa quindi che se abbiamo l’auto in garage dobbiamo pagare la tassa anche se non la usiamo? Evidentemente sì, almeno così si deduce dal cambiamento della nomenclatura. Quindi bollo di circolazione (da pagare solo se si “circolava”) divenuto ora tassa di possesso (da pagare per il solo possesso dell’auto).

La tassa regionale automobilistica é un tributo regionale, a carico sia dei veicoli iscritti al PRA (in questo caso si chiama tassa regionale di proprietà, meglio conosciuta come “bollo auto” ) sia dei veicoli non iscritti al PRA, es. ciclomotori, nel qual caso essa viene chiamata tassa regionale di circolazione. Dal 1° gennaio 1999 la competenza in materia di tasse automobilistiche è stata trasferita dal ministero delle Finanze alle Regioni a statuto ordinario e alle Province autonome di Bolzano e Trento.