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Carburanti: incassi record ma è contento solo l’erario

Nel 2012 la spesa sostenuta dagli italiani per l’acquisto di carburanti di autotrazione è stata pari a 67,4 miliardi di euro, circa il 4,7 % in più rispetto al 2011. Il centro studi Promotor ha infatti elaborato i dati del ministero dello Sviluppo economico al fine di stabilire quali siano realmente i costi che incidono in merito all’acquisto ed alla gestione dei veicoli.

Occorre ricordare che sin dal 2005 la spesa per benzina e gasolio è quella che incide maggiormente in relazione a tali tipi di spese. La crescita che si è avuta nel 2012 assume contorni ancora più rilevanti se si considera che l’incremento è avvenuto anche in una fase in cui le spese generale ed i consumi sono in diminuzione. Infatti nel 2011 la spesa per tali tipi di prodotti ha subito un drastico calo: meno 11,4 per cento, a dimostrazione che gli italiani hanno tirato sempre più la cinghia. Non solo nel 2011 in base ai dati Aiscat il traffico dei veicoli su gomma, sia pesante che leggero, ha subito un drastico ridimensionamento con cali attestati intorno al 7 %.

L’aumento della spesa che si è avuto nel 2012 tuttavia non è solo imputabile ad un incremento dei consumi ma anche ad un aumento medio del costo della benzina e del gasolio, aumento che ha generato il lievita mento della spesa. Infatti nel 2012 i dati indicano che l’aumento del costo del costo del carburante (benzina) è stato di circa il 15,16 % rispetto al 2011, mentre per quanto riguarda il diesel l’incremento è stato di circa il 18 %.

E’ interessante anche constatare che dei 67,4 miliardi di euro circa 30,9 miliardi sono da imputare ai costi sostenuti a livello industriale. Nonostante i prezzi in aumento tale valore rappresenta una contrazione del 3 % rispetto all’anno precedente. Meglio è andata all’erario che ha incassato 36,5 miliardi di euro, con un incremento rispetto al 2011 di ben 12,4 punti percentuali.