Il Fisco croato e la tassazione delle pensioni Inps

 Una delle scelte più controverse del Fisco croato ha a che fare anche con il nostro paese: Porezna Uprava, vale a dire l’amministrazione tributaria del paese balcanico, ha preso di mira 3.500 pensionati dell’Istria, vale a dire quei soggetti che sono titolari delle pensioni “italiane” erogate dall’Inps (Istituto Nazionale della Previdenza Sociale). Come è noto, infatti, l’Istria non è altro che una penisola che è spartita dal punto di vista politico tra la Slovenia e la stessa Croazia, e in minima parte anche dal Belpaese. Si tratta nello specifico del nuovo testo di legge sulle retribuzioni, il quale è entrato in vigore a marzo del 2012, dunque sta per compiere un anno di vita.

L’Inail ridefinisce la copertura dei marinai contro la pirateria

 Per i marinai ci sarà una tutela previdenziale maggiore in caso di attacchi da parte dei pirati: come è stato reso noto dalla circolare numero 9 dell’Inail, infatti, nel caso di infortunio per questo specifico motivo, l’ente provvederà a liquidare le prestazioni ordinarie, una possibilità che ha cominciato a funzionare da tre giorni esatti. In pratica, si è deciso di adeguare la giurisprudenza al fenomeno crescente degli attacchi di pirateria nel mare. Ecco perché l’Istituto ha deciso di considerare nuovamente la copertura del rischio per quel che riguarda le navi che sono adibite al trasporto dei passeggeri, delle merci e delle attività ausiliarie.

I discutibili accordi dell’Austria con i paradisi fiscali

 In Austria si sta discutendo, e non poco, di argomenti tributari. Nello specifico, il paese in questione deve fare i conti con gli accordi separati che ha stretto e concluso con diversi paradisi fiscali: queste intese relative alle informazioni bancarie non piacciono all’Unione Europea, in quanto vengono considerate rischiose per la lotta comunitaria all’evasione. Per quale motivo esiste una simile avversione nei confronti della politica fiscale in questione? Anzitutto, il governo di Vienna è stato richiamato in via ufficiale per aver assunto un comportamento ritenuto sleale, tanto è vero che potrebbe diventare una realtà concreta la procedura di infrazione da parte della Commissione Europea.

La deducibilità delle spese per i familiari portatori di handicap

 Il caso dei familiari portatori di handicap va esaminato nel dettaglio per quel che concerne tutti gli aspetti fiscali e tributari: come previsto dal Testo Unico delle Imposte sui Redditi (Tuir, più precisamente il primo comma dell’articolo 10), tutte le spese mediche e quelle per l’assistenza specifica nelle ipotesi di invalidità grave e permanente oppure di menomazione sono deducibili ai fini Irpef (Imposta sul Reddito delle Persone Fisiche). Nello specifico, si fa riferimento a quanto viene sborsato dai soggetti portatori di handicap che sono indicati dalla Legge 104 del 1992 (“Legge-quadro per l’assistenza, l’integrazione sociale e i diritti delle persone handicappate).

Meno di due settimane alla scadenza per il bollo degli assegni circolari

 Con la fine del mese di gennaio, bisogna cominciare a fare i conti con le prime scadenze di quello di febbraio che comincerà domani: in particolare, sono rimasti undici giorni esatti a disposizione per rispettare il termine ultimo fissato dalla nostra amministrazione finanziaria per il versamento dell’imposta di bollo relativa agli assegni circolari. Volendo essere ancora più precisi, il pagamento tributario in questione si riferisce agli assegni che sono risultati in circolazione alla fine del quarto trimestre dello scorso anno, l’ultimo del 2012 (il periodo compreso tra i mesi di ottobre e dicembre).