Le Bahamas aprono all’Imposta sul Valore Aggiunto

 Forse la notizia sorprenderà qualche lettore, ma anche nel Commonwealth delle Bahamas ci sono le entrate tributarie. Anzi, proprio in questi giorni, il governo di Nassau ha deciso di aprire le porte del proprio codice fiscale all’Imposta sul Valore Aggiunto. Il centro offshore in questione è la giurisdizione numero 143 che aderisce in questo senso, l’ultima in ordine temporale per la precisione. L’evento è considerato di portata storica, ma comunque si è reso necessario per entrare a far parte dell’Organizzazione Mondiale del Commercio (il Wto).

Categorie IVA

I redditi tassabili di un chiaroveggente

 Viene da Trieste un’ulteriore e importante precisazione in senso fiscale: la Commissione Tributaria Regionale della città friulana ha infatti sentenziato come sia legittimo l’operato di un ufficio che recuperi a tassazione i redditi non dichiarati da un contribuente e che sono stati percepiti dall’attività di ministro di un culto religioso non riconosciuto. Il recupero in questione è quello che avviene mediante avvisi di accertamento (vedi anche Clero secolare: circolare dell’Inps sul contributo degli iscritti). Tutto è nato da un processo verbale delle Fiamme Gialle nei confronti di conti correnti intestati a questo contribuente.

Wegelin & Co. multata per violazione della normativa fiscale Usa

 Con il Fisco americano non si scherza. Lo sa bene Wegelin & Company, l’istituto di credito più antico della Svizzera (il tredicesimo in tutto il mondo, essendo stato fondato nel 1741), visto che sarà costretto a pagare una multa da ben settantaquattro milioni di dollari. Che cosa è successo di preciso? Il versamento della sanzione dovrà avvenire nei confronti del governo di Washington, visto che la banca elvetica ha violato la normativa fiscale della prima economia mondiale. Volendo essere ancora più precisi, si sta parlando della prima sentenza di rilevanza penale che viene disposta nei confronti di un gruppo bancario di nazionalità straniera.