Quattordicesima: come si calcola

 In Italia tutti i pensionati che percepiscono delle pensioni basse, hanno diritto ogni anno ad una somma aggiuntiva, non tassata, definita comunemente con il termine di “quattordicesima“; la condizione necessaria per usufruire di tale integrazione del reddito è quella che il pensionato debba avere almeno un’età pari a 64 anni; in più devono essere rispettati opportuni requisiti di reddito così come stabilisce la Legge. La somma erogata, tra l’altro, è funzione non solo del rispetto dei requisiti di reddito, ma anche dell’anzianità contributiva e del tipo di pensione, ovverosia se è derivante da lavoro dipendente oppure da lavoro autonomo. Innanzi tutto, il limite di reddito per poter percepire la quattordicesima è quello dei 8.640,84 euro annui; per il calcolo del limite di reddito devono essere escluse le indennità di accompagnamento, gli assegni familiari, il trattamento di fine rapporto, il reddito dell’abitazione ed eventuali arretrati percepiti durante l’anno e per i quali viene applicata una tassazione separata.

Tornano le “cartelle pazze”: il Fisco chiede 309 miliardi a un operaio emiliano

 Non deve essere certo una bella sensazione quella che si prova nel ricevere una cartella esattoriale da oltre 309 miliardi di euro: è stata questa infatti la cifra che un operaio emiliano si è visto recapitare nei giorni scorsi a casa da parte di Equitalia, con l’intimazione a pagare immediatamente l’intero importo presso gli sportelli dell’Agenzia delle Entrate. Una riscossione tributaria senza dubbio esagerata e, in effetti, si è trattato di un madornale errore commesso dalla stessa Equitalia; tra l’altro, non è un caso isolato, visto che altri 4.500 cittadini delle provincie dell’Emilia, in particolare Parma e Piacenza, si sono visti recapitare delle cartelle esattoriali “pazze” (un altro importo sospetto e palesemente errato è stato recapitato a un veterinario: 900 milioni di euro). Preavvisi di fermo e richieste di cifre ingenti, il contenuto delle missive è sempre il medesimo. Non bisogna sottovalutare, in questo caso, anche i danni provocati alla salute dei contribuenti, i quali hanno anche denunciato malori nel leggere richieste così esorbitanti. Il Codacons si è già attivato in proposito per far sì che Equitalia risponda in prima persona degli errori commessi: è pronta anche una denuncia in Procura.

 

Studi di settore: parte il restyling in chiave federale

 Gli studi di settore, al fine di essere sempre più conformi ed al passo con le realtà economiche e territoriali nelle varie aree dell’Italia, aprono ufficialmente all’ingresso dei Comuni negli Osservatori regionali per mettere a punto, riguardo agli studi, un vero e proprio restyling in chiave federale. Non a caso, nella giornata di ieri, 3 luglio 2009, il Direttore dell’Agenzia delle Entrate ha firmato un Provvedimento in virtù del quale i Comuni italiani apporteranno, grazie a rappresentanti dell’Associazione Nazionale Comuni Italiani (ANCI), una effettiva partecipazione all’elaborazione degli studi di settore in sede di Osservatori regionali. Negli Osservatori regionali sugli studi di settore, quindi, è prevista in via permanente la presenza di un rappresentante dell’ANCI ai fini della individuazione di condizioni che a livello locale sono specifiche per l’esercizio di determinate attività. In futuro, gli studi di settore saranno così sempre di più predisposti sulla base di differenziazioni territoriali anche grazie alla nomina, nella Commissione degli Esperti, di due rappresentanti dell’ANCI.

Sardegna: illegittima tassa sul lusso

 La Sardegna si ribella alle tasse sul lusso, la Finanziaria della Giunta presieduta da Ugo Cappellaci cerca invece di incentivare l’economia e il turismo dell’isola. Le tasse sul lusso riscosse dalla Sardegna tra il 2006 e il 2008 sono illegittime. Jet e yacht privati che si apprestavano a soggiornare in uno dei luoghi più mondani d’Italia non dovranno più pagare durante il periodo estivo. L’ex governatore Renato Soru si era battutto perchè si applicasse la tassa, ma fu subito abolita dal suo successore Ugo Cappellacci.

Cappellacci ha avuto infatti l’Ue dalla sua parte: la tassa è stata giudicata contraria ai principi della libera prestazione di servizi e della libera concorrenza dall’avvocatura generale della Corte di giustizia europea nella persona di Juliane Kokott.

Le barche a rischio ambientale vanno tassate anche se domiciliate nel territorio

 L’avvocato Juliane Kokott, il cosiddetto “pm comunitario”, è giunta alla conclusione che l’imposta introdotta dalla Regione Sardegna per gli scali di aeromobili privati e unità di diporto è in contrasto con i dettami del Trattato dell’Ue, quando specifica che essa va applicata alle sole imprese non residenti nel domicilio fiscale sardo e non anche a quelle già domiciliate. La causa in questione (per essere più precisi si tratta della C-169/08 della Corte di Giustizia europea) ha infatti voluto sottolineare come le finalità di tutela dell’ambiente e le caratteristiche di insularità addotte dalla legge non possono giustificare alcun tipo di limitazione alla prestazione dei servizi, se non ricorrono motivi di ordine pubblico e di sicurezza. Infatti, questo vantaggio che verrebbe in tal modo assegnato alle imprese della Sardegna andrebbe a falsare la concorrenza e rappresenterebbe un reale e ingiustificato aiuto fiscale da parte dello Stato. Bisogna poi dire che la Corte ha sì riconosciuto e apprezzato le finalità di tutela ambientale e di lotta all’inquinamento utilizzate in questo senso come giustificazione di restrizioni nella logica del principio “chi inquina paga”, ma anche che esse non sarebbero perseguite in maniera corretta.

 

Scadenze fiscali, versamenti e rimborsi: tutto semplice con l’Annuario 2009

 Tra scadenze IRPEF, acconti sull’imposta sul valore aggiunto (IVA) e versamenti periodici di tasse, imposte e tributi, ogni tanto capita di fare non poca confusione, o di non ricordarsi molto bene le singole date; ma molto spesso, non essendo ben informati, non si colgono i vantaggi offerti, ad esempio, dalla possibilità di trasmettere direttamente on line la dichiarazione dei redditi senza dover fare lunghe ed estenuanti file agli sportelli. Queste risposte e queste soluzioni vengono fornite dall’Annuario del Contribuente dell’Agenzia delle Entrate, la cui edizione 2009 si trova come ogni anno sul proprio sito Internet, ma può essere altresì ritirata, grazie ad una tiratura pari a ben 200 mila copie, presso tutti gli uffici territoriali dell’Agenzia delle Entrate. In questo modo per il contribuente non ci saranno più “segreti” in materia di versamenti, rimborsi, aperture e chiusure di partita IVA, scadenze fiscali, sanzioni, ravvedimenti, cassetto fiscale e tutti gli altri servizi telematici offerti dall’Amministrazione Finanziaria.

Studi di settore: l’adeguamento all’Iva è anche rateale

 Nel caso l’Iva sia conseguente all’adeguamento al volume d’affari nell’ambito dell’applicazione degli studi di settore, il versamento dell’imposta può anche essere effettuato a rate: è quanto emerge dal Decreto legge 78 del 2009 pubblicato in Gazzetta Ufficiale. Tra l’altro, a tal proposito bisogna anche ricordare che il Dpr 195/99 (il regolamento che disciplina nello specifico tempi e modalità di applicazione degli studi di settore) ha stabilito che non sono previste sanzioni o interessi per quei contribuenti che indicano nelle dichiarazioni ricavi non annotati nelle scritture contabili: stesso discorso vale anche per l’adeguamento al volume d’affari che deriva dall’applicazione degli studi, ai fini dell’Imposta sul valore aggiunto. La novità della soluzione rateale in questo senso è dunque stata apportata dal nuovo decreto anti-crisi (le rate sono di uguale importo con una maggiorazione dello 0,40% di interessi).

 

Compensazioni fiscali: dal 2010 le maglie si stringono

 A partire dal prossimo anno, a livello fiscale, ci sarà un vero e proprio giro di vite contro il fenomeno delle compensazioni di crediti fittizi ed inesistenti; a farlo presente con una nota è stata nelle ultime ore l’Agenzia delle Entrate nel precisare che, in accordo con quanto contenuto nella manovra anticrisi del Governo, le nuove disposizioni avranno decorrenza a partire dal prossimo anno anche per non creare disparità di trattamento nei confronti di chi, entro la metà del mese scorso, ha già provveduto ad effettuare i versamenti delle tasse rinvenienti da Unico 2009 avvalendosi della compensazione. La “stretta” sulle compensazioni, quindi, non andrà ad interessare i versamenti che i contribuenti, siano esse società o persone fisiche, si appresteranno a fare nel mese corrente. Nel dettaglio, dal prossimo anno prima di poter portare in compensazione, ad esempio, dei crediti sull’imposta sul valore aggiunto (IVA), gli importi dovranno prima essere comunicati con delle modalità ad hoc all’Agenzia delle Entrate.

Ripristinata l’anzianità contributiva per le pensioni dei dipendenti pubblici

 Le pensioni dei dipendenti pubblici subiscono una nuova inversione di rotta: il comma 11 dell’articolo 72 della legge 133 del 2008, dopo pochi mesi, ha infatti puntato verso una sorta di “svecchiamento” del pubblico impiego. Torna quindi in auge la pensione per i dipendenti pubblici al momento del raggiungimento dei 40 anni di anzianità contributiva. Si tratta di una novità contenuta nella cosiddetta manovra d’estate e che rende vana la riforma Brunetta dello scorso marzo, la quale aveva previsto il pensionamento dopo 40 anni di anzianità massima di servizio effettivo. La norma è dunque tornata nella sua versione originale: il fatto che non siano più necessari 40 anni di servizio effettivo significa che la platea di pensionati in questione sarà molto più ampia, visto che si conteggeranno anche i periodi precedenti all’assunzione, purché siano stati caratterizzati dal versamento dei contributi.

 

San Nicola La strada (Ce): nuovi parcheggi a pagamento

 L’amministrazione comunale, guidata dal sindaco Angelo Pascariello, ha dato forte impulso all’edilizia della città e sulla scia di nuove costruzioni (l’attuale popolazione residente aumenterà di circa 5.000 abitanti) ecco nuovi parchimetri che renderanno a pagamento soste sinora gratuite. Mentre l’assessore alle Finanze annunciava nel corso dell’approvazione del Bilancio di Previsione 2009 che nessuna tassa sarebbe stata introdotta per i cittadini, ecco che ora per parcheggiare la propria vettura a San Nicola occorrerà pagare un bel pò di quattrini.

Il comune intende infatti disciplinare la sosta degli autoveicoli sul territorio dividendolo in zone con parcheggio gratuito e zone a pagamento, installando gli appositi parchimetri.

Rimborsi IVA: l’arretrato sui pagamenti è stato azzerato

 In Italia il Fisco ha raggiunto un “record storico”. Non trattasi di un record negativo, come avviene purtroppo di sovente, ma di un primato favorevole per i contribuenti; il Ministro dell’Economia, Giulio Tremonti, ha infatti reso noto durante una conferenza stampa che in Italia, per la prima volta nella storia, non ci sono arretrati nei pagamenti per quanto riguarda i rimborsi dell’imposta sul valore aggiunto (IVA). Giulio Tremonti, tra l’altro, ha sottolineato come anche lo smaltimento dei rimborsi IVA, per quanto dovuti, sono in grado di rimettere in moto l’economia visto che permettono alle imprese, specie quelle medie e piccole, di incrementare la propria cassa. E riguardo alle entrate fiscali, il Ministro dell’Economia è intervenuto in merito ad una recente dichiarazione del Presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, il quale ha dichiarato come per quest’anno sia atteso un calo delle entrate fiscali attorno ai 37 miliardi di euro.

Ticino: tassa smaltimento carcasse cani

 Quando il nostro amico a quattro zampe ci abbandona é per noi una grande perdita. Ci sono sempre vicini, sono fedeli. Ci aspettano quando torniamo da lavoro e ci fanno le feste scodinzolando a più non posso non appena sentono i nostri passi.

Bene disse Victor Hugo, instancabile scrittore francese:

Provate a guardare negli occhi il vostro cane e ad affermare che non ha un’anima.

Non riusciamo certamente a resistere quando il nostro fedele amico si rivolge a noi con quegli occhioni ingenui e dolci. Scodinzola, si avvicina, ci lecca il viso e noi lì, che ci arrendiamo e li porgiamo una lauta scodella di biscottini. E se dovessimo pensare alla morte del nostro cucciolo? Non solo il dolore della perdita, ma anche l’introduzione di una tassa sullo smaltimento delle carcasse dei cani.

Approvazione definitiva per la legge svizzera sull’Iva

 Il Consiglio nazionale e il Consiglio degli Stati che appartengono alla Confederazione svizzera sono infine giunti alla conclusione sul provvedimento relativo al rendiconto dell’Iva per la nazione elvetica: l’obiettivo principale di questa iniziativa è quello di riuscire a ridurre le complessità collegate a tale operazione e diminuire gli oneri amministrativi a carico delle imprese. Le maggiori agevolazioni per il futuro riguarderanno le modalità di calcolo dell’imposta per la deduzione dal rendiconto, in quanto sarà possibile andare oltre la tradizionale procedura svizzera di autorizzazione; inoltre, fino al limite del volume d’affari annuo pari a 5 milioni di franchi svizzeri, le nuove aziende avranno la possibilità di applicare un metodo semplificato di rendiconto Iva. Si tratta certamente di vantaggi e novità importanti, ma vi sono dei passaggi che rimangono da completare: in particolare, va perfezionata l’elaborazione dell’ordinanza del Consiglio Federale, contestuale alla stessa legge.

 

Fisco e redditi: undici milioni di italiani vivono con 500 euro al mese

 In Italia, così come in tutto il mondo, negli ultimi diciotto mesi la crisi finanziaria, con un impatto devastante sull’economia reale, ha fatto aumentare le persone che vivono in condizioni di povertà relativa. Gli ultimi dati dell’Istat, l’Istituto Nazionale di Statistica, mettono in evidenza come siano in Italia circa 7,5 milioni le persone che vivono in condizioni di povertà relativa, e quasi un milione di famiglie in condizioni di povertà assoluta. Eppure, in base ad una stima effettuata da Contribuenti.it – Associazione Contribuenti Italiani, nel nostro Paese sono ben 11 milioni gli italiani che, in base alla dichiarazione dei redditi, guadagnano, secondo quanto comunicato al fisco, meno di 500 euro al mese, ovverosia seimila euro all’anno. A conti fatti, quindi, le cose non quadrano, e non a caso l’Associazione già nei giorni scorsi ha denunciato come ci siano falsi poveri che agli occhi del fisco sono nullatenenti e poi invece hanno intestati macchine di lusso e barche a vela.