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Usa: Ascap chiede tassa sulle suonerie dei cellulari

Siete appena usciti da lavoro, stanchi e frastornati. Siete sul treno che vi porta a casa e state quasi per addormentarvi. Ma ecco che qualcosa vi sveglia: il vostro cellulare inizia a squillare e quasi quasi vi mette allegria, la simpatica suoneria che avete scaricato ieri comincia a strombettare e i vicini di viaggio vi guardano sorridenti. Questo é quello che succede in Italia, ma se ci spostiamo oltreoceano, le cose cambiano.

In America il suddetto lavoratore stanco avrebbe proceduto ad un'”innegabilmente pubblica esecuzione”, ragion per cui occorre pagare i diritti d’autore. Lo afferma l’Ascap (American Society of Composers, Authors and Publishers, in pratica come la nostrana Siae), secondo la quale le società che rogano il servizio di suoneria abbiano l’obbligo di versare una tassa sull’esecuzione pubblica dei brani acquistati come suonerie (in aggiunta alle royalties sul copyright).

L’Ascap inoltre, rivolgendosi all’autorità competente ha esposto anche un atto giudiziario ufficiale. La risposta non si é fatta attendere: l’EFF (Electronic Frontier Foundation), ha affermato che il caso nella fattispecie rappresenta un’eccezione relativa alle performance poichè non ha nessuno scopo di lucro diretto o indiretto. Lo ha affermato secondo il il decreto sul copyright statunitense (title 17, section 110 (4)). Inoltre il diritto del Copyright Act afferma che qualsiasi cosa si compri o si riceva in regalo diventa di proprietà e si può fare l’utilizzo che meglio si crede.

L’Ascap non si arrende e afferma che comunque gli operatori non sanno che uso ne faccia il cliente e ad ogni modo AT&T (organizzazione Usa per le royalty musicali che tra l’altro é anche provider negli Stati Uniti per iPhone) pubblicizza quella determinata canzone tramite la suoneria. Ascap continuerà quindi a cercare di fare pagare ad At&T i diritti d’autore sulle suonerie telefoniche: una tassa che inevitabilmente si ripercuoterebbe sugli utenti finali.

Le associazioni per la difesa delle liberta’ civili si schierano con At&T:

Seguendo questo ragionamento, sarebbe una violazione del copyright anche accendere l’autoradio con il finestrino abbassato.