Felsa-Cisl: nasce il Sindacato delle partite Iva

 Nella giornata di domani, martedì 10 febbraio 2010, a Roma, nascerà Felsa-Cisl, la nuova Federazione del Sindacato che rappresenterà nel nostro Paese i collaboratori ed i lavoratori atipici assunti con la partita Iva. La nascita della nuova Federazione punta a sostenere e tutelare il lavoratore in quanto tale, e quindi indipendentemente dalla natura contrattuale con la quale opera. Il Sindacato vuole così dare voce anche al cosiddetto “popolo delle partita IVA” che nel nostro Paese è non solo numeroso, ma in questi ultimi due anni, quelli della crisi, a causa di protezioni sociali carenti, per non dire assenti, si è trovato spesso in difficoltà. La Felsa-Cisl rappresenta infatti i collaboratori non standard, ovverosia quelli più esposti e quelli più a rischio nel mondo del lavoro; gli occupati con partita Iva, ma anche gli aticipici come ad esempio i collaboratori con contratto co.co.pro., potranno così avere non solo voce, ma anche la possibilità di acquisire un’identità professionale e sindacale, nonché servizi e tutele di natura contrattuale.

In Piemonte servizi fiscali più efficienti con CIVIS

 È ormai quasi un mese che CIVIS, il nuovo canale telematico adottato dall’Agenzia delle Entrate, è entrato in funzione in tutta Italia: in Piemonte è stata raggiunta in proposito un’importante intesa tra le stesse Entrate e i commercialisti, in modo da potenziare l’uso e lo sviluppo dello stesso canale. Gli obiettivi sono molto chiari, si intende semplificare in maniera adeguata l’adempimento degli obblighi tributari, andando soprattutto a privilegiare lo sviluppo dei canali di comunicazione per via telematica. Il protocollo d’intesa a cui ci stiamo riferendo è stato siglato nel corso della giornata di ieri ed ha visto coinvolti la Direzione regionale del Piemonte dell’Agenzia e il coordinamento regionale degli Ordini dei dottori commercialisti e degli esperti contabili. In base a questo nuovo accordo, si vuole dare un significativo impulso a CIVIS che, bisogna ricordarlo, è dedicato alle comunicazioni e agli avvisi di irregolarità dal punto di vista fiscale: in Piemonte, come in molte altre regioni, esso è attivo dallo scorso 14 gennaio e offre la possibilità ai professionisti di beneficiare di un canale privilegiato per richiedere un’adeguata assistenza online sulle comunicazioni di tipo seriale.

 

Contratti produttività: codici tributo detassazione restano invariati

 Quello sulla detassazione dei contratti di produttività è un provvedimento che, con la Legge numero 191 del 23 dicembre 2009, è stato esteso anche a tutto il 2010. A ricordarlo è l’Agenzia delle Entrate dopo che tale agevolazione, consistente nella tassazione agevolata, pari ad un’imposta sostitutiva del 10% sulle somme che, in merito agli incrementi di produttività, vengono erogate dai datori di lavoro ai dipendenti, è stata prima avviata in via sperimentale nel secondo semestre 2008, anche come misura di abbassamento della tassazione sul lavoro, e poi è stata prorogata per tutto il 2009 anche come misura anticrisi con il Decreto Legge numero 185 del 2008. Ebbene, al riguardo l’Agenzia delle Entrate ha reso noto che i codici tributo anche per quest’anno rimangono invariati, ovverosia restano quelli che l’Amministrazione finanziaria ha istituito con una risoluzione, la numero 287/E datata 8 luglio 2008.

Unico PF 2010: le novità definitive sono online

 La stesura definitiva del modello Unico Persone Fisiche 2010, con le relative istruzioni, è stata diffusa online tramite un apposito provvedimento del direttore dell’Agenzia delle Entrate: si tratta della dichiarazione dei redditi che deve essere trasmessa entro il 30 settembre e che è stata sottoposta a numerose modifiche, resesi necessarie per venire incontro alle varie novità normative che sono intervenute. Anzitutto, sono due le novità relative al quadro RC (redditi di lavoro dipendente e assimilati): la detrazione di cui può beneficiare il personale di sicurezza e difesa e quella per i dipendenti del settore privato sono previste con un’aliquota pari al 10% da applicare sui relativi premi di produttività. Nel quadro RP, inoltre, vale a dire quello che si riferisce agli oneri e alle spese, fa il suo ingresso la detrazione d’imposta del 20%, la quale deve essere ripartita in cinque anni in relazione alle spese effettuate per acquistare elettrodomestici, televisori e pc per gli immobili ristrutturati.

 

Agenzia delle Entrate: Toscana, attive le ultime Direzioni provinciali

 A partire da domani, 8 febbraio 2010, si completa nella Regione Toscana il processo di riorganizzazione nazionale dell’Agenzia delle Entrate; questo perché saranno attivate le ultime e nuove Direzioni provinciali, quelle di Firenze e di Arezzo, costituite allo stesso modo delle altre da un ufficio provinciale di controllo e da tutta una serie di uffici territoriali che vanno a “sostituire” gli uffici locali sul territorio provinciale al fine di continuare ad erogare i servizi e l’assistenza per i contribuenti. Anche a Firenze ed Arezzo, ogni ufficio provinciale di controllo è suddiviso in un’area legale, che si occupa di monitorare e seguire l’attività relativa al contenzioso, e l’area accertamento che si occupa di mettere a punto ed attuare i piani per i controlli al fine di contrastare l’evasione fiscale.

Entrate-Anci-Ifel: la collaborazione antievasione funziona

 Attilio Befera, direttore dell’Agenzia delle Entrate, ha commentato con entusiasmo l’intesa della stessa Agenzia con l’Anci: in particolare, i risultati ottenuti in questo senso sono improntati al raggiungimento di un maggior grado di federalismo fiscale, portando a livello territoriale la questione tributaria del nostro paese. Befera è intervenuto nel corso della presentazione dei primi risultati della lotta all’evasione fiscale messa in atto, oltre che dalla Entrate e dai comuni italiani, anche dall’Ifel (Istituto per la finanzia e l’economia locale). In base a quanto è emerso, sono state 3.216 le segnalazioni inviate dagli stessi comuni al Fisco, di cui circa 400 hanno poi portato alla notifica di avvisi di accertamento per un importo totale di 3,6 milioni di euro. C’è inoltre da precisare che sono stati 300 i comuni che hanno aderito alla convenzione in questione, soprattutto quelli del centro-nord, tra cui possiamo citare, a titolo esemplificativo, Roma, Bologna e Torino.

 

Berlusconi: abbiamo ridotto tasse

 Il Presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi fa i conti delle attività del proprio governo:

Abbiamo abbassato le tasse, togliendo l’Ici e togliendo 2 miliardi alle imprese. Nonostante la crisi l’Italia c’è, con un governo che ha continuato a lavorare per il bene degli italiani. La grave crisi economica è stata affrontata bene: non abbiamo aumentato le tasse e sosteniamo le famiglie e chi ha perso il lavoro.

Il presidente però afferma che la lotta non é terminata e sottolinea che il rilancio del nucleare e di tutte le fonti alternative farà si che le bollette siano più leggere per gli italiani e per le imprese.

Agenzia delle Entrate: Veneto, aumentano i servizi erogati

 Anche nella Regione Veneto i servizi erogati dal Fisco registrano un sensibile aumento. Complessivamente, nella Regione, lo scorso anno l’Agenzia delle Entrate ha erogato 1,2 milioni di servizi a favore dei contribuenti, di cui ben 330 mila attraverso il CAM (Centro di Assistenza Multicanale) di Venezia, ed all’incirca 860 mila attraverso gli uffici dell’Amministrazione finanziaria con un rialzo del 7,5% rispetto ai 799 mila servizi erogati nell’anno 2008. In particolare, l’ex call center di Venezia ha gestito quasi 4.700 risposte via e-mail a quesiti formulati dai contribuenti, ed oltre 43 mila correzioni che, in merito alle dichiarazioni fiscali, hanno riguardato le comunicazioni di irregolarità; le telefonate al Centro di Assistenza Multicanale, nel 2009, sono state oltre 276.000 da parte dei contribuenti che sono stati assistiti dai consulenti delle Entrate che rispondono ad un numero telefonico che, lo ricordiamo, è unico in tutta Italia.

Commercianti e artigiani: i contributi relativi al 2010

 Ci sono delle importanti conferme per quel che riguarda le aliquote contributive relative alle gestioni pensionistiche di commercianti e artigiani iscritti all’Inps: anche nel 2010, infatti, non verrà modificata la misura del 20% fissata dalla legge 296 del 2006 (si tratta della Finanziaria per il 2007), con un minimale pari a 14.334 euro e un versamento di 2.874 e 2.997 euro. La circolare di riferimento, in questo caso, è quella che è stata pubblicata dallo stesso ente previdenziale lo scorso 2 febbraio: le aliquote sono del 20% per gli artigiani e del 20,9% per i commercianti, mentre le stesse diminuiscono rispettivamente al 17% e al 17,9% nell’ipotesi di giovani collaboratori che non hanno un’età superiore ai 21 anni. Inoltre, rimane ancora valida la riduzione del 50% per quei lavoratori di età superiore ai 65 anni e già pensionati presso le gestioni dell’Istituto. Il reddito minimo da prendere in considerazione è dunque quello di 14.334 euro: riguardo poi la quota che eccede il reddito minimo e che arriva fino al limite di retribuzione annua pensionabile (per un ammontare pari a 42.364 euro), i contributi devono essere calcolati applicando le aliquote del 20% sui redditi di impresa che sono stati prodotti nel 2009.

 

Fisco e Comuni: la lotta all’evasione si rafforza

 Sette segnalazioni su dieci dei Comuni italiani “caccia-evasori” riguardano fenomeni potenzialmente evasivi legati al territorio e all’urbanistica. A farlo presente è stato Attilio Befera, direttore dell’Agenzia delle Entrate, sottolineando altresì come, dopo una prima fase di rodaggio, siano arrivate ad oltre quota tremila le segnalazioni degli Enti locali nell’ambito dell’alleanza antievasione che “apre” al federalismo fiscale. Il Protocollo d’intesa antievasione, siglato nei mesi scorsi dall’Ifel, dall’Agenzia delle Entrate e dall’ANCI, Associazione Nazionale Comuni Italiani, prevede che i Comuni inviino al Fisco delle segnalazioni di sospetta evasione; il personale degli Enti locali, inoltre, può far leva sulla formazione a cura degli “007” delle Entrate. Attualmente, in accordo con quanto reso noto dal Direttore Befera nel corso di una conferenza stampa, le segnalazioni ricevute dai Comuni ammontano a 3.216.

Risparmio energetico e detrazione d’imposta

 Più del 50% dei soldi spesi in interventi di bioedilizia si possono scaricare dalle tasse. E se i più non erano a conoscenza di questa agevolazione, devono sapere che in realtà si tratta di una possibilità prevista da tempo. Per questo Regione Toscana, Comune di Firenze e Quartiere 5, in collaborazione con Provincia, Università e associazioni ambientaliste Forum Energia e Amici della Terra, apriranno a Rifredi uno “Sportello energia” a cui ci si potrà rivolgere per ottenere informazioni in materia di risparmio energetico.

Si tratta di una misura – sottolinea l’assessore regionale Eugenio Baronti – che esiste da tempo ma che è stata usata pochissimo. La causa principale sta nella carenza di informazione da parte dei cittadini, ma anche da parte dei professionisti e degli amministratori di condominio. Per questo è fondamentale attivare una campagna di informazione che pubblicizzi questa importante opportunità importante, che, con una spesa limitata, consente di risparmiare sulle bollette e allo stesso tempo fa bene all’ambiente.

Niente tasse governative per l’iscrizione alla scuola dell’obbligo

 Finalmente gli studenti che si trovano in età di obbligo scolastico possono tirare un sospiro di sollievo: in effetti, essi non sono tenuti in alcun modo a versare le tasse governative per ottenere l’iscrizione alla stessa scuola. Si tratta di un esonero fiscale molto importante, il quale, tra l’altro, non si riferisce ai soli ragazzi che frequentano le elementari e le medie (l’esonero, in questo caso, è già previsto per legge), ma anche per gli studenti delle classi prime, seconde e terze delle scuole superiori. Inoltre, importante novità, sono inclusi nel novero anche coloro che sono iscritti ai percorsi sperimentali di istruzione e formazione professionale, solitamente predisposti in accordo con le Regioni. La conferma di tale gratuità è giunta direttamente da Viale Trastevere, sede del Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca: in proposito, è stata emanata un’apposita circolare, la quale precisa appunto che gli studenti fino a 16 anni sono esonerati dal pagamento delle tasse da versare all’Erario per la frequenze al prossimo anno scolastico.

 

Tasse: chi non le paga andrebbe escluso da bandi e incentivi statali

 Nel nostro Paese tutte le aziende che non risultano essere in regola con gli adempimenti fiscali non dovrebbero partecipare a finanziamenti, richieste di incentivi di Stato, o comunitari, e neanche ai bandi pubblici. A dichiararlo è stato il Presidente di Contribuenti.it – Associazione Contribuenti Italiani, Vittorio Carlomagno, il quale ha sottolineato come quello del mancato pagamento delle tasse sia un malcostume che andrebbe combattuto con una riforma fiscale che, partendo dalla riduzione delle aliquote di almeno cinque punti, passi anche attraverso modifiche al DURC, nel quale oltre ai contribuiti previdenziali andrebbero anche inseriti i versamenti delle tasse al Fisco. In questo modo le imprese, grandi e piccole, ci penserebbero più di una volta prima di non avere il DURC perfettamente in regola.

Modello F24: arriva il codice tributo per il bingo

 La risoluzione 4/E che l’Agenzia delle Entrate ha provveduto a pubblicare nel corso della giornata di ieri ha portato alcune precisazioni per quel che riguarda i versamenti da effettuare con il modello F24: per essere più precisi, la stessa Agenzia ha “estratto” uno specifico numero che consentirà ai concessionari del gioco del bingo, effettuato tramite una partecipazione a distanza, di versare con l’F24 Accise sia il prelievo dell’Erario sia il compenso che è dovuto al controllore centralizzato dello stesso gioco. Il codice tributo che è stato scelto a tal proposito è il 5212, quindi si tratta di un solo numero che permetterà di pagare il normale prelievo tributario e la parcella del controllore del bingo. Se si vuole spiegare la questione in termini ancora più semplicistici, si può allora dire che siamo di fronte a una imposta unica che deve essere destinata all’Amministrazione autonoma dei monopoli di Stato (l’organo del ministero dell’Economia e delle Finanze, preposto alla gestione del gioco pubblico nel nostro paese), in base alle modalità e ai termini che sono stati dettati dal decreto direttoriale dello scorso 16 novembre: questo testo normativo, infatti, ha contribuito a modificare la disciplina che era contenuta in un precedente decreto del 2007.