Comunicazione dati IVA: sanzioni per omessa presentazione

 Scade lunedì prossimo 1 marzo 2010, il termine ultimo per la comunicazione dei dati IVA a valere sull’imposta sul valore aggiunto del 2009; di norma, il termine è quello dell’ultimo giorno di febbraio, ma cadendo il 28 di domenica quest’anno, il termine slitta d conseguenza al primo giorno lavorativo utile successivo. Non tutti i contribuenti assoggettati ad IVA devono però adempiere a questa scadenza: in particolare, sono escluse, tra l’altro, tutte quelle persone fisiche che si avvalgono del cosiddetto “regime dei minimi”, ma anche tutte quelle persone fisiche che, pur essendo tenute alla presentazione della dichiarazione IVA annuale, hanno però conseguito lo scorso anno un volume d’affari (l’imponibile) non superiore al livello dei 25 mila euro; l’esonero della comunicazione dati sull’imposta sul valore aggiunto vale anche per chi, in forma autonoma, presenta la dichiarazione IVA entro il mese di febbraio 2010. Per quanto riguarda le modalità per la comunicazione dei dati IVA, questo può avvenire o direttamente a cura del contribuente, oppure attraverso un intermediario abilitato.

Cud 2010: è online la versione slovena del modello

 L’Agenzia delle Entrate ha, come di consueto, pensato anche ai contribuenti che rappresentano la minoranza linguistica presente sul territorio del Friuli Venezia Giulia: il sito internet dell’amministrazione finanziaria sta infatti continuando a rendere disponibile la pubblicazione dei modelli dichiarativi relativi al 2010 e destinati proprio a quei soggetti presenti sul territorio del nostro Stato, ma che non parlano italiano. In questo caso, si è trattato della pubblicazione della versione bilingue del Cud 2010 (modello per la Certificazione Unica dei redditi); le due lingue sono l’italiano e lo sloveno, quindi nella regione friulana si avrà la possibilità di accedere in maniera completa alle istruzioni della dichiarazione, in relazione alla scheda per la scelta della destinazione dell’8 e del 5 per mille dell’Irpef, visto che anche la popolazione slava che risiede in questa zona è tenuta al versamento fiscale in questione.

 

Tasse: donne pagano di più ma guadagnano meno

 La Caaf Cgil di Brescia (centro autorizzato assistenza fiscale) dalla prossima settimana si apre per le consulenze sulle denunce dei redditi. Nel 2009 nella provincia di Brescia sono stati elaborati dai consulenti della Camera del Lavoro 69mila dichiarazioni 730, con un incremento del 2,1% (esattamente 1.453 pratiche) rispetto all’anno precedente.

Le donne che si sono servite di questo servizio sono state 27.161 e 41mila e 943 uomini per un totale dichiarato lordo pari a un miliardo 386 milioni 591 mila e 210 euro. Sembrerebbe che le donne guadagnano leggermente meno, 16.161 euro, mente gli uomini una media di 22.589 euro e qualche spicciolo.

Riforma fiscale: Tax Day Cisl

 Nella giornata di domani, 27 febbraio 2010, in tutta Italia, si terrà il “Tax Day“, la manifestazione della Cisl finalizzata a portare in piazza le ragioni dei pensionati e dei lavoratori nel chiedere una riforma del nostro sistema fiscale che sia ampia ma anche condivisa. Intervistato dal Quotidiano “Conquiste del Lavoro“, il leader del Sindacato Raffaele Bonanni, ha dichiarato che il Governo, dopo le elezioni regionali, deve avviare subito riguardo alla riforma fiscale un confronto che veda come parte attiva i cittadini, gli Enti locali, le istituzioni ma anche le forze politiche della maggioranza e dell’opposizione unitamente alle parti sociali. Secondo la Cisl l’imposta sul reddito delle persone fisiche (Irpef), che grava sui redditi tassati alla fonte, deve essere letteralmente “smontata” in base al fatto che nel frattempo sul sistema sociale, economico e produttivo ci sono stati dei mutamenti che non riescono più a dare sostegno alle famiglie con figli.

Made in Italy: partite le richieste per il credito d’imposta

 Si può dunque cominciare a far pervenire le richieste per l’accesso al credito d’imposta che è destinato a quelle imprese che sono solite promuovere i prodotti agroalimentari made in Italy all’estero: le disposizioni finali in questo senso sono contenute nel decreto del 4 febbraio del ministero delle Politiche agricole, alimentari e forestali, il quale stabilisce appunto quello che sono i termini e le modalità di presentazione delle richieste, oltre all’approvazione del modello da usare. Queste richieste devono essere inoltre allo stesso ministero, il quale provvederà poi ad esaminarle, in base all’ordine cronologico con cui sono state presentate; in una fase successiva, inoltre, verrà fornita una risposta, entro sessanta giorni, attraverso la comunicazione del riconoscimento del contributo, oppure, in caso contrario, il diniego per requisiti mancanti o per l’esaurimento dei fondi che sono stati appositamente stanziati.

 

Aliquote Irpef: Cgil chiede prima aliquota al 20%

 In materia di aliquote Irpef, la prima, ovverosia quella cui è assoggettata la maggioranza dei redditi degli italiani, dovrebbe scendere dal 23% al 20%. E’ questa una delle richieste formulate dalla Cgil nell’ambito di una mobilitazione su lavoro, fisco e cittadinanza che il 12 marzo prossimo sfocerà nello sciopero generale proclamato ed organizzato in maniera non unitaria dal più grande Sindacato italiano visto che la Cisl e la Uil in merito non si sono accodate. Ma come trovare le risorse per poter tagliare di tre punti percentuali in Italia la prima aliquota sull’imposta sul reddito delle persone fisiche (Irpef)? Ebbene, la Cgil fa presente come la riduzione delle tasse a favore dei lavoratori e dei pensionati sia possibile mettendo in atto azioni efficaci di contrasto all’evasione ed all’elusione fiscale, ed aumentando la tassazione su stock option, grandi patrimoni e rendite finanziarie così come avviene in tanti Paesi europei. Tra gli altri punti cardine dello sciopero del prossimo 12 marzo c’è anche la richiesta di fermare i licenziamenti, affrontare le vertenze e costruire un futuro per il Paese.

Diritti camerali: attivati i codici per Fermo e Monza Brianza

 La risoluzione 12/E che l’Agenzia delle Entrate ha provveduto a pubblicare nel corso della giornata di ieri ha introdotto nuovi fondamentali codici tributo: in particolare, ci si riferisce ai recentissimi codici ente “personalizzati” da destinare anche alle province di Fermo, nelle Marche, e di Monza Brianza. In effetti, questi specifici codici devono essere utilizzati, unitamente a quelli di tipo generico, al fine di provvedere al versamento, mediante il consueto modello F24, dei diritti annuali che sono dovuti alle relative Camere di Commercio presenti sul territorio. C’è comunque da precisare che i vecchi codici tributo specifici per questo tipo di dichiarazione continueranno a rimanere pienamente operativi fino al prossimo 1° agosto. Le province sopracitate sono state istituite, per la precisione, nel 2004: è stata proprio questa costituzione a spingere l’Agenzia delle Entrate a individuare i codici tributo che dovevano essere usati in relazione ai diritti camerali, dato che si è voluto consentire il pagamento alle stesse Camere di Commercio dei diritti annuali, dei relativi interessi e delle sanzioni, ma anche delle spese di notifica per l’omesso o tardivo versamento.

 

Bari: Tarsu da tassa a tariffa, previsti aumenti

 Entro la fine di giugno di questo anno il Comune di Bari dovrà adeguarsi alla nuova normativa che prevede che la tassa si trasformi in tariffa e quindi recuperare circa 15 milioni di euro all’anno dai baresi, modificando il criterio con cui si individua l’importo della tassa per ogni famiglia. Recuperare nel senso che sarà il comune a intascare perchè nella trasformazione da tassa a tariffa sono presumibili aumenti. Ma sembra che non ci saranno guadagni ma un semplice pareggio dei costi: in base alla legge, infatti, il gettito della Tarsu dovrebbe coprire il 100 per cento della spesa di raccolta dei rifiuti.

La tassa è dovuta al Comune per il servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti solidi urbani, oltre che per lo spazzamento delle strade pubbliche. Il servizio è gestito dal Comune che si occupa della raccolta dei rifiuti domestici e di quelli cosiddetti assimilati ovvero quelli derivanti da attività economiche, artigianali, industriali che possono essere assimilati per qualità a quelli domestici. La spesa della raccolta di rifuti ammonta a 55 milioni di euro all’anno ed è attualmente coperta dalle tasse per 40 milioni soltanto.

Pressione fiscale: in Emilia-Romagna è tra le più alte

 In Emilia-Romagna i contribuenti, pur fruendo comunque di servizi di qualità, sono soggetti ad una pressione fiscale che risulta essere tra le più alte rispetto al resto d’Italia. A dichiararlo è stato il responsabile della Cisl della Regione Emilia-Romagna Giorgio Graziani, il quale, nel commentare i dati emersi dal “Terzo Rapporto sulla fiscalità in ER”, a cura del Sindacato regionale, ha sottolineato come in media un contribuente emiliano romagnolo versi ben 265 in più ogni anno rispetto agli altri contribuenti delle Regioni italiane. Nel complesso, secondo il responsabile della Cisl nel nostro Paese la fiscalità è sia iniqua, sia insostenibile, con l’Irpef che grava sui redditi fissi, leggasi dipendenti e pensionati, mentre l’evasione fiscale nella Regione Emilia-Romagna incide sul 20% del prodotto interno lordo regionale. Secondo Giorgio Graziani le normative nazionali sono sia ingiuste, sia inefficaci, mentre per quel che riguarda il federalismo fiscale trattasi di un provvedimento che è stato annunciato ma mai realizzato.

Calabria: intesa tra Entrate e Territorio per stime immobiliari

 L’ultima intesa raggiunta da Agenzia delle Entrate e Agenzie del Territorio assume una certa rilevanza dal punto di vista immobiliare: è stato infatti siglato in Calabria un accordo fra le due direzioni regionali, volto soprattutto a rendere più specializzate le attività di controllo e quelle di consulenza tecnica. L’impegno principale del Territorio è quello di fornire all’amministrazione finanziaria un gran numero di stime relative al valore dei beni immobiliari, le quali verranno poi utilizzate e sfruttate per delle successive attività di controllo o altri scopi di tipo istituzionale. Ci si è posti dunque un preciso obiettivo; in pratica, si mira a garantire una maggiore equità dal punto di vista fiscale e a potenziare il contrasto all’evasione e all’elusione tributaria, prestando un’attenzione particolare al settore degli immobili. Come verrà a svilupparsi questa specifica collaborazione? Le Entrate potranno richiedere agli uffici del Territorio delle stime sommarie, o anche piuttosto particolareggiate, oltre a pareri, consulenze, collaborazioni mirate a valutare gli immobili e assistenza tecnica sulle questioni più rilevanti.

 

Calcio e Fisco: Entrate e Figc sempre insieme per controlli finanziari

 Giancarlo Abete, presidente della Figc, la Federazione italiana gioco calcio, e Attilio Befera, direttore dell’Agenzia delle Entrate, hanno rinnovato anche per quest’anno l’accordo per i controlli finanziari che riguardano le società di calcio sportive professionistiche. A darne notizia in data odierna è stata l’Amministrazione finanziaria nel far così presente come per il binomio Calcio-Fisco si rinnovi la partita con i controlli finalizzati, tra l’altro, a verificare l’equilibrio finanziario delle “aziende Calcio“, ma anche per acquisire dalla Federazione italiana gioco calcio informazioni che potranno tornare utili per eventuali attività di controllo. Riguardo alla trasmissione dei dati, l’Agenzia delle Entrate ha posto l’accento sul fatto che questi “viaggiano” attraverso l’utilizzo di supporti cd che sono sia crittografati, sia protetti da password, ragion per cui il tutto avviene nella massima riservatezza. Il protocollo d’intesa Entrate-Figc, prolungato di un anno, avrà così validità fino al 28 febbraio del 2011; dopodiché, in concomitanza con la scadenza, le parti torneranno a riunirsi per decidere su un eventuale rinnovo per le successive stagioni calcistiche.

Unico PF 2010: le novità della compilazione per i contribuenti

 Lo scorso 1° febbraio il provvedimento del direttore dell’Agenzia delle Entrate ha ufficialmente approvato il modello Unico Persone Fisiche 2010 e le sue relative istruzioni: si tratta ovviamente del consueto documento fiscale che le persone fisiche devono presentare quest’anno in relazione al periodo d’imposta 2009, un documento che si compone di tre fascicoli, con un frontespizio destinato a quei contribuenti che non sono esonerati dalla presentazione della dichiarazione. Tra l’altro, non bisogna dimenticare neanche il modello Unico Mini 2010, versione semplificata per coloro che si trovano in situazioni tributarie meno complesse. Il primo fascicolo del nuovo modello presenta subito delle novità interessanti: anzitutto, la casella denominata “Eventi eccezionali” deve essere compilata dai contribuenti che hanno beneficiato nel 2009 delle agevolazioni previste per specifiche calamità naturali ed eventi simili.

 

Codice fiscale e tessera sanitaria: cosa cambia per i non residenti

 Con una Circolare, la numero 7/E, pubblicata in data odierna, lunedì 22 febbraio 2010, l’Agenzia delle Entrate ha reso noti dei cambiamenti per quel che riguarda la consegna ai Consolati delle tessere relative al codice fiscale ed alla tessera sanitaria destinati ai contribuenti che non risiedono nel nostro Paese. Nel dettaglio, la modalità di recapito non avverrà più attraverso il corriere diplomatico, ma attraverso la società Poste Italiane. Nella Circolare, infatti, sia l’Agenzia delle Entrate, sia il ministero degli Affari Esteri, fanno presente che al riguardo è stato sottoscritto con la società postale italiana il servizio di recapito delle tessere sanitarie e di quelle relative al codice fiscale; come al solito poi, una volta ricevute, saranno i Consolati a consegnare le tessere ai contribuenti interessati che risiedono fuori dai confini italiani. L’Amministrazione finanziaria, tra l’altro, fa presente come il codice fiscale, nella sua classica forma, ovverosia quella del tesserino plastificato, sarà recapitato ai Consolati solamente nel caso in cui emergano particolari esigenze da parte del contribuente italiano residente all’estero.

Enna: ateneo restituisce tasse ai meritevoli

 In Italia studiare è un diritto fondamentale sancito dalla Costituzione italiana nell’articolo 34. Il nostro ordinamento prevede particolari aiuti per i più meritevoli e i meno agiati con l’attribuzione di borse di studio, assegni alle famiglie e altri contributi erogati dallo Stato. Ogni università poi può prevedere riduzioni ed esoneri tasse decidendo in piena autonomia i piani di studio, l’importo e le modalità di pagamento.

Venerdi 26 febbraio, nel corso di una cerimonia pubblica nell’aula magna dell’ateneo, l’università Kore di Enna restituirà alcune centinaia di migliaia di euro agli studenti più meritevoli, che sono in regola con il proprio piano di studi: quelli che hanno superato tutti gli esami annuali del loro corso di laurea, riceveranno fino a 1.500 euro (rimborso tramite assegni nominativi direttamente consegnati ai ragazzi).