Contribuenti italiani alle prese con lo stress fiscale

 In Italia i contribuenti non hanno smesso di pensare al fisco neanche durante le vacanze estive; i cittadini, secondo quanto riporta l’Associazione Contribuenti.it in base anche al numero di richieste che sono pervenute a “Lo Sportello del Contribuente”, sono infatti molto spesso stressati proprio dagli adempimenti fiscali da effettuare in parecchi mesi dell’anno. Al punto che i cittadini italiani, quando si parla di fisco, sognano di vivere negli Stati Uniti, dove l’appuntamento con gli adempimenti fiscali è solo una volta all’anno. E così anche in vacanza, magari a causa di qualche debito fiscale arretrato, tre contribuenti italiani su dieci risultano essere letteralmente presi dal panico relativamente al rischio di poter perdere la propria casa per effetto di accensione di ipoteche e pignoramenti; mentre addirittura sette contribuenti su dieci, in accordo con le rilevazioni de “Lo Sportello del Contribuente”, temono che al ritorno dalle vacanze nella cassetta della posta ci sia un “invito” da parte dell’Agenzia delle Entrate.

A Philadelphia tasse per i blogger

 I bogger di Philadelphia iniziano ad impallidire: non hanno preso bene l’inizativa dell’amministrazione cittadina di tassare di 300 dollari annui i blog. Si tratterebbe di una “business privilege licence”, assimilando il blog a una realtà di imprese. Per il momento si tratta solo di una proposta: nel mese di giugno alcuni membri dell’amministrazione municipale hanno sostenuto la proposta nel consiglio cittadino, volta ad applicare a tutte le aziende e agli autori di pagine personali di pagare la tassa perchè “il solo fatto di scegliere di guadagnare del denaro dalla pubblicità, indipendentemente dalla somma generata qualifica il blog d’impresa” hanno sottolineato i sostenitori. La proprosta, sarà approvata o meno dal voto in consiglio, il prossimo mese.

ComUnica: le imprese nascono sempre più via Internet

 Dalla nascita di “ComUnica” sono state ben un milione le pratiche che non hanno fatto la fila in quanto inoltrate direttamente online. A metterlo in risalto è stata Unioncamere che in merito alla Comunicazione Unica ha tracciato un primo bilancio riguardo agli adempimenti che le imprese, quelle vecchie, e quelle ai primi vagiti, sono state chiamate ad effettuare non solo nei confronti delle Camere di Commercio, ma anche dell’Agenzia delle Entrate, dell’Inail e dell’Istituto Nazionale per la Previdenza Sociale (Inps). Dall’1 aprile scorso, tra l’altro, sono state oltre 180 mila le imprese che sono nate via Internet; di queste, oltre 103 mila, corrispondenti al 57% del totale sono state immediatamente operative grazie proprio a ComUnica. Con la procedura telematica, oramai diventata obbligatoria dallo scorso mese di aprile affinché un’impresa possa dialogare non solo con le Camere di Commercio, ma anche con gli archivi pubblici dell’Agenzia delle Entrate, dell’Istituto Nazionale per la Previdenza Sociale (Inps) e dell’Inail, le pratiche arrivano al ritmo di ottomila al giorno, sabati e domeniche comprese.

Cgia di Mestre: calo delle imposte locali negli ultimi dieci anni

 L’ultima analisi fiscale della Cgia di Mestre (si tratta, come è noto, dell’associazione che raggruppa gli artigiani e le piccole imprese della città veneta) ha preso in esame l’andamento delle entrate tributarie a livello centrale degli ultimi dieci anni: che cosa è emerso da uno studio relativo a un arco temporale così prolungato? Ebbene, gli introiti in questione hanno subito un calo leggero di 1,5 punti percentuali, mentre quelli che si riferiscono agli enti locali hanno beneficiato di un sostenuto incremento pari al 25,2%. Come ha voluto sottolineare la stessa Cgia, l’aumento fiscale risulta essere molto più contenuto se viene confrontato con il periodo immediatamente precedente, nel quale si era addirittura arrivati a sfiorare livelli del 100%. Secondo Giuseppe Bortolussi, segretario dell’associazione, si tratta di dati che rappresentano una normale conseguenza della stabilizzazione degli importi avanzati come richiesta dagli enti, oltre che dell’abolizione dell’Imposta Comunale sugli Immobili relativa alla prima casa, due fattori che hanno influenzato in larga misura la frenata della crescita.

Milano: assessore propone tassa sul gioco

 La ludodipendenza é la dipendenza dal gioco d’azzardo, è una delle prime forme di “dipendenza senza droga” studiate da psicologia e psichiatria, ma anche dei mezzi di comunicazione di massa, ma anche spesso soggetto di sceneggiature di film e teatro, patologia le cui conseguenze sull’equilibrio del soggetto affetto e della sua famiglia, possono essere anche gravi. Questo ha portato tante persone a rovinarsi e a perdere tutto, dai soldi alla famiglia. Per uscire da questo tunnell é necessario il supporto medico, della famiglia e dei propri cari. A volte può servire anche una tassa. Forse.

Evasione fiscale: troppi gli accertamenti senza riscossione

 Nel nostro Paese è anche e soprattutto l’inefficienza della macchina della riscossione ad incentivare l’evasione fiscale. Questo è quanto, in particolare, sostiene l’Associazione Contribuenti.it in virtù del fatto che in Italia il Fisco riesce ad incassare in media solamente il 10,4% degli importi accertati, mentre in Paesi come l’Inghilterra e gli Stati Uniti le percentuali vanno a superare il 90%. In base ad un rapporto annuale che, attraverso lo Sportello del Contribuente, Contribuenti.it ha presentato nei giorni scorsi a Bari, l’Italia in materia di riscossione tributi è di conseguenza maglia nera nel Vecchio Continente a causa, come accennato, dell’inefficienza degli esattori ma anche della bassa qualità dei servizi che vengono erogati dalla pubblica amministrazione. Nel dettaglio, le ultimissime stime parlano di un’evasione che annualmente oscilla tra i 125 ed i 163 miliardi di euro tra imposta sul valore aggiunto (Iva), imposte dirette ed imposta regionale sulle attività produttive (Irap).

Lotta alla mafia, ampi accertamenti fiscali per stroncare il fenomeno

 La criminalità organizzata, i sequestri di persona, lo sfruttamento della prostituzione e la falsificazione commerciale possono essere stroncati in maniera più efficace grazie a delle indagini fiscali, economiche e patrimoniali molto accurate: in effetti, come è previsto dalla legge 136 del 2010 pubblicata di recente in Gazzetta Ufficiale (recante appunto “Piano straordinario contro le mafie, nonché delega al governo in materia di normativa antimafia”), anche l’ambito tributario può svolgere un ruolo fondamentale in questo senso, senza limitarsi esclusivamente alla focalizzazione sugli indiziati di associazione di stampo mafioso. In particolare, è stato completamente modificato l’articolo 25 della legge 646 del 1982, la quale concerneva gli accertamenti del fisco nei confronti di soggetti condannati per determinati tipi di reato; l’indagine in questione era finora prevista soltanto nel caso in cui vi fosse una condanna o un provvedimento cautelare per quel che riguarda l’affiliazione a organizzazioni come la mafia, la camorra e quant’altro.

Tasse universitarie: 25 atenei superano tetto massimo

 La legge impone agli atenei di non chiedere agli studenti una somma che raggiunga o superi il 20% di quello che ricevono dallo stato in termini di finanziamento ordinario. Sono ben venticinque gli atenei che lo scorso anno hanno sforato il tetto. A settembre il Ministero dell’istruzione torna al lavoro: sarà il mese decisivo per i conti delle università; il ministero alla fine dell’estate si occuperà della distribuzione del fondo ordinario. E col tempo potrebbe sorgere la necessità di una discussione sulle tasse, troppo alte.

Lavoro notturno, al via la detassazione della produttività

 Il lavoro notturno potrà finalmente beneficiare, dal punto di vista fiscale, di fondamentali novità per quel che concerne la detassazione della relativa produttività: di cosa si tratta esattamente? In pratica, il riferimento va all’imposta sostitutiva relativa a questo settore, la quale ammonta al 10% e che deve essere applicata al compenso totale che viene elargito in base alle ore effettive di prestazione del servizio. Dunque, non ci troviamo di fronte esclusivamente a delle normali indennità o anche a delle maggiorazioni: l’Agenzia delle Entrate ha disciplinato la materia in modo molto chiaro attraverso la risoluzione 83/E (il documento in questione è stato pubblicato dieci giorni fa) e tutte le precisazioni del caso si trovano in questo testo. Le agevolazioni tributarie, comunque, sono valide nell’ipotesi in cui il lavoro notturno sia collegato a degli incrementi della stessa produttività, senza tralasciare i termini di competitività relativi all’impresa e gli altri elementi che riguardano le varie performance dell’azienda coinvolta.

Agevolazioni fiscali: bonus ristrutturazioni in Emilia-Romagna

 Anche nella Regione Emilia-Romagna, tra le agevolazioni fiscali vigenti, piace sempre di più il bonus fiscale al 36% sulle ristrutturazioni. A renderlo noto lunedì scorso, 23 agosto 2010, è stata la Direzione regionale dell’Agenzia delle Entrate della Regione Emilia-Romagna nel precisare in particolare che nei primi sette mesi di quest’anno i contribuenti emiliano-romagnoli, al Centro operativo di Pescara dell’Amministrazione finanziaria dello stato, hanno inviato ben 46.151 richieste di detrazione fiscale con un incremento dell’11,3% rispetto alle istanze presentate nel periodo gennaio – luglio 2009. A livello territoriale, il maggior numero di richieste, ben 16.122, è arrivato dalla Provincia di Bologna con a seguire quella di Modena con 7.522 e poi la Provincia di Reggio Emilia con 4.500 istanze inoltrate. E così dal 1998, anno di introduzione del bonus sulle ristrutturazioni al 36%, ad oggi, i contribuenti emiliano-romagnoli hanno presentato ben 654.011 comunicazioni di detrazione fiscale, corrispondenti al 15% del totale nazionale.

Gran Bretagna: per gli sconti fiscali aumentano i contribuenti single

 Essere sposati, soprattutto in Gran Bretagna, sembra non convenire più a gran parte dei contribuenti, almeno da quanto emerge da una recente indagine della Audit Commission: in effetti, sono ben dieci milioni i soggetti che versano le imposte in territorio britannico e che risultano essere senza alcun legame di tipo sentimentale. Come si può spiegare questa correlazione così particolare? L’esame dei flussi e del gettito tributario, oltre all’andamento della cosiddetta council tax, l’imposta proprietaria da versare agli enti locali, ha messo in luce una serie impressionante di anomalie, tra cui proprio quella relativa allo status coniugale di troppi cittadini residenti appunto in Gran Bretagna. La situazione può essere spiegata col fatto che i proprietari single beneficiano solitamente di un beneficio fiscale pari al 25%, quindi è molto semplice pensare che il matrimonio venga appositamente dimenticato per godere di un trattamento tributario migliore e vantaggioso.

Rimborsi fiscali: il punto nella Regione Campania

 Nella Regione Campania, nei primi sette mesi di quest’anno, sono stati complessivamente 89 mila tra famiglie ed imprese i soggetti cui sono arrivati i rimborsi fiscali. A darne notizia nei giorni scorsi è stata la Direzione regionale dell’Agenzia delle Entrate della Campania, precisando in particolare che il controvalore dei rimborsi fiscali ai contribuenti nel periodo citato ammonta sul territorio campano ad oltre 201 milioni di euro. In particolare, 66.609 sono stati nei sette mesi i rimborsi di imposte dirette per un controvalore pari ad oltre 47,7 milioni di euro; in termini di numerici trattasi della fetta più rilevante di rimborsi che sono andati a favore, in prevalenza, delle persone fisiche, mentre per controvalore la parte del leone l’hanno fatta i rimborsi Iva, che sono stati nei sette mesi 1.026 pr un totale di importi erogati pari a 141,3 milioni di euro a favore di imprese e lavoatori autonomi. Ci sono state poi altre 18.251 erogazioni, per un controvalore pari ad oltre 8,3 milioni di euro, riguardanti i bonus fiscali, mentre 2.903 sono stati i rimborsi da imposte indirette per un controvalore di poco superiore ai quattro milioni di euro.

Fisco britannico e arte italiana: niente imposta di successione

 La pittura e l’arte del nostro paese non sono mai state così vicine al mondo tributario di Sua Maestà la regina: in effetti, trasferendo all’erario la proprietà di un’opera d’arte del nostro paese si può ottenere una vantaggiosa estinzione del versamento fiscale dell’imposta di successione, ma non si tratta dell’unica tassa coinvolta in questo senso. Cerchiamo di comprendere meglio la vicenda. Il contribuente interessato avrà, anzitutto, la possibilità di non pagare la tassa in questione e potrà farlo impegnandosi a cedere in una data futura un determinato bene artistico di sua proprietà. L’opera, poi, seguirà un iter del tutto particolare, visto che verrà destinato all’amministrazione finanziaria e poi alle autorità pubbliche che ne faranno richiesta, come ad esempio i musei e le gallerie d’arte. L’intento è abbastanza evidente, si vuole consentire di apprezzare un bene così pregiato a tutti, interrompendo la fruizione esclusivamente di tipo privato.

Equitalia: estratto conto online, boom di accessi

 Il comodo servizio dell’estratto conto online di Equitalia compie un anno, e per l’occasione la società di riscossione ha fornito un aggiornamento sul numero di accessi da quando il servizio via Web è stato attivato. Ebbene, Equitalia ha innanzitutto fatto presente come gli accessi al servizio dell’estratto conto online siano stati ben 1,3 milioni a fronte di picchi giornalieri pari a ben 16 mila accessi. Il servizio dell’estratto conto online, lo ricordiamo, permette comodamente da casa, davati al proprio PC connesso ad Internet, di controllare e monitorare la propria situazione per quel che riguarda il debito tributario senza bisogno quindi di dover andare a fare la fila presso gli sportelli fisici. Il servizio è accessibile oramai sia per i possessori della Carta nazionale dei servizi, sia per chi possiede le credenziali di accesso al cassetto fiscale dell’Agenzia delle Entrate; inoltre, di recente il servizio è stato attivato anche a favore di chi possiede le credenziali di accesso all’Inps in quanto assicurato dell’Istituto Nazionale per la Previdenza Sociale.