Tremonti: abbassiamo le tasse e portiamole al 30%

 Dal 52% al 60%, la tassazione societaria italiana è la più alta in Europa, dove è invece costante la tendenza al ribasso, prevedibile intorno al 30%. Tutti in Italia ci lamentiamo che i costi di beni e servizi siano tra i più cari d’Europa, ma questa é una ovvia conseguenza del Paese dove c’è la più alta tassazione alle imprese, é “normale” ci siano anche i costi più alti. In Italia la tassazione è diretta ed indiretta, spalmata in decine e decine di voci ed é difficile anche il sole elencarle.

Oggi siamo di fronte a un meccanismo che non sta in piedi, peggio che irresponsabile. Un sistema nel quale i poveri delle regioni ricche finanziano i ricchi delle regioni povere – ha sottolineato Tremonti-. Non è più la politica che viene prima dei numeri. Ma sono i numeri che in specie vengono prima della politica. Ed i numeri della finanza pubblica non lasciano grandi spazi di manovra. Prima della crisi, l’Europa era un continente geografico, aveva un mercato comune ma non aveva una governance comune. Dopo la crisi, si sta configurando in Europa una nuova architettura non solo economica, ma anche politica. Prima di disegnare, con la riforma, la nuova struttura del nostro sistema fiscale e’ necessario avere una idea precisa, la piu’ precisa possibile, sulle risorse finanziarie disponibili e/o mobilizzabili per la riforma.

Ungheria, nuove misure fiscali dal secondo plan action

 Gli ultimi lavori del Parlamento ungherese sono stati intensi, se è vero come è vero che da Budapest sono giunte novità importanti che riguardano da vicino l’ambito fiscale: in particolare, le innovazioni sono state di larga portata, comprendendo sia le persone fisiche che quelle giuridiche, ma anche le imprese. Analizziamo dunque nel dettaglio queste misure. Una delle introduzioni più interessanti è senza dubbio quella della flat tax, la quale verrà applicata nella misura del 16% sui redditi dei contribuenti, ma anche la cosiddetta “crisis tax” avrà degli effetti di rilievo per il sistema economico nazionale. Tutte queste novità sono contenute nel second economic action plan, il quale si è posto come obiettivo principale quello di allineare il bilancio dell’Ungheria ai dettami dell’Unione Europea entro la fine del 2011.

La corruzione in Italia ostacola la riduzione delle tasse

Se tutti pagassimo le tasse, imprenditori compresi, ci sarebbe meno corruzione perche’ la corruzione e’ fortemente legata all’evasione fiscale. Ci sarebbe piu’ rispetto delle regole. La legalita’ e’ un elemento fondamentale per far ripartire l’Italia anche dal punto di vista economico – ha sottolineato l’ex amministratore delegato di Unicredit, Alessandro Profumo, intervenendo in questi giorni a Torino al convegno promosso dall’associazione Rena -. Occorre più rispetto delle regole e piu’ legalita’ per far ripartire il Paese.

In Italia la corruzione é però un allarme che non cessa di attanagliare il Paese: anche il nuovo presidente della Corte dei Conti, Luigi Giampaolino é tornato nelle scorse settimane su questo argomento che ormai è la storia che si ripete della magistratura contabile. E l’unica risposta possibile è l’onestà, ha sottolineato il presidente.

Contrasto evasione Entrate-Comuni: Monza tra gli alleati

 Nell’ambito della lotta e del contrasto all’evasione ed all’elusione fiscale e tributaria delle Entrate con la collaborazione dei Comuni, anche Monza si aggiunge ai Comuni lombardi alleati con il Fisco e contro chi non paga o elude le tasse. Nello scorso mese di ottobre, infatti, il Comune di Monza da un lato, e la Direzione Regionale dell’Agenzia delle Entrate della Lombardia dall’altro, hanno stipulato l’apposita convenzione grazie alla quale in materia di accertamento tributario si viene ad attivare un canale di scambio di dati e di informazioni finalizzato all’individuazione di situazioni anomale e potenzialmente evasive. A fronte di tali situazioni il Comune di Monza potrà inviare al Fisco delle segnalazioni qualificate che, nel caso in cui portano alla riscossione di somme a titolo definitivo, fanno scattare a favore del Comune di Monza il riconoscimento di una percentuale pari a ben il 33%. Così come avviene nell’ambito dell’alleanza con gli altri Comuni della Lombardia e del resto d’Italia, l’Agenzia delle Entrate ai fini dell’individuazione delle situazioni anomale e potenzialmente evasive mette a disposizione le registrazioni di atti, le dichiarazioni dei redditi e le utenze.

Nessuna agevolazione fiscale per gli immobili antichi e lussuosi

 L’Agenzia delle Entrate ha presentato di recente un ricorso presso la Corte di Cassazione che aveva a che fare con le principali imposte a livello immobiliare: in effetti, la nostra amministrazione finanziaria ha voluto contestare la pronuncia di una Commissione Tributaria Regionale in merito all’annullamento della liquidazione per quel che concerne l’imposta di registro, quella ipotecaria e quella catastale, in riferimento a un trasferimento di nove anni fa. Secondo l’ufficio, ai contribuenti non poteva essere riconosciuta l’agevolazione fiscale sulla prima casa, visto che si trattava, nel caso di specie, di una abitazione di lusso, in base alle definizioni contenute nel Decreto Ministeriale del 2 agosto 1969 (recante appunto le “Caratteristiche delle abitazioni di lusso”).

Taglio tasse al ceto medio statunitense ma anche ai ricchi

 Barack Obama, nella conferenza stampa alla Casa Bianca ha ribadito come il suo obiettivo immediato è l’esclusione di un aumento delle tasse per i ceti medi che sarebbe un peso enorme per la middle class ma anche per l’intera economia statunitense. Il presidente Usa Barack Obama è aperto all’idea di discutere un’estensione dei tagli alle tasse dell’era Bush per tutti i livelli di reddito, prendendo così in considerazione un compromesso con i repubblicani, per la riduzione delle tasse non solo per la middle-class ma anche per gli americani più ricchi. Ha però sottolineato che non vuole rendere permanente la riduzione delle tasse per i più ricchi ma é aperto ad un’estensione temporanea.

Scadenze tributarie: Confcommercio Vicenza chiede rinvio

 Nelle aree di Vicenza colpite dalla recente alluvione servirebbe un rinvio delle scadenze tributarie a valere dagli adempimenti in scadenza dallo scorso 1 novembre 2010 e fino alla fine dell’anno. A richiederlo è in particolare la Confcommercio Vicenza nel sottolineare purtroppo come l’alluvione abbia causato ingenti danni anche a carico dei commercianti e dei titolari dei pubblici esercizi. Ci vorrà tempo tra l’altro per poter stimare complessivamente la portata dei danni e per mettere a punto i relativi interventi necessari per poter poi far ripartire l’attività nel più breve tempo possibile. Intanto, in accordo con quanto riporta il sito Internet della Confcommercio, l’Associazione dei commercianti di Vicenza si è subito attivata al fine di andare a chiedere lo stanziamento di fondi urgenti da parte degli Enti proposti; questo affinché possa essere superata l’attuale situazione di emergenza e tornare alla normalità.

Onlus e contributi, ecco i paletti fissati dal regolamento

 Le Onlus dovranno tenere a mente d’ora in poi la pubblicazione dello scorso 30 ottobre della Gazzetta Ufficiale: in effetti, nel numero 255 del principale organo informativo dei testi legislativi italiani è stato inserito il regolamento che fissa tutti i criteri e tutte le modalità da seguire per fruire dell’erogazione dei contributi destinati proprio alle attività di utilità sociale. Si tratta, nello specifico, del Decreto 177 del 2010, il quale ha messo in luce tutte le caratteristiche di questi contributi, creati appositamente per le associazioni di volontariato e per le organizzazioni non lucrative di utilità sociale, enti meglio conosciuti con l’acronimo Onlus. Uno dei principi che occorre ricordare con maggiore urgenza è quello della cumulabilità, visto che i benefici tributari in questioni non possono essere cumulati con altri che invece sono stati erogati dalle pubbliche amministrazioni.

Il Fisco mette le ruote: nuova tappa del Camper nel Lazio

 A partire da oggi, mercoledì 3 novembre 2010, e fino a venerdì prossimo, il camper del Fisco fa sosta nel Lazio, ed in particolare a Tarquinia, dopo la tappa in Toscana nell’ambito dell’iniziativa denominata “Il Fisco mette le Ruote”. Trattasi, nello specifico, di un tour itinerante dell’Amministrazione finanziaria dello Stato che interessa molte Regioni del nostro Paese, e con il quale il Fisco punta ad essere vicino ai cittadini/contribuenti nell’assolvimento degli adempimenti fiscali con particolare priorità per coloro che vivono in Comuni dove gli Uffici delle Entrate sono distanti. E così da oggi e fino a venerdì, in piazza Cavour, e nei giorni 4 e 5 novembre in piazza Matteotti, i cittadini di Tarquinia, in provincia di Viterbo, possono fare visita al Camper delle Entrate che funziona in tutto e per tutto come un Ufficio fisico del Fisco, e che quindi può offrire tutti i normali servizi offerti dal Fisco presso le sedi territoriali.

Svizzera: accordi tributari molto vicini con Italia e Francia

 La Confederazione elvetica ha dunque trovato due controparti ideali per porre in essere le proprie intese fiscali più vantaggiose: i negoziati tra Svizzera, Italia e Francia stanno diventando sempre più probabili, anche e soprattutto alla luce degli accordi siglati nel corso dell’ultima settimana dalla stessa nazione rossocrociata con Germania e Regno Unito. Quali sono gli obiettivi in questo senso? Patrick Odier è il numero dei banchieri svizzeri e ha voluto far sapere che proprio l’Italia, insieme ai nostri cugini d’oltralpe, potranno beneficiare di una maggiore trasparenza e comprensione dal punto di vista dei servizi offerti dagli istituti di credito. Le discussioni in questione, comunque, sono ancora in una fase preliminare. È ben noto come la Svizzera sia uno dei luoghi privilegiati per aprire conti correnti protetti dal cosiddetto segreto bancario, tanto che sono stati stimati ben duemila miliardi di dollari di denaro straniero nei depositi di Berna e dintorni.

Fisco e welfare: nuovo redditometro toscano dal 2011

 A partire dal prossimo anno nella Regione Toscana entrerà in vigore un nuovo redditometro a seguito di linee guida contenute nella finanziaria regionale che renderà da un lato molti redditi non più esenti, e dall’altro farà scattare sconti a favore sia degli anziani non autosufficienti, sia dei figli piccoli. A darne notizia è stata l’Amministrazione regionale nell’ambito della riforma dell’Isee, l’indicatore della situazione economica equivalente, ai fini dell’accesso al welfare, da parte della Giunta. Di conseguenza, l’Isee di oggi domani andrà in pensione in quanto verrà rivisto e diventerà un nuovo indicatore chiave per andare a determinare le tariffe a carico dei cittadini che accedono alle prestazioni, nonché al fine di poter effettuare la misura dei mezzi economici a disposizione da parte di ogni nucleo familiare residente nella Regione Toscana.

Adempimenti autunnali: c’è già la bozza del modello Iva

 La stagione autunnale è in pieno svolgimento e con le prime tipiche foglie ingiallite arrivano anche i primi adempimenti fiscali: l’Agenzia delle Entrate ha reso disponibile, mediante il proprio sito web, la bozza del modello per comunicare le stime relative all’Imposta sul Valore Aggiunto (ovviamente si fa riferimento al 2010), un documento che deve essere presentato entro il prossimo mese di febbraio, in modo che lo Stato possa quantificare in maniera corretta le proprie risorse. C’è comunque da precisare che non si tratta di un modello volto a definire l’imposta che ogni contribuente deve versare. In pratica, si tratta semplicemente di una comunicazione non dichiarativa, pertanto le sanzioni che di solito vengono applicate in caso di omissione non sono valide; nell’ipotesi di modello non inviato alla nostra amministrazione finanziaria si rischia il pagamento di una somma che va da un minimo di 268 a un massimo di 2.065 euro.

Fisco e contenzioso: sentenze viaggiano on line anche nel Lazio

 Anche nella Regione Lazio le sentenze possono viaggiare online. A comunicarlo nei giorni scorsi è stata la Direzione regionale dell’Agenzia delle Entrate a seguito di uno specifico protocollo d’intesa che è stato siglato con il Dipartimento delle Finanze, ed in particolare con la Direzione Generale della Giustizia tributaria, e con la Commissione tributaria regionale del Lazio; l’accordo, nello specifico, definisce, in merito alle sentenze depositate, sia i termini, sia le modalità per la trasmissione e per l’acquisizione della relativa copia informale che, quindi, può viaggiare online attraverso la posta elettronica. Le sentenze delle Commissioni tributarie che viaggeranno online sono chiaramente quelle in corrispondenza delle quali l’Agenzia delle Entrate risulta essere una delle parti coinvolte; il tutto con il chiaro vantaggio che gli Uffici dell’Amministrazione finanziaria dello Stato potranno così acquisire una integrale ed una tempestiva conoscenza delle sentenze. Inoltre, il rafforzamento della collaborazione tra le Commissioni Tributarie ed il Fisco garantisce nella Regione Lazio risparmi sia nell’impiego del personale, sia nell’utilizzo di materiali, così come della strumentazione e delle attrezzature.

Sose, Byo è il nuovo metodo di analisi delle pmi italiane

 Sose, acronimo che indica la Società degli studi di settore, diventa sempre più tecnologica e innovativa: è stato infatti realizzato un nuovo prodotto, il quale ha beneficiato anche del prezioso contributo offerto dal ministero delle Finanze e soprattutto dall’Agenzia delle Entrate, con un obiettivo ben preciso, vale a dire il sostegno delle pmi e un’accurata analisi delle loro risorse. Si tratta nello specifico di Byo (Benchmark Your Opportunities), un’applicazione informatica che riveste il ruolo di test per le aziende del nostro paese, le quali potranno tranquillamente confrontarsi con altre realtà produttive e comprendere quali opportunità reali (come si può intuire facilmente dal nome stesso) possono essere sfruttate per conseguire una competitività migliore. Byo è in grado di carpire qualsiasi tipo di informazione, puntando, in particolare, sull’esperienza acquisita e sulla tecnologia in possesso dei tre organi che operano per lo sviluppo economico italiano, al fine di attuare delle politiche fiscali che siano il più possibile adeguate alle esigenze del commercio.