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La corruzione in Italia ostacola la riduzione delle tasse

Se tutti pagassimo le tasse, imprenditori compresi, ci sarebbe meno corruzione perche’ la corruzione e’ fortemente legata all’evasione fiscale. Ci sarebbe piu’ rispetto delle regole. La legalita’ e’ un elemento fondamentale per far ripartire l’Italia anche dal punto di vista economico – ha sottolineato l’ex amministratore delegato di Unicredit, Alessandro Profumo, intervenendo in questi giorni a Torino al convegno promosso dall’associazione Rena -. Occorre più rispetto delle regole e piu’ legalita’ per far ripartire il Paese.

In Italia la corruzione é però un allarme che non cessa di attanagliare il Paese: anche il nuovo presidente della Corte dei Conti, Luigi Giampaolino é tornato nelle scorse settimane su questo argomento che ormai è la storia che si ripete della magistratura contabile. E l’unica risposta possibile è l’onestà, ha sottolineato il presidente.

Gli episodi di corruzione e dissipazione delle risorse pubbliche – sottolinea Giampaolino-, talvolta di provenienza comunitaria, persistono e preoccupano i cittadini ma anche le istituzioni il cui prestigio ed affidabilità sono messi a dura prova da condotte individuali riprovevoli. E anche questo aspetto dovrebbe fuoriuscire dalle competenze della Corte perchè di tratta di materia penale certo non verificabile con controlli preventivi. Controlli che, viceversa, andrebbero fatti sugli eventi eccezionali gestiti dalla Protezione Civile.

L’allarme corruzione è purtroppo una costante che accompagna la storia d’Italia ed è riconducibile a diverse fattispecie criminose, disciplinate nel nostro Codice Penale. Solo nel 2009 é stato rilevato un aumento di denunce alla Guardia di finanza del 229% rispetto all’anno precedente, nonché un incremento del 153% per fatti di concussione.

Gli episodi di corruzione e dissipazione delle risorse pubbliche – conclude Giampaolino -, talvolta di provenienza comunitaria, persistono e preoccupano i cittadini ma anche le istituzioni il cui prestigio ed affidabilita’ sono messi a dura prova da condotte individuali riprovevoli. Per l’attuale situazione economica é essenziale non solo controllare la spesa pubblica ma, altresi’, operarne una corretta qualificazione.