Agenzia Entrate: Emilia-Romagna, nuovi Comuni caccia-evasori

 La primavera è propizia per il Fisco nell’ambito dell’alleanza anti-evasione con i Comuni italiani. Solo nella Regione Emilia-Romagna, infatti, la Direzione regionale dell’Agenzia delle Entrate ha reso noto nella giornata di ieri, mercoledì 18 maggio 2011, che altri 14 Comuni hanno aderito al patto anti-evasione siglato nei mesi scorsi dal Fisco con l’ANCI, l’Associazione Nazionale Comuni Italiani. Trattasi, nello specifico, dei Comuni di Campagnola Emilia e Rio Saliceto in Provincia di Reggio Emilia; Mordano, Minerbio, Malalbergo, Dozza e Castello d’Argile in Provincia di Bologna; il Comune di Montechiarugolo e quello di San Secondo Parmense in Provincia di Parma; il Comune di Sassuolo e quello di Palagano in Provincia di Modena;  Roncofreddo ed il Comune di Montiano in Provincia di Forlì-Cesena; Vigarano Mainarda in Provincia di Ferrara. Con questa nuova campagna di adesioni antievasione tra il Fisco e gli Enti Locali i Comuni “caccia-evasori” nella Regione Emilia-Romagna salgono così a quota 238, ovverosia al 68% del totale.

Assegni di mantenimento: la deducibilità spetta al giudice

 La Corte di Cassazione aggiunge un altro tassello fondamentale alla disciplina tributaria degli assegni di mantenimento: una recente sentenza della Suprema Corte ha infatti stabilito che l’ammontare della somma stabilita non può essere modificata mediante un accordo delle parti; in pratica, questi assegni, relativi alle separazioni legali o agli scioglimenti dei matrimoni, vanno corrisposti al coniuge, ma la deducibilità relativa all’Imposta sul Reddito delle Persone Fisiche (Irpef) va decisa di volta in volta dal giudice stesso. La pronuncia di ultima istanza è scaturita dopo un ricorso dell’Agenzia delle Entrate contro una Commissione Tributaria Regionale. Nel dettaglio, un contribuente si era visto annullare una cartella esattoriale che gli era stata inviata per non aver riconosciuto gli oneri deducibili a titolo di assegno appunto; le motivazioni della sentenza sono state ricercate nel fatto che la deducibilità fiscale può anche essere fissata dalle parti coinvolte.

Lotta evasione fiscale: il piano 2011 delle Entrate

 L’Agenzia delle Entrate con una apposita circolare, la numero 21/E, ha alzato ufficialmente il velo sul “piano” di lotta all’evasione a valere sull’anno in corso, sottolineando tra l’altro come la campagna annuale di recupero delle tasse sarà sostanzialmente nel segno della continuità, ovverosia in linea con il 2010 visti i risultati che sono stati raggiunti e comunicati nelle scorse settimane. E così, al riguardo, l’Amministrazione finanziaria dello Stato ha precisato come continuerà a mantenere la “mano ferma sui big”, ovverosia su quelli che sono nel nostro Paese i grandi contribuenti. Al riguardo nel 2011, a carico dei big, l’Agenzia delle Entrate punta sia a consolidare, sia a migliorare ulteriormente gli standard qualitativi sulle attività antievasione a carico dei grandi contribuenti effettuate nel corso del 2010, mentre per le imprese di medie dimensioni si procederà su tre fasi, date dalla mappatura prima, e dal censimento dei rischi e dalla selezione dei contribuenti poi.

Importazioni: niente Iva ridotta per gli animali vivi

 Una delle ultime controversie risolte dai giudici comunitari avrà valenza specifica in molti paesi, tra cui il nostro: in particolare, è stata coinvolta l’Imposta sul Valore Aggiunto e la direttiva 112 del 2006 (il sistema comune della tassa in questione). Più precisamente, il riferimento principale è andato a quegli articoli che contemplavano lo scambio di beni e servizi e le aliquote fiscali da applicare in tal senso. La questione, inoltre, ha visto contrapposte l’Unione Europea, da una parte, e la Germania, dall’altra. Come si sono svolti esattamente i fatti? Il pomo della discordia è stato rappresentato dall’interpretazione delle norme appena elencate da parte del governo di Berlino; in pratica, non si sono trovati punti di contatto per quel che riguarda l’importazione di animali da commercializzare per fini non alimentari, come possono esserlo, ad esempio, i cavalli. La Germania, infatti, aveva adottato un’aliquota Iva ridotta per queste importazioni, giustificando il suo atteggiamento con il principio di neutralità fiscale: secondo l’amministrazione finanziaria teutonica, l’agevolazione tributaria ha senso anche quando lo scopo dell’importazione è differente da quello consueto.

Assistenza fiscale: camper Entrate torna in Sicilia

 Da oggi, martedì 17 maggio 2011, e fino a venerdì prossimo, il camper, ovverosia l’Ufficio itinerante dell’Agenzia delle Entrate è tornato nella Regione Sicilia nell’ambito dell’iniziativa denominata “Il Fisco mette le Ruote“. In particolare, il camper dell’Amministrazione finanziaria dello Stato fa tappa nel Comune di Caccamo, presso piazza Monumento, dove si trova il bellissimo Castello medievale, con orario di ricevimento al pubblico dalle ore 10 e fino alle ore 17,30. L’Ufficio itinerante dell’Agenzia delle Entrate funziona in tutto e per tutto come uno sportello fisico dell’Amministrazione finanziaria dello Stato presente sul territorio, ragion per cui i contribuenti potranno ottenere tutta l’assistenza del caso anche in vista della dichiarazione dei redditi e, quindi, della presentazione dei modelli 730/2011 e Unico 2011. A tal fine i funzionari delle Entrate presenti nel Camper distribuiranno anche a Caccamo i modelli di dichiarazione e distribuiranno ai contribuenti le pubblicazioni dell’Amministrazione finanziaria dello Stato in materia fiscale.

Patto antievasione: anche il comune di Matera si attiva

 Matera, città dei Sassi e da oggi anche una città molto attiva nel contrasto dell’evasione fiscale: il comune lucano entra infatti a far parte di un fondamentale patto contro il fenomeno in questione, il quale prevede una diffusione mirata e uno scambio intenso di dati tributari. Nello specifico, si tratta di un accordo che è stato posto in essere dalla nostra amministrazione finanziaria e dall’Anci della stessa Basilicata da poco più di un anno. L’ingresso del nuovo capoluogo testimonia la riuscita dell’operazione, ben incentrata su progetti di stampo territoriale che siano in grado di recuperare il maggiore gettito possibile attraverso un accurato lavoro di indagine. La Direzione Regionale ha espresso tutta la propria soddisfazione per una novità così lieta: ora ci si attende che molti altri comuni seguano l’esempio, anche perché più il protocollo sarà sottoscritto e più sarà funzionante lo stesso in termini di riduzione dell’occultamento fiscale. Come devono comportarsi le municipalità coinvolte?

Iasb, emanato il nuovo standard Ifrs 13

 L’ultima novità di rilievo in merito ai principi contabili internazionali risale a pochi giorni fa: in effetti, l’International Accounting Standards Board, l’organismo londinese che è meglio conosciuto come Iasb, ha dato vita a una nuova misurazione finanziaria, l’Ifrs 13, la quale andrà ad armonizzare in misura maggiore tutte le norme relative a questo ambito. Si tratta di un principio contabile innovativo proprio perché ora dovrà essere inteso in una maniera diversa il significato solitamente attribuito al valore equo, il cosiddetto “fair value”. Cosa cambierà in tal senso? In pratica, la valutazione non avverrà più prendendo a riferimento un importo neutrale, ricavato senza assumere il punto di vista del venditore o di colui che effettua l’acquisto; in questa occasione, il valore in questione beneficia di una nuova definizione, la quale prevede un prezzo preciso, da incassare al momento della vendita di una determinata attività contabile, oppure da versare per il trasferimento di una passività.

Tasse sul rientro dei cervelli, bonus fiscale

 Il decreto attuativo del bonus fiscale rientro dei cervelli in Italia per la piena operatività della detassazione dei redditi corrisposti ai lavoratori pronti a rientrare in Italia  (al fine di avviare una nuova attività in proprio o lavorare come dipendenti) potrebbe essere presto una realtà. L’espressione “fuga dei cervelli” (in inglese brain drain) indica l’emigrazione verso paesi stranieri di persone che hanno conseguito titoli accademici o che comunque rappresentano dei veri talenti in determinati ambiti. Oggi molti giovani neolaureati e neodottorati vadano a lavorare in università e centri di ricerca di altre nazioni, anche perchè gli stipendi sono più alti e spesso meno tassati.

Irpef 2011: cinque per mille, le nuove scadenze

 Gli elenchi provvisori dei potenziali beneficiari del cinque per mille 2011 sono già online, sul sito Internet dell’Agenzia delle Entrate. Questo significa che si passa come di consueto allo step successivo, ovverosia a quello per cui i rappresentanti del Terzo Settore possono inoltrare all’Amministrazione finanziaria dello Stato le richieste di correzione. Al riguardo il termine ultimo è quello di venerdì prossimo, 20 maggio 2011, quando il rappresentante legale, o un delegato incaricato, può inoltrare la richiesta di correzione degli errori. Il passo successivo è poi quello della scadenza del 20 giugno del 2011, quando improrogabilmente gli Enti e le Associazioni, a valere sull’accesso al cinque per mille dell’Irpef, dovranno inviare l’apposita dichiarazione sostitutiva che attesta i requisiti di accesso al 5×100, altrimenti scatta la decadenza. Alla dichiarazione sostitutiva occorre tra l’altro allegare necessariamente una copia di un documento di riconoscimento valido del legale rappresentate che sottoscrive la dichiarazione stessa.

Il governo americano alle prese con i costi della “Bin Laden Tax”

 La fantasia di chi affibbia nomi a tasse e imposte non ha davvero limiti: ora dovremo abituarci anche alla “Bin Laden Tax”, ma di cosa si tratta esattamente? Le recenti cronache internazionali sono state letteralmente dominate dall’uccisione di Osama Bin Laden, un evento che ha comportato per gli Stati Uniti una lunga serie di anni e spese. In effetti, c’è chi ha quantificato tale impegno in ben duemila miliardi di dollari, di cui un quinto sono relativi al solo 2010. Ciò vuol dire che i contribuenti americani sono stati praticamente costretti a versare parecchio denaro al Fisco, addirittura 45 milioni come copertura dei prestiti per le operazioni in questione. C’è chi parla espressamente di una vendetta postuma dell’ex numero uno di Al Qaeda, una ritorsione che assume dei connotati finanziari ben precisi. Si tratta in pratica di una grande unica imposta a carico dei cittadini che non avrebbe avuto alcun senso di esistere se non ci fossero state due guerre di mezzo, l’Afghanistan e l’Iraq.

Cedolare secca affitti 2011 stravolge le scadenze

 L’entrata in vigore dell’imposta sostitutiva sui redditi da locazione, ovverosia la cedolare secca sugli affitti, ha ufficialmente scombussolato le scadenze fiscali per quel che riguarda, a valere sul 2011, i termini di consegna dei modelli di dichiarazione. Questo perché c’è tempo fino al prossimo 6 giugno 2011 per registrare i contratti di locazione scaduti dal 7 aprile scorso, e per i quali il proprietario degli immobili può andare a decidere in via opzionale se continuare a dichiarare i redditi da affitto nella maniera classica, ovverosia ai fini Irpef, oppure passare al regime della cedolare. Aspettando questa scelta da parte dei contribuenti interessati, di riflesso, attraverso l’emanazione di un apposito Decreto, slittano anche i termini per la consegna del modello 730/2011. La scadenza originaria della consegna del 730/2011 al sostituto d’imposta scadeva il 2 maggio del 2011, ma grazie alla proroga c’è ora più tempo con il termine ultimo che scade proprio domani, lunedì 16 maggio 2011.

Detrazione interessi mutui: i chiarimenti dell’Agenzia delle Entrate

 Siamo entrati nel vivo per quel che riguarda la dichiarazione dei redditi, sia per la presentazione del 730-2011, sia per Unico. Anzi, al riguardo in queste ore, a seguito di un apposito Decreto, è scattata la proroga riguardante proprio la consegna delle dichiarazioni. Nel dettaglio, il 730/2011 potrà essere presentato al sostituto d’imposta entro lunedì prossimo, 16 maggio 2011, rispetto alla scadenza originaria dello scorso 2 maggio. Slittano anche i termini per la presentazione del modello 730/2011 al Caf o all’intermediario abilitato; rispetto alla scadenza classica del 31 maggio, infatti, quest’anno il termine ultimo slitta al 20 giugno del 2011. E visto che i contribuenti, oltre a dichiarare i redditi, si avvarranno quando possibile delle detrazioni fiscali, l’Agenzia delle Entrate ha fornito alcuni importanti chiarimenti, a partire dai finanziamenti ipotecari.

Irlanda: il Fisco pubblica online i nomi degli evasori

 Gli evasori fiscali irlandesi sono sicuramente tra i più perseguitati d’Europa: il Fisco della nazione britannica (l’agenzia nazionale si chiama Irish Tax & Customs) ha infatti deciso di proseguire nella sua pubblicazione dell’elenco dei nomi dei contribuenti meno virtuosi, una sorta di deterrente contro chi cerca di sfuggire a tasse e imposte. Anzi, l’amministrazione finanziaria di Dublino è solita rendere noti i profili completi e dettagliati di questi soggetti, con tanto di nomi, cognomi e molte altre informazioni utili, quali l’indirizzo, l’attività svolta e le somme evase. A questo bisogna poi aggiungere il sistema di sanzioni pecuniarie, un altro strumento volto a contrastare un fenomeno così complicato. Tra l’altro, non bisogna dimenticare che l’Irlanda vive uno dei suoi momenti finanziari più difficili della storia: la crisi economica si è ripercossa violentemente sul territorio celtico e dunque sono mutati anche gli atteggiamenti degli evasori.

Imposte salariali: Italia quinta nella classifica Ocse

 Forse non c’era bisogno di nessuna conferma, visto che il fatto era scontato, ma visto da chi proviene lo stesso non si può che riconoscerne l’autorevolezza: secondo l’Ocse, infatti, l’Italia è una delle nazioni con la maggiore pressione fiscale. Nel dettaglio, l’eccessivo stress in questione è quello che si riferisce ai salari dei dipendenti, con una percentuale molto vicina al 47% (46,9% per la precisione), un dato che è inferiore soltanto ad altri quattro paesi, vale a dire l’Ungheria, il Belgio, la Francia, la Germania e l’Austria. Al contrario, un vero e proprio paradiso per i contribuenti è il Cile, dove il cuneo si aggira attorno al 7%, mentre la media della stessa organizzazione parigina è del 34,9%. Tutto ciò vuol dire che le famiglie che possono vantare un solo reddito si trovano in estrema difficoltà, visto che l’Italia si caratterizza per l’aggressività tributaria anche in questo caso.