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Modello 730 2012, bozza pronta

Con un comunicato stampa del 23 dicembre 2011, l’Agenzia delle entrate annuncia la pubblicazione sul sito dell’Agenzia delle Entrate della bozza del nuovo modello 730/2012 con le relative istruzioni. Tra le novità di quest’anno, la cedolare secca sugli affitti, i 5 per mille destinato dal prossimo anno, il contributo di solidarietà per chi guadagna più di 300mila euro l’anno, la riduzione dell’acconto Irpef  e le novità riguardanti il “bonus ristrutturazioni”. La dichiarazione può essere presentata entro il 30 aprile 2012, per chi presenta il 730 al proprio sostituto d’imposta, o entro il 31 maggio per chi presenta il 730 a un Centro di assistenza fiscale (Caf) o a un professionista abilitato quindi per esempio a un commercialista oppure a un ragioniere o a un consulente del lavoro.

Con questo nuovo modello l’Agenzia delle Entrate ha deciso di utilizzare un linguaggio più semplice rispetto al passato con istruzioni arricchite da schede di sintesi, perchè come sappiamo, orientarsi tra i cavilli fiscali del nostro Paese non é cosa facile. La compilazione del modello 730 da parte dei lavoratori dipendenti comporta per le imprese che hanno assunto (denominati tecnicamente sostituti d’imposta), il calcolo in busta paga di conguagli a credito o a debito. Il lavoratore può infatti, in virtù della totalità dei redditi dichiarati, ottenere un saldo a debito o a credito direttamente in busta paga. Anche i titolari di pensione invece possono pagare le tasse, o fruire dei crediti d’imposta, direttamente in busta paga.

Il modello 730 è destinato esclusivamente a chi ha attualmente un lavoro e quindi un sostituto d’imposta in grado di effettuare il conguaglio a debito o a credito direttamente sulla busta paga o rata di pensione. Nel caso manchi un sostituto d’imposta si può procedere con il modello Unico, un modello unificato tramite il quale è possibile effettuare più dichiarazioni fiscali. Si può effettuare direttamente la compilazione del modello ed i calcoli dei versamenti oppure ci si può rivolgere, anche in questo caso, ai CAF, ai professionisti e agli Uffici dell’Agenzia delle Entrate appositamente abilitati a svolgere questa attività.